Continua la protesta a sostegno di #BlackLivesMatter, negli USA, dopo l’omicidio di George Floyd. Scendono in campo anche Netflix, Marvel Studios, Hulu, HBO e gli altri studi di Hollywood per far sentire, in modo pacifico, la propria voce.
Sui propri social, Netflix ha scritto:
Tacere è essere complici. Le vite dei neri contano. Abbiamo una piattaforma e abbiamo il dovere nei confronti dei nostri membri, dipendenti, creatori e talenti neri di parlare.
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Attraverso i propri canali social, il mondo di Hollywood sta prendendo posizione contro il brutale omicidio che ha, recentemente, sconvolto il mondo intero. Il caso di George Floyd ha fatto tornare alla ribalta numerose problematiche socioculturali che, erroneamente, si credevano ormai superate, invece ancora troppo radicate negli Stati Uniti e nel resto del mondo.
George Floyd è solo l’ultimo episodio di razzismo perpetrato dalla polizia. L’uomo è stato ucciso lo scorso 25 maggio 2020 a Minneapolis, in Minnesota negli USA, da Derek Chauvin, poliziotto che lo ha soffocato con un ginocchio per 8 minuti e 46 secondi mentre Floyd chiedeva aiuto. Arrestato, Chauvin è in attesa di comparire in tribunale l’8 giugno con l’accusa di omicidio colposo, ma in tantissimi – dopo aver visto il video dell’omicidio – sostengono che l’uomo dovrebbe essere accusato di omicidio di primo grado, che implicherebbe un chiaro intento di uccidere.
Dopo aver perso conoscenza, la morte di Floyd è stata registrata presso l'Hennepin County Medical Center. Il fatto è avvenuto dopo l’arresto di Floyd – in seguito alla segnalazione di un negoziante, che avrebbe denunciato l’uomo per aver tentato di pagarlo con dei soldi presumibilmente falsi - da parte di quattro agenti di polizia: gli altri tre agenti di polizia non hanno fatto nulla per fermare Chauvin. I passanti hanno tentato di intervenire attratti dai lamenti di Floyd, ma sono stati bloccati dall’agente di polizia Tou Thao.
Come riportato da Variety, le proteste contro l’abuso di potere da parte delle forze dell’ordine, dunque, proseguono e i manifestanti chiedono giustizia, sebbene in alcune parti del Paese siano purtroppo degenerate in rivolte violente: Minneapolis, New York, California, New Jersey, Texas, Georgia, Pennsylvania, Washington e Michigan sono solo alcuni dei luoghi interessati, ma manifestazioni si sono svolte anche a Londra e Toronto.
YouTube è intervenuta in merito:
Quando i membri della nostra comunità soffrono, soffriamo tutti.
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HBO ha scritto:
"Né l'amore né il terrore rendono ciechi: l'indifferenza rende ciechi." - James Baldwin. Siamo dalla parte dei nostri colleghi, impiegati, fan, attori e scrittori neri, tutti colpiti da violenza insensata. #BlackLivesMatter
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Amazon Studios ha postato, sui propri social, un’immagine scrivendo:
Insieme, siamo dalla parte della comunità nera: colleghi, artisti, scrittori, produttori, spettatori e tutti gli alleati nella lotta contro il razzismo e l'ingiustizia.
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Tra i tantissimi ad aver “alzato la voce”, anche Hulu:
Supportiamo le vite nere. Oggi e ogni giorno. Vi vediamo, vi ascoltiamo e siamo con voi.
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Warner Bros. ha scritto, citando Bryan Stevenson, fondatore di Equal Justice Initiative:
"Qualcuno deve alzarsi quando altri sono seduti. Qualcuno deve parlare quando gli altri sono silenziosi." Stiamo con i nostri colleghi, talenti, scrittori e fan neri, tutti colpiti da violenza insensata. Le vostre voci contano, i vostri messaggi contano.
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Anche Marvel Studios ha rilasciato la propria dichiarazione:
Siamo contro il razzismo. Siamo per l’inclusione. Siamo dalla parte dei nostri impiegati, scrittori, creatori neri e dell’intera comunità nera. Dobbiamo unirci e farci sentire.
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Messaggi del genere si stanno diffondendo sempre più sui social, con l’hashtag #BlackLivesMatter: quest’ultimo è un movimento attivista internazionale, che è impegnato nella lotta al razzismo.
A far sentire la propria voce, nelle ultime ore, sono anche attori, cantanti e altre star tra cui Viola Davis, Chris Evans, Tom Ellis, Brie Larson, Tom Holland, Harry Styles e i Backstreet Boys.
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Il mondo di Hollywood sta partecipando alla protesta con parole, immagini o condividendo uno sfondo nero sui propri profili social.
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