L'Eurovision Song Contest torna su Rai Premium: calendario ed esibizioni da non perdere

Rai scalda i motori in vista dell'edizione senza competizione e solidale dell'Eurovision Song Contest: su Premium verranno trasmesse le repliche delle ultime 4 edizioni. Ecco quando (e cosa) vedere delle finali dell'ESC.

Autore: Elisa Giudici ,

L'Eurovision Song Contest è tra i tanti eventi vittima dell'epidemia di Covid-19. Dopo una prima cancellazione si è deciso di fare una speciale serata "a distanza" (e senza competizione) per il celebre Festival canoro europeo, tra gli eventi live più seguiti a livello mondiale. Rai 1 trasmetterà in diretta la finale del 2020 il 16 maggio 2020, quando tutti e 41 i partecipanti si esibiranno a distanza, uniti sotto l'egida di un evento intitolato Eurovision: Europe shine a light

In attesa di questo momento di musica e comunanza europea, Rai ha deciso di scaldare i motori e rinverdire la passione per questo evento musicale. A causa della (volontaria) assenza del nostro Paese dalla competizione per molti anni, il pubblico italiano è meno affezionato all'Eurovision rispetto ai vicini europei. Solo negli ultimi anni si sta riscoprendo questo evento di spettacolo e musica. Il merito è anche dei nostri candidati - scelti attraverso la classifica del Festival di Sanremo - che negli ultimi anni hanno saputo ottenere risultati molto importanti, sfiorando la vittoria più di una volta. 

Per rivederli in azione e risentire le hit più ballate delle edizioni dal 2016 al 2019 (e rispolverare certi picchi tra di epicità televisiva che solo l'Eurovision sa regalare) ecco una guida alla visione. Quando (e cosa) vedere tra le quattro finali delle edizioni dal 2016 al 2019 che Rai Premium si prepara a riproporre. 

Eurovision Song Contest 2016

In replica in seconda serata su Rai Premium domenica 10 maggio 2020, intorno alle 23:00. La finale del 2016 si è tenuta in Svezia, all'Ericsson Globe Arena di Stoccolma. Negli ultimi anni si sono svolte molte edizioni dell'Eurovision in questo paese europeo, per merito dell'impressionante numero di vittorie che è riuscito ad ottenere. 

Chi ha rappresentato l'Italia

A rappresentare l'Italia in quell'edizione fu Francesca Michielin, arrivata seconda al Festival di Sanremo con il brano Nessun grado di separazione. Infatti primi classificati al Festival, gli Stadio, decisero di non usufruire della chance eurovisiva. A fine serata si piazzò 16esima nella classifica generale.

I vincitori

Ad arrivare prima fu a sorpresa Jamala con un brano intenso intitolato 1944, dedicato a un argomento durissimo (e politico): il ricordo della deportazione dei tatari di Crimea operata in quell'anno per rappresaglia da Stalin. Nel 2016 l'Eurovision, spesso criticato e irriso per la leggerezza delle sue scelte musicali, ha saputo premiare la scelta forte dell'Ucraina.

Secondo piazzamento per l'Australia (che pur non essendo una nazione europea partecipa tutti gli anni). A ottenere l'ottimo risultato  fu la voce cristallina di Dami Im con Sound of silence. Arrivò solo terzo il grande favorito dell'annata, il rappresentante della Russia. Sergey Lazarev si fermò al terzo gradino del podio con la sua trascinante You are the only one, resa iconica da una delle esibizioni più tecnologiche di sempre.

Momenti memorabili

Il 2016 non è stata un'edizione particolarmente prodiga di perle eurovisive, ma dal punto di vista coreografico l'esibizione di Sergey Lazarev rimane un must see. Chi non conosce il vincitore della precedente edizione, il cantante e modello svedese Måns Zelmerlöw, non potrà che rimanere impressionato dalla sua esibizione d'apertura. Måns rimane uno dei beniamini del pubblico eurovisivo e non è difficile capire perché: Love Love Peace Peace è la canzone più meta mai creata per descrivere l'Eurovision, così ricca da riferimenti agli stereotipi e ai meme connessi all'evento da scaldare il cuore di ogni appassionato che segue fedelmente la competizione, anno dopo anno.

