Il dritto vs il rovescio (a due mani). La follia contro la sistematicità. Il serve-and-volley opposto al palleggio da fondo campo. Nessun incontro, nella storia del tennis, ha visto schierati sul rettangolo di gioco poli così opposti come accaduto in quella finale di Wimbledon del 1980, non a caso rinominata "The Match" - ovvero uno degli incontri più avvincenti del Grande Slam - soprattutto per via di quell'interminabile tie-break al quarto set che fermò il mondo intero, non solo quello sportivo.
Si sfidavano due miti della rete, Björn Borg, svedese schivo, re della terra rossa, e John McEnroe, genio e sregolatezza made in Usa, terrore dei giudici di gara, una vera e propria mina vagante nel mondo dell'etichette e della tradizioni nobiliari quale era il tennis di fine anni '70.
I due sportivi sono stati raccontati al cinema in uno splendido biopic dal titolo (senza troppi sforzi d'immaginazione) Borg McEnroe, diretto da Janus Metz e con protagonisti Sverrir Gudnason e Shia LaBeouf.
Grazie al regista Janus Metz, che di recente ha diretto alcuni episodi della serie Sky sul narcotraffico ZeroZeroZero, il grande schermo per la prima volta ha potuto far rivivere quella che a giudizio di molti è considerata la rivalità perfetta nello sport. Da una parte il metodico e impassibile Bjorn Borg (Sverrir Gudnason), dall’altra l’irascibile e sanguigno John McEnroe (Shia LaBeouf). Il primo nel pieno della consacrazione, il secondo determinato a scalzare dal trono il rivale.
Svelando la loro vita fuori e dentro il campo, Borg McEnroe è il ritratto avvincente, intimo ed emozionante di due indiscussi protagonisti della storia del tennis e (pure) il racconto, epico, di una finale diventata leggenda: quella di Wilmbledon 1980.
La pellicola è ambientata proprio nell'estate '80. Sta per prendere il via il Torneo di Wimbledon e i due giocatori più accreditati per la vittoria finale sono proprio i protagonisti del film.
Non siamo di fronte ad un biopic che si limita a ricostruire quanto accaduto: Borg McEnroe scava in profondità nei personaggi, presentando sì due tennisti, ma soprattutto due uomini, diversissimi per carattere, tecnica e background professionale. Borg, già quattro volte vincitore a Wimbledon, è soprannominato Uomo di ghiaccio: algido, apparentemente privo di emozioni, una macchina segnapunti con un rovescio a due mani di grande efficacia. McEnroe, di tre anni più giovane, è chiamato invece "Superbrat" perché sul campo perde la testa, battibecca con gli arbitri. Insomma, dà spettacolo anche senza giocare, il che in qualche modo attira le simpatia delle nuove generazioni dell'epoca (siamo pur sempre negli anni del punk).
Le 10 curiosità su Borg McEnroe
- Il figlio di Björn Borg, Leo Borg, interpreta suo padre da giovanissimo nel film. Il secondogenito del campione svedese, classe '03, rispose ad un annuncio su Facebook in cui si ricercavano attori, anche esordienti, tra i 6 e i 17 anni per una non specificata produzione cinematografica. Per puro caso si trattava di Borg McEnroe.
- Il nome di Björn Borg appare nei ringraziamenti dei titoli di coda. Non però quello di John McEnroe.
- Gli ex-tennisti finlandesi Jarkko Nieminen e Veli Paloheimo hanno allenato gli attori prima delle riprese del film.
- Björn Borg e John McEnroe si sfidarono per un totale di 14 incontri tra il 1978-1981.
- Le magliette, i pantaloncini e le tute di Björn Borg e John McEnroe non presentano alcun logo. Non venne raggiunto un accordo commerciale con gli sponsor tecnici dei due campionissimi, Fila (Borg) e Sergio Tacchini (McEnroe).
- Questa è la prima partecipazione di Stellan Skarsgård ad un film svedese dai tempi di Arn: L'ultimo cavaliere(2007) e Arn: Riket vid vägens slut (2008).
- È la seconda volta che Shia LaBeouf impersona un atleta. È stato anche il giocatore di golf Francis Ouimet ne Il più bel gioco della mia vita (2005).
- Shia LaBeouf e Stellan Skarsgård avevano precedentemente lavorato a Nymphomaniac - Vol. I (2013), senza condividere la scena.
- Nella vita reale, Björn Borg e John McEnroe si sono affrontati in 14 match ufficiali, con uno score in parità (7 a 7). L'incontro di Wimbledon del 1980 raccontato nel film è l'unica volta in cui Borg ha battuto McEnroe in una finale del Grande Slam.
- Parte delle riprese vennero effettuate nella cittadina di Södertälje, dove Borg è cresciuto ed ha iniziato a giocare a tennis.
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