Cenerentola, la storia e le curiosità sul film Disney (e i sequel che forse non conosci)

Autore: Alice Grisa ,

È la principessa più incantata, con le sue scarpette di Cristallo, la crudele matrigna e l’amore disneyano per il principe che scocca così, a mezzanotte, dopo un ballo da sogno. È Cenerentola.

Tratta da un’antica fiaba – la storia di Rodopi, che risale all’Antico Egitto, una delle trame più lontane a cui far risalire la figura di Cinderella – la principessa in celeste nella sua versione disneyana nasce negli anni ’50, alle soglie del New Look, quando la società, dopo gli orrori della guerra, aveva bisogno di tornare a credere alle favole, ai principi e alle principesse.

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Iconica e universale, ricca di momenti divertenti, lirici, di canzoni indimenticabili e di amici-animaletti, Cenerentola è una fiaba completa e da un certo punto di vista attualizzabile anche alla contemporaneità: se tutto va male, tu pensa a fare bene comunque il tuo. Prima o poi la vita riequilibrerà i conti.

Vittima di quotidiane ingiustizie, costretta a fare la serva alla terribile matrigna e alle sue orribili figlie, Cenerentola non si lamenta mai, ma porta a termine i propri compiti con costanza, ma non nasconde il suo cruccio per non poter andare al ballo, come un qualunque essere umano. Verrà aiutata e premiata per la sua costanza e bravura: una spolverata di magia e la zucca diventerà una carrozza. Ma, d’altronde, la storia la conosciamo già.

Disney
Cenerentola si specchia nella bolla di sapone
La fiaba senza tempo di Cenerentola

Scopriamo invece tutti i film Disney che sono stati realizzati sulla principessa light blue e l’ordine in cui guardarli.

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Cenerentola (1950)

Titolo originale: Cinderella
Sceneggiatura: Bill Peet, Ted Sears, Homer Brightman, Ken Anderson, Erdman Penner, Winston Hibler, Harry Reeves, Joe Rinaldi
Regia: Wilfred Jackson, Hamilton Luske e Clyde Geronimi
Durata: 74 minuti

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Cenerentola del 1950 è il film più epico e famoso sulla principessa dalla scarpetta di cristallo. Servizievole, gentile e bellissima, Cenerentola e la sua trasformazione hanno fatto sognare molteplici generazioni, così come i suoi amici animali e il solido impianto musicale che accompagna il percorso della ragazza. Indimenticabili i disegni, come il volto pulito della protagonista in contrasto con quelli, sgraziati e arcigni, della matrigna e delle sue sorellastre, Genoveffa e Anastasia.

La storia di un successo

Walt Disney aveva progetti ambiziosi da almeno due decenni, ma aveva dovuto confrontarsi con la realtà della Seconda guerra mondiale e della crisi che ne era derivata. Le produzioni che aveva in mente l’imprenditore si erano dovute ricalibrare e riassestare su qualche piccolo corto. Il successo di questi ultimi al box office, però, aveva convinto la direzione a tentare l’adattamento della fiaba Cendrillon, di Charles Perrault, di cui si parlava già dalla metà degli anni ’30. 

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Copertina Cenerentola
La fiaba di Perrault

L’idea era quella di replicare la formula di Biancaneve (1937) ma con una principessa che si discostasse tanto da lei, per non far pensare a un’altra versione della stessa storia. La struttura della fiaba di Perrault fu esaminata attentamente e dal montaggio finale furono eliminate alcune scene che rischiavano di minare la totale empatia che doveva suscitare il personaggio di Cenerentola nel pubblico. Il film uscì l’8 dicembre 1950 nelle sale italiane e non fu solo un successo senza precedenti, ma ancora oggi è considerato lo spartiacque tra i primi anni di Disney e “il periodo d’oro”, a cui dobbiamo capolavori indimenticabili come Alice nel paese delle meraviglie, Peter Pan e così via. 

L’accoglienza di Cenerentola si incorporò al New Look, cambiò i sogni, le fantasie, l’essenza stessa delle favole, il modo di pensare. Tornò a suscitare la vanità femminile, livellata dagli anni della guerra, mostrando un look (l’abito da ballo creato dalla Fata) che ancora dopo 70 anni rappresenta nell’immaginario “il vestito da ballo”, l’idea a cui si ispirano ancora stilisti sulle passerelle e sui red carpet.

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Il vestito di Cenerentola
Un abito da sogno

Rispetto alla fiaba di Perrault, e agli adattamenti successivi, la Cenerentola disneyana degli anni ’50 si basa sull’interazione tra umani e animali. Cenerentola unisce i due mondi, riuscendo a comunicare con entrambi. I topini sono personaggi secondari di grande spessore, che contribuiscono a dare quell’allure di magia & simpatia al classico disneyano.