Tutto sommato, il podio riflette anche le migliori esibizioni della serata, ma vale la pena ricordate la ballatona romantica presentata da Michał Szpak intitolata Color Of Your Life. Il look vampiresco-romantico e la dolcezza estrema della canzone scatenarono i commenti della rete, tra cui quello di J. K. Rowling: 

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Per i neofiti si raccomanda la visione dell'esibizione del super ospite Justin Timberlake, per capire come anche le superstar statunitensi sembrino fuori posto nel turbinio di energia positiva dell'Eurovision. 

Eurovision Song Contest 2017

In replica in seconda serata su Rai Premium lunedì 11 maggio 2020, intorno alle 23:00. La finale del 2017 si è tenuta in Ucraina e fu segnata da problemi logistici e un drammatico risvolto politico: proprio quelle ore si registrarono tensioni al confine tra Crimea e Russia, scatenando i prodromi di una guerra europea. Il risultato fu che la Russia si rifiutò di partecipare, per tensioni con la nazione ospitante e forti reazioni preventive del pubblico eurovisivo.

Chi ha rappresentato l'Italia

A rappresentare l'Italia in quell'edizione fu Francesco Gabbani e da super favorito dell'edizione: Occidentali's Karma non fu solo un tormentone italiano, ma registrò entusiasmi a livello europeo e gli scommettitori puntarono sulla sua vittoria. La storia racconta che il super favorito ha vita difficile sia a Sanremo sia all'Eurovision. Gabbani arrivò sesto nella classifica generale finale. 

I vincitori

A spuntarla fu una delle canzoni meno eurovisive di sempre, la pacata e emozionante Amar pelos dois del portoghese Salvador Sobral. Il vincitore celebrò la vittoria con dichiarazioni poco galanti sul valore musicale dell'evento in cui aveva appena trionfato. 

Alle sue spalle si piazzarono la Bulgaria con Kristian Kostov e il brano Beautiful mess e la proposta super pop della Moldavia Hey, mamma! dei Sunstroke project. 

Momenti memorabili

Proposte di matrimonio, frecciate musicali, costumi futuristici, giochi pirotecnici e un uomo dalla testa di cavallo: il minimo sindacale richiesto a una finale eurovisiva. A rimanere scolpiti nella memoria sono stati soprattutto i moldavi con una hit trascinante (impossibile togliersela dalla testa!) e il loro carismatico suonatore di sax, protagonista di un assolo entrato negli annali. Italia Sergey Stepanov è praticamente uno sconosciuto, ma era già salito sul palco dell'Eurovision nel 2010, suonando un assolo durante la canzone moldava in gara quell'anno. Dalla sua popolarissima performance dell'epoca è nato il meme di Epic Sux Guy.

Non il primo musicista ballerino a rubare la scena al cantante di turno e non sarà di certo non l'ultimo. Occhio anche ai notevoli cambi di costumi, ai balletti e ai microfoni che sbucano da bouquet di rose bianche.

Eurovision Song Contest 2018

In replica in seconda serata su Rai Premium giovedì 14 maggio 2020, intorno alle 23:00. La finale del 2018 si è tenuta all’Altice Arena di Lisbona, rivelandosi un'annata particolarmente frizzante e sexy, in aperto contrasto con la gara (e la vittoria) dell'anno precedente. 

Chi ha rappresentato l'Italia

A rappresentare l'Italia in quell'edizione fu il duo formato da Ermal Meta e Fabrizio Moro con Non mi avete fatto niente. Nonostante la canzone fosse lontana dai ritmi pop dell'annata (il brano riflette sul tema del terrorismo), i due si piazzarono a sorpresa quinti, confermando l'Italia come big di nome, di fatto e per risultati nell'ultimo decennio eurovisivo.

