L'addio di Daniel Craig: come finisce No Time To Die (e un'era di James Bond)

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Autore: Elisa Giudici ,

L'addio di Daniel Craig alla saga di James Bond è davvero la fine di un'epoca. Quindici anni e cinque film dopo il suo esordio in Casino Royale, l'attore britannico dice addio al ruolo che gli ha donato fama mondiale.

Stasera, 13 giugno, in TV c'è No Time To Die su TV8 dalle 21.30

Se Bond ha dato tanto a Daniel Craig, anche l'attore di Knives Out ha dato molto alla saga: film dopo film, il suo 007 ha saputo avvicinare nuove generazioni al ciclo bondiano, con una performance così carismatica e convincente da meritarsi paragoni con quella fondativa e immortale di Sean Connery. Un'uscita di scena tanto epocale meritava un finale ad effetto: quello regalato da No Time To Die.

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No Time to Die (2021)

29/09/2021 (en)
Azione, Avventura, Thriller,

Bond ha abbandonato gli impegni in prima linea e si gode una tranquilla vita in Giamaica. La sua pace ha vita breve dopo che il vecchio amico Felix Leiter della...

Proseguendo la lettura vi verranno svelati dettagli sostanziali sulla trama del film. Se non volete spoiler, potete leggere l'approfondimento dedicato.

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Come finisce No Time To Die: la storica morte di Bond

Per la prima volta nella storia di questo longevo franchise, James Bond muore per davvero su grande schermo. Nel finale di No Time To Die James si sacrifica per salvare l'umanità minacciata da un virus mutato geneticamente e quella che poco prima, per la prima volta, ha definito la sua famiglia. James e Nomi (la nuova 007 che gli ha momentaneamente restituito "il numero") sono andati nell'isola di Safin per tentare di fermare il suo folle piano e salvare Madeleine Swann e la figlia Mathilde, rapite dall'uomo.

Arrivati sull'isola - un tempo di proprietà della famiglia di Safin e poi sottratta da Blofeld - James e Nomi si ritrovano in una vecchia base militare russa riconvertita a giardino avvelenato. Su quest'isola, situata tra acque contese tra Giappone e Russia, la famiglia di Safin aveva realizzato un centro di ricerca e produzione di sostanze tossiche come la diossina.

Safin ha ripreso quest'attività, lavorando alla produzione del virus modificato del progetto Heracles: se i due agenti del MI6 non lo fermeranno, il virus mutato su base genetica verrà venduto ai migliori offerenti e utilizzato per uccidere migliaia di persone. Nomi e James riescono a individuare Waldo Obruchev, lo scienziato traditore a capo del progetto.

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Quando lui minaccia di riconvertire il virus affinché uccida l'etnia specifica della nuova 007, lei lo getta nelle acque tossiche dell'impianto, uccidendolo. James intanto è alle prese con Safin, che tiene in ostaggio la piccola Mathilde. Il tentativo di Bond di liberarla non sortirà l'effetto sperato. Mathilde però perderà il suo peluche e Safin, stizzito dalla scarsa affezione della bambina nei suoi confronti, la lascerà andare.

James si ricongiunge a Madeleine e ritrova Mathilde. Le due vengono affidate a Nomi, che le porterà al sicuro con un gommone lontano dall'isola. 007 infatti ha convinto M a lanciare dei missili sull'isola e distruggerla, prima che il terribile progetto Heracles possa finire nelle mani sbagliate. L'agente dovrà riuscire ad aprire i portelli a tenuta stagna che danno accesso ai sotterranei della base, altrimenti i missili "rimbalzeranno" contro gli stessi e non distruggeranno l'impianto.

Dopo aver ucciso un gran numero di soldati nemici, 007 riesce ad aprire i portelli. Nel tornare verso casa trova anche Dou Dou, il peluche scomparso di Mathilde. Tuttavia le porte blindate cominciano a richiudersi: Safin è intervenuto.

Nello scontro tra i due, Safin rompe la fiala che conteneva il virus modificato con il DNA di Mathilde, contagiando anche Bond. Se uno dei due uomini toccasse Madeleine o Matilde, ne causerebbe la morte. Bond uccide Safin.

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L'addio di James Bond: You have all the time of the world 

Bond chiede ancora una volta a Q se non ci sia modo di fermare i nanobot alla base del virus, ma riceve risposta negativa. Ferito e sofferente, torna ad aprire i portelli, sale sul tetto della base e attende che i missili impattino sulla stessa. Riesce a parlare al telefono per l'ultima volta con Madeleine, che lo scongiura di lasciare l'isola. James però non vuole vivere lontano dalla sua famiglia, col timore di ucciderla a un semplice tocco.

Alla fine della telefonata, Madeleine rivela a James che, a differenza di quanto precedentemente detto, Mathilde è davvero sua figlia. James aveva riconosciuto correttamente i suoi occhi azzurri in quelli della bimba. L'isola viene colpita dai missili e Bond muore.

A Londra M organizza un piccolo ricordo di James Bond: insieme a Q, Nomi, Moneypenny e Tanner fanno un brindisi a Bond, lasciando un bicchiere per lui su un tavolino. Per ricordare l'amico, M legge una citazione di Jack London: 

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Lo scopo di un uomo è vivere, non esistere. Non sprecherò i miei giorni tentando di prolungarli. Userò il mio tempo.

Nell'ultima scena del film Madeline e Mathilde sono a bordo di un'automobile, dirette verso una destinazione ignota. Madeleine comincia a raccontare alla figlia la storia di James, suo padre. 

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