Curiosità sulla Cenerentola di Disney

Ecco le curiosità che forse non tutti conoscono sul film animato di Cenerentola:

  1. In Cenerentola è stata utilizzata la tecnica del rotoscopio, che consisteva nel filmare le scene con attori reali e poi copiare i loro movimenti e tratti per l’animazione, in modo tale che sia umani che animali dessero vita a personaggi tridimensionali e assolutamente realistici. In realtà, in questa fiaba, i personaggi sono divisi in due categorie: quelli più vicini alle persone reali e quelli che tendono maggiormente alla caricatura (come le sorellastre).
  2. È strano pensarlo, ma la vicenda si svolge nell’arco di 24 ore.
  3. Cenerentola, come altre principesse dell’universo Disney, è ispirata a un’attrice reale: Helene Stanley (classe 1929), la giovane ragazzina che danzava in Giungla d'asfalto. La stessa silhouette ha ispirato anche Aurora de La bella addormentata nel bosco. 
  4. Cenerentola è la principessa vestita di celeste, ma in origine il suo abito era bianco: è stato poi sottoposto durante il restauro a un processo di colorazione per rimanere in linea con la tonalità usata nella promozione del film.
  5. A doppiare la protagonista è Ilene Woods, che ha ottenuto il ruolo di Cenerentola a sua insaputa, dopo che le sue amiche hanno inviato una demo a Walt Disney, che ne è rimasto conquistato. 
  6. Il principe non ha nome: in inglese è definito “Charming Prince”, ma la sua figura è marginale rispetto a quella di Cenerentola: è fondamentale nel momento del ballo e sul finale, ma non è approfondito con una backstory. Il suo ruolo è più che altro simbolico.
  7. La carrozza di Cenerentola è stata disegnata ricalcando un modello reale che riporta all’estremità superiore uno stemma che raffigura due facce di Topolino.
  8. Nel montaggio finale c’era anche una scena musicale, poi tagliata, in cui Cenerentola immaginava di moltiplicarsi e clonarsi in varie se stesse che l’aiutavano a completare i lavori di casa per poter andare al ballo.
  9. La scena in cui l'abito della mamma defunta di Cenerentola diventa il bellissimo vestito da sera è la sequenza d’animazione preferita di Walt Disney.
  10. La doppiatrice della matrigna è la stessa di Malefica, sia in lingua originale (Eleanor Audley) che in quella italiana (Tina Lattanzi).

 

Cenerentola II - Quando i sogni diventano realtà (Cinderella II: Dreams Come True) (2002)

Titolo originale: Cinderella II: Dreams Come True
Sceneggiatura: Jill E. Blotevogel, Tom Rogers, Jule Selbo
Regia: John Kafka
Durata: 73 minuti

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Una scena di Cenerentola II - Quando i sogni diventano realtà
Una Cenerentola dopo i titoli di coda

Il film del 2002 è un sequel d’animazione del famoso Cenerentola del 1950 e racconta, dal punto di vista dei topini, cosa sia successo dopo i titoli di coda.

Cenerentola 2 è divisa in tre episodi in cui:

  1. Cenerentola organizza una festa e cambia le regole convenzionali di corte
  2. Giac il topolino diventa un essere umano e viene destinato a diventare un paggio di Cenerentola
  3. Anastasia, la sorellastra, si trasforma con l’innamoramento di un panettiere non approvato da sua madre e sua sorella.

La favola è introdotta da una struttura a cornice con i topi che scrivono una nuova favola dopo Cenerentola, la storia che la Fata Smemorina legge agli altri topi. Sempre con la sovrintendenza dell’aiutante magica, Gas e Giac narrano ciò che accade dopo il matrimonio tra Cenerentola e il principe.

 

Cenerentola - Il gioco del destino (Cinderella III: A Twist in Time) (2007)

Titolo originale: Cinderella III: A Twist in Time
Sceneggiatura: Daniel Berendsen, Margaret Heidenry, Colleen Millea Ventimilia, Eddie Guzelian
Regia: Frank Nissen
Durata: 70 minuti

Cenerentola III - Il gioco del destino è cronologicamente il terzo film della trilogia disneyana d’animazione. Tecnicamente non è un sequel diretto del secondo film, Cenerentola II - Quando i sogni diventano realtà, ma può essere il naturale prolungamento anche di Cenerentola del 1950. Questo film è in mood Ritorno al futuro: durante un pic-nic nel bosco, organizzato dalla Fata Smemorina e dai topini per celebrare l’anniversario di matrimonio di Cenerentola e il principe, la bella regina perde la bacchetta magica della Fata.

Essendo la radura vicina alla vecchia casa della fanciulla, casualmente lo strumento finisce nelle mani di Lady Tremaine e delle sue figlie, che tornano indietro nel tempo per alterare il passato. La matrigna vuole cambiare le dimensioni della scarpetta di cristallo in modo che questa si adatti al piede di una delle sue figlie, Anastasia.

Il principe, pur confuso dal fatto che non riconosce la ragazza, dovrà accettarla come sposa (anche perché la perfida matrigna ha modificato la sua memoria). Cenerentola verrà fermata mentre tenta di riportare le cose al loro equilibrio, ma alla fine sarà la coscienza di Anastasia ad avere la meglio.

