Halloween 6, il film che Tarantino non ha mai realizzato

In un'intervista Tarantino ha raccontato di come sarebbe stata la sceneggiatura del sesto film con Michael Myers.

Autore: Simone Alvaro Segatori ,

Sono passati oltre quarant’anni dall’uscita cinematografica di Halloween – La notte delle streghe, l’originale primo capitolo di John Carpenter che presentò al mondo intero l’assassino mascherato Michael Myers.

Da allora sono stati realizzati in tutto 11 film che, bene o male, hanno cercato di approfondire il noto serial killer, indagando il perché della sua follia omicida verso i membri della propria famiglia e l’origine di quelli che sembrano essere poteri soprannaturali innati.

L’ultimo di questa lunga serie di seguiti e reboot è uscito lo scorso anno e ha rivisto il cast originale, Jamie Lee Curtis e Nick Castle, rivestire ancora una volta i panni di Laurie Strode e Michael Myers.

Il sesto capitolo del 1995 diretto da Joe Chappelle, uno dei più fiacchi della saga, poteva però essere ben diverso da come lo ricordiamo e a rivelarlo è stato Quentin Tarantino (che nonostante i continui annunci di ritiro alle scene pare abbia ancora molto da dare).

Era il 1994 e Pulp Fiction aveva definitivamente consacrato Tarantino come una delle personalità più interessanti di Hollywood tanto che la Miramax Films, dopo aver acquisito i diritti del franchise, propose al giovane regista di scrivere la sceneggiatura di Halloween 6. L’aver rifiutato l’incarico non gli impedì però di fantasticarci un po’ su e in una recente intervista ha rivelato quali sarebbero state le sue scelte.

La sua prima preoccupazione sarebbe stata quella di spiegare l’identità dell' "uomo in nero" che alla fine del precedente Halloween 5 – La vendetta di Michael Myers, permette al serial killer di scappare dalla prigione dove è stata rinchiuso. L’identità del misterioso personaggio non era nota nemmeno a chi aveva preso parte alla realizzazione del film e ciò lasciava quindi totale carta bianca all’inventiva di chi sarebbe arrivato dopo.

La scelta però di inserire nella narrazione la setta di druidi, il Culto della Spina, e di spiegare così l’identità dell’uomo in nero ha deluso parecchi fan e anche Tarantino non è stato troppo entusiasta per alcune scelte adottate nei sequel. Il suo film, ha spiegato a Consequence of Sound, avrebbe invece avuto delle atmosfere e una trama molto vicina a quella che aveva scritto per il road movie Natural Born Killers (Oliver Stone, 1994):

…il mio lavoro sarebbe stato di capire chi era l’uomo con gli stivali. Ero tipo 'Lascia quella scena in cui l’uomo in nero compare e gela Michael Myers.' Era l'unica cosa che avevo in mente - non avevo ancora capito chi fosse quel tizio – e i primi 20 minuti sarebbero stati con un tizio come Lee Van Cleef e Michael Myers sull'autostrada, che si fermano nei bar e nella merda e ovunque si fermi Michael Myers uccide tutti. Quindi, avrebbero lasciato una scia di corpi sulla Route 66. 

Universal Pictures
Jamie Lee Curtis sfugge a Michael Myers in Halloween 2018

Nella stessa intervista poi, Tarantino ha rivelato di non essere un grande fan dei sequel di Halloween, eppure di aver apprezzato i remake di Rob Zombie, Halloween – The Beginning (2007) e Halloween II (2009), anche se dopo un’iniziale momento di frustrazione:

Sono un grande fan degli Halloween di Rob Zombie. Quando ho visto il primo, non mi è piaciuto per niente. Non mi è piaciuta l'estetica. Non mi è piaciuto tutto quello che ha aggiunto e poi l'ultima ora quando diventa un remake mandato avanti veloce del primo film. Che cazzo è tutta questa merda? Otto mesi dopo, l'ho visto in video e mi sono davvero piaciuti una volta che ho tolto tutti i preconcetti dalla mia mente. Quel ragazzo [Daeg Faerch] è davvero bravo. Voglio dire, cosa pensavo che Rob Zombie avrebbe fatto? Voglio che faccia qualcos'altro? Mi piace la sua estetica alla Sam Peckinpah. Quindi, allora che non avevo più una scopa nel culo, ero in grado di apprezzarlo davvero. E ancora, è quel ragazzo che mi ha coinvolto e Danielle Harris è fantastica, ruba la scena nel secondo film, ma anche Brad Dourif è terrificante. Per questo il secondo film è fantastico, va per la sua strada da solo.

Chissà come sarebbe stato un Halloween targato Tarantino, magari con Jack Black che vuole fare un film con lui? Chi lo sa, ci si potrebbe però mettere la mano sul fuoco che sarebbe stato il più splatter della saga!

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