I vincitori

La bellissima sfida tutta al femminile per la vittoria si consumò tra la hit d'Israele Toy cantata dalla carismatica Netta Barzilai e la caliente proposta di Cipro Fuego presentata da Eleni Foureira, che impressionò anche per presenza scenica, costumi e bellezza mozzafiato. Al terzo posto si piazzò l'Austria con Cesár Sampson, che con la sua Nobody But You confermò il 2018 come una tornata di autentiche killer hit.

Alla vittoria di Israele seguirono polemiche e difficoltà sull'organizzazione dell'evento nella nazione mediorientale, per via della non semplice situazione politica della stessa. 

Momenti memorabili 

Assolutamente da (ri)vedere le esibizioni delle prime due classifiche, curatissime anche sotto l'aspetto visivo e coreografico: vi verrà voglia di ballare, garantito. Entrambe accompagnate da ballerine, sono rimaste nei cuori degli aspettatori per come hanno saputo incarnare sensualità, sicurezza in sé e ironia.

Come dimenticare poi l'esibizione davvero sopra le righe dell'estone Elina Nechayeva, che ha portato un brano lirico cantato in italiano? Dà grande carica anche la Moldavia, che si conferma regina della canzoni accattivanti e delle coreografie dal basso budget ma dall'alto effetto sorpresa con i DoReDoS. Il pubblico femminile è stato invece sedotto dallo "studentesso sexy" Mikolas Josef, il rappresentante della Repubblica Ceca che non ha lesinato balletti, occhiate sexy e acrobazie. A proposito di sicurezza in sé stessi, aspettate di vedere all'opera il norvegese Alexander Rybak con That’s How You Write A Song.

Il 2018 è stata una delle edizioni più frizzanti degli ultimi anni, dalla vibrazione molto estiva e ballabile. 

Eurovision Song Contest 2019

In replica in seconda serata su Rai Premium venerdì 15 maggio 2020, intorno alle 23:00. La finale del 2019 si è tenuta a Tel Aviv e il paese ospitante davvero non ha badato a spese per non sfigurare. Occhio anche all'ospite speciale, Madonna, anche se messa un po' in ombra da un'esibizione che ha scaldato il cuore dei fan eurovisivi più agguerriti.

Chi ha rappresentato l'Italia

A rappresentare l'Italia nel 2019 fu Mahmood, già dato alla vigilia come uno dei partecipanti più forti. Ci avevamo davvero creduto e la vittoria è ancora una volta sfumata per un soffio: con la hit europea Soldi il vincitore di Sanremo è arrivato secondo.

Non si rischia di peccare in patriottismo nel sottolineare come di fatto Mahmood sia stato il vincitore morale dell'annata: la sua canzone è diventata un tormentone in molte nazioni europee, portandolo anche in tour nel Vecchio continente. A quanti ne criticano ancor oggi la vittoria "d'elite" al Festival gioverebbe ricordare che erano anni che un vincitore di Sanremo non raccoglieva un consenso internazionale così ampio. 

I vincitori

A far sfumare la vittoria italiana fu Duncan Laurence, il rappresentante dei Paesi Bassi che vinse con il brano Arcade. Amarezza anche per il terzo classifico: il russo Sergej Lazarev, alla sua seconda partecipazione, colleziona il suo secondo bronzo con il brano Scream.

Momenti memorabili

I brividi all'ovazione che accoglie Mahmood all'arrivo sul palco, con il pubblico che batte le mani a tempo insieme al cantante italiano. Madonna viene messa in ombra dai grandi beniamini delle precedenti edizioni dell'Eurovision che si scambiano le reciproche canzoni: Conchita Wurst, Måns Zelmerlöw, Eleni Foureira e Verka Serduchka non si sono risparmiati in costumi e performance, emozionando i fan hardcore dell'evento con riferimenti incrociate e easter egg da veri appassionati. 

A rimanere scolpiti nella memoria degli spettatori sono state sue canzoni (ed esibizioni) davvero agli antipodi: da una parte la voce cristallina e la performance volante di Kate Miller-Heidke con Zero Gravity, dall'altra l'indescribile carica polemica, politica e sexy degli islandesi Hatari con Hatrið mun sigra.

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