Martin Scorsese dirigerà un documentario sulla scena musicale di New York negli anni '70

Il progetto, che torna sul luogo del delitto (ovvero la Grande Mela di Vinyl), fa parte dell'ambizioso ciclo di 20 documentari (prodotti cinematografici e serie televisive) che Ron Howard e Brian Grazer stanno realizzando con Imagine Docs.

Autore: Alessandro Zoppo ,

La produzione musicale di Martin Scorsese si arricchisce di un nuovo capitolo. Il regista, reduce dalle fatiche di The Irishman (disponibile su Netflix in tutto il mondo dal 27 novembre 2019) e Rolling Thunder Revue (il doc su Bob Dylan periodo 1975-1976 diretto quindici anni dopo No Direction Home, e disponibile sempre su Netflix), dirigerà un documentario sulla scena musicale di New York negli anni '70. Come rivelato da Variety, Scorsese torna sul luogo del delitto: il suo lavoro, sul quale circolano ancora pochissimi dettagli, ricostruirà la crisi del rock 'n' roll classico e l'ascesa di punk, disco e hip-hop, come già fatto nella sfortunata Vinyl, serie che Marty ha creato (con Mick Jagger, Rich Cohen e Terence Winter), prodotto (e di cui ha diretto il pilota) e che è stata cancellata dopo una sola stagione.

Il documentario di Scorsese sarà prodotto da Imagine Entertainment di Ron Howard e Brian Grazer e farà parte di un più ampio progetto della società, affidato alla divisione Imagine Docs guidata da Sara Bernstein e Justin Wilkes, che ha in cantiere un ciclo di 20 documentari (prodotti cinematografici e serie televisive) che verranno distribuiti da Netflix, Showtime e Apple TV Plus. Tra quelli musicali, spiccano un film dedicato alla vita, alle sonorità e alla spiritualità del leggendario chitarrista Carlos Santana (ancora senza un regista), un doc prodotto da Leonardo DiCaprio sullo psicologo psichedelico Timothy Leary e uno sull'ambasciatore del jazz nel mondo, Louis Armstrong.

Rollingstones.com
Mick Jagger, Robert Richardson e Martin Scorsese durante le riprese di Shine a Light

Scorsese ha battuto i territori del rock in lungo e in largo nel corso della sua lunga carriera. Sin dall'esperienza giovanile di Woodstock, ha raccontato The Band, il gruppo di Robbie Robertson che ha accompagnato Bob Dylan nei suoi più celebri concerti, nel seminale L'ultimo valzer del 1978 (il montaggio durò un anno) e poi è passato a Michael Jackson (per il quale ha diretto il videoclip di Bad, girato nella metro di New York), a Dylan con No Direction Home e Rolling Thunder Revue, ai Rolling Stones con il film-concerto Shine a Light, a George Harrison con il monumentale Living in the Material World.

Nel 2013, per la serie The Blues, ha realizzato Feel Like Going Home (Dal Mali al Mississippi), un viaggio alle radici del blues accompagnato da Corey Harris e attraverso le note di artisti statunitensi e africani come John Lee Hooker, Taj Mahal, Muddy Waters, Ali Farka Touré, Habib Koité e Salif Keïta. Il prossimo trip di Scorsese nel mondo della musica sarà ancora più eccitante?

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