Non tutti, all'interno dello star system, sembrano apprezzare i film del Marvel Cinematic Universe. Quella finita più recentemente nell'elenco dei non estimatori è Jennifer Aniston, attrice celebre per il suo ruolo in Friends e che presto arriverà anche su Apple TV + con The Morning Show.
Nel corso di un'intervista concessa a Variety, l'artista si è scagliata contro i grandi blockbuster dedicati ai supereroi e le produzioni che puntano tutto sugli effetti speciali, a suo dire colpevoli di ridurre il ventaglio di ciò che la settima arte ha da offrire al suo pubblico.
Troppi supereroi e troppo green screen
La Aniston si è detta molto amareggiata, nel corso dell'intervista, per quanto si vede oggi nelle sale cinematografiche: tutto si limita, dal suo punto di vista, a produzioni dedicate ai supereroi e ad altre che contano troppo sul green screen – il pannello verde che in post-produzione può essere sostituito da altri sfondi o da elementi in computer grafica.
Come dichiarato dall'attrice:
Se dai un'occhiata a quello che trovi al cinema, sta sempre di più riducendosi a: grossi film Marvel, o cose che non mi viene chiesto di fare, o altre che non mi interesserebbe fare, perché non mi interessa vivere dentro un green screen.
A fronte di questa moderna realtà cinematografica, la Aniston auspicherebbe un ritorno al passato, all'epoca che diede i natali ad alcune indimenticabili pellicole:
Penso che saremmo tutti felicissimi di tornare all'epoca di Meg Ryan, sarebbe bellissimo andare in un cinema e sedersi lì comodi. Dovremmo avere un ritorno al passato, facciamo tornare Voglia di tenerezza. O, magari, Il paradiso può attendere, o Frankenstein Junior, o Mezzogiorno e mezzo di fuoco, o Goodbye amore mio!.
Secondo la Aniston, ad aiutare il cinema a esprimersi differenziando di più le sue produzioni, anziché uniformandole a quanto oggi va per la maggiore al botteghino, saranno i servizi in streaming, che stanno vivendo il loro boom:
È stato solo nell'ultimo paio di anni, quando questi servizi in streaming hanno avuto praticamente la loro esplosione con contenuti di qualità, che mi sono detta 'wow, ma è meglio di quello che ho appena fatto io'.
Tutta colpa dei film Marvel?
L'accusa di Jennifer Aniston ai film Marvel, colpevoli di appiattire l'offerta cinematografica, è solo la più recente: nei giorni scorsi, il celeberrimo regista e produttore Martin Scorsese si era espresso con termini ancora più severi nei confronti di Avengers Endgame e degli altri cinecomic, definendoli come "non cinema" e ritenendo che non siano produzioni che mirano a comunicare emozioni ad altri esseri umani.
Alle sue parole avevano fatto seguito quelle di Robert Downey Jr., Iron Man sul grande schermo, che smorzando la polemica aveva sottolineato che quella di Scorsese fosse solo l'espressione della sua opinione personale – e quindi da considerarsi come tale. Un parere condiviso anche da Samuel L. Jackson, che aveva a sua volta addolcito i toni della discussione.
In qualsiasi modo la si pensi sul valore artistico delle pellicole del Marvel Cinematic Universe, i blockbuster dedicati ai supereroi più amati dei fumetti sono indubbiamente in grado di attirare il pubblico. Secondo i numeri dei box office, tra i primi dieci film dai maggiori incassi di sempre al botteghino ben quattro appartengono alla saga degli Avengers, con Endgame che è quello di maggior successo nella storia della settima arte. Risultati che mettono all'angolo le altre produzioni o, semplicemente, sintomo di una ricetta che ha fatto breccia nel grande pubblico?
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