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Una scena di Cenerentola III - Il gioco del destino
Anniversario per la coppia

Nella produzione di Cenerentola 3 è stata coinvolta anche Hayden Panettiere, che ha eseguito la canzone dei titoli di coda, I Still Believe.

 

Cenerentola (Cinderella) di Robert Iscove con Whitney Houston, Brandy e Whoopi Goldberg (1997)

Titolo originale: Rodgers and Hammerstein's Cinderella
Sceneggiatura: Robert L. Freedman
Regia: Robert Iscove
Durata: 88 minuti

Nel 1957 a Broadway fu realizzato un musical da Rodgers e Hammerstein, con una storia basata sulla fiaba di Cenerentola. Nel ruolo principale c’era Julie Andrews. Questo musical è la traccia per il film TV realizzato sempre da Disney e diretto da Robert Iscove.

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Una scena di Cenerentola 1997
La nuova Cenerentola è Brandy

Questa rivisitazione della classica fiaba di Cenerentola è un musical colorato e frizzante, con un cast multietnico: la giovane Cenerentola, che vive con la matrigna e le sorellastre, incontra un ragazzo al mercato, da cui viene immediatamente colpita. Non sa che è il principe Christopher e che a palazzo stanno organizzando un ballo per trovargli una moglie.

Al ballo, grazie alla Fata, riuscirà a ritrovare il ragazzo e tra i due scoccherà la scintilla. Nel ruolo della protagonista troviamo la cantante Brandy, affiancata da Whitney Houston nei panni della Fata Smemorina e Whoopi Goldberg in quelli della regina.

 

Cenerentola di Kenneth Branagh (2015)

Disney non ha conquistato il pubblico col solo cartone di Cenerentola. La fiaba è anche un live-action del 2015 (in una chiave un po' più moderna!) che ha inaugurato un ritorno al passato composto da un filone di adattamenti con attori in carne e ossa dei più celebri film del passato disneyano.

L’apripista (se si esclude il libero adattamento fantasy di Tim Burton di Alice nel paese delle meraviglie, del 2010) è stato il lavoro di Kenneth Branagh sulla favola d’animazione del 1950, riscritta in un film sognante e fantastico, con una protagonista pronta a insegnare un mantra ereditato dalla madre.

Sii gentile e abbi coraggio.

Gentilezza e coraggio aiutano la fanciulla a crescere accanto alla cenere del camino, defraudata delle sue proprietà e sottomessa dalla crudeltà della matrigna e delle sorellastre. Ma per lei c’è una sorpresa: un incontro inatteso e un ballo che potrebbe cambiare la sua esistenza per sempre.

Nei panni di Cenerentola troviamo l’attrice inglese Lily James, mentre il “gameofthronesiano” Richard Madden è il principe. Cate Blanchett interpreta Lady Tremaine ed Helena Bohnam Carter è una Fata simpatica e fuori dagli schemi, con un tocco goth finora inedito. Nel cast troviamo anche Stellan Skarsgård, che interpreta il granduca.

Prima di Lily James, il ruolo della principessa gentile fu offerto a Emma Watson, che declinò (per poi diventare Belle nel live-action de La Bella e la Bestia). Furono provinate anche altre attrici, come Saoirse Ronan, Alicia Vikander, Gabriella Wilde, Imogen Poots, Bella Heathcote e Margot Robbie. 

Indimenticabile è la tonalità del vestito blu di Cenerentola, realizzato dalla costumista Sandy Powell, che ha utilizzato 70 metri di stoffa per creare 8 modelli tutti molto simili per le varie scene della principessa. La scarpetta è stata realizzata invece grazie a una collaborazione con Swarowski.

Disney - Giphy
Scarpe di cristallo di Cenerentola
Scarpette da sogno

L’impianto dell’adattamento è classico e gioca sulle sfumature dei personaggi, sia quelli nettamente buoni che quelli cattivi, che acquistano multidimensionalità.

Se Ella ha bisogno di farsi forza per affrontare le insidie del mondo (ma ha una madre defunta e una Fata pronte ad aiutarla), allo stesso tempo, proprio come un essere umano che si nutre di cambiamenti e piccole discontinuità umane, incontra il principe, prima del ballo, nel bosco, dove si reca a cavallo.

La matrigna è più complessa e chiaroscurale rispetto al film d’animazione: Cate Blanchett riesce a costruire empatia senza limitarsi al recinto della macchietta e dà qualche spunto in più sulla cattiva che più cattiva non si può. I simboli fiabeschi che hanno reso Cenerentola un mito, dai rintocchi alle zucche, cementano la magia in una delicata riattualizzazione che dissemina le chiavi di lettura nel percorso di trasformazione della giovane Ella in una principessa Disney.

 

E voi quale dei film avete preferito? Siete ancora incantati dalla versione a cartoni o le preferite quella coi protagonisti in carne e ossa?

Se per decidere vi serve rivederli, vi ricordiamo che tutti i film Disney di Cenerentola sono attualmente disponibili in streaming sulla piattaforma Disney+.

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