Un film corale, immerso in atmosfere western e puramente tarantiniane. The Hateful Eight, uscito nel 2015, poteva contare su un cast di stelle, a partire da Samuel L. Jackson e continuando con Tim Roth, Michael Madsen, Jennifer Jason Leigh e Kurt Russel. La pellicola ha ottenuto diversi riconoscimenti soprattutto per merito della colonna sonora firmata da Ennio Morricone, vincitrice nel 2016 di un Golden Globe, un BAFTA e un Oscar.
La storia ci porta nel periodo successivo alla guerra civile americana. Una diligenza, in Wyoming, cerca di farsi strada nel paesaggio innevato. Al suo interno ci sono il cacciatore di taglie John Ruth e la criminale Daisy Domergue. A questi, poco dopo, si aggiunge il maggiore Marquis Warren, in viaggio per riscuotere la ricompensa per la cattura (e l’uccisione) di tre fuorilegge.
Dopo aver fatto salire anche Chris Mannix, fresco sceriffo della vicina cittadina di Red Rock, la carrozza raggiunge l’emporio di Minnie. Ad attendere i quattro, però, non ci sono i proprietari, ma quattro figure misteriose. Si tratta di Bob il messicano, il boia Oswaldo Mobray, il cowboy Joe Gage e l’ex generale confederato Sandy Smithers.
Gli otto personaggi, costretti nell’emporio dalla bufera, concordano di passare la notte insieme. La faccenda, però, si rivelerà fin da subito piuttosto complessa, e con conseguenze imprevedibili…
Dopo aver descritto brevemente le fasi iniziali di The Hateful Eight, è giunto il momento di rivelare alcune curiosità sulla produzione diretta da Tarantino.
20 curiosità su The Hateful Eight
- Il copione del film trapelò illegalmente su internet nel 2013, a pochi mesi dall’annuncio dell’inizio della produzione. Tarantino, dopo l’accaduto, dichiarò di aver cancellato definitivamente il progetto. I componenti del cast, particolarmente convinti della bontà della pellicola, cercarono in tutti i modi di far cambiare idea al regista americano. Alla fine, Samuel L. Jackson riuscì a persuadere definitivamente Tarantino.
- L’accompagnamento musicale del film è opera di Ennio Morricone. Con The Hateful Eight, il compositore italiano è tornato a firmare la colonna sonora di un western dopo 40 anni.
- Ennio Morricone ha confermato in un’intervista di aver accettato di scrivere la colonna sonora del film dopo aver letto – e apprezzato – la sceneggiatura. Tuttavia, il compositore riteneva The Hateful Eight un film d’avventura, più che un western. Per questo motivo i brani della colonna sonora si discostano molto dallo stile utilizzato, ad esempio, in un grande classico come C’era Una volta il West.
- Secondo quanto dichiarato da Tarantino, l’accompagnamento musicale del film include alcuni brani non utilizzati della colonna sonora de La Cosa, firmata proprio da Morricone.
- In una sequenza del film è possibile ascoltare Daisy Domergue, impersonata da Jennifer Jason Leigh, mentre canta la canzone Jim Jones at Botany Bay. La scena si conclude con John Ruth, interpretato da Kurt Russell, che distrugge lo strumento. La chitarra impiegata nella scena risaliva addirittura al 1870, ed era stata prestata alla produzione dal Martin Guitar Museum di Eastlawn Gardens, Pennsylvania. Il suo valore si attestava sui 40mila dollari. A essere a conoscenza della rarità dello strumento erano in molti, considerato che la produzione ne aveva fatto preparare sei repliche. In molti, ma non in tutti. Kurt Russell, infatti, non era stato informato del valore dello strumento, e perciò non fece una piega quando prese l’inestimabile chitarra e la frantumò per terra. Jennifer Jason Leigh, invece, era a conoscenza dell’unicità dello strumento. La sua reazione esterrefatta, chiaramente visibile nella scena, è dovuta proprio a questo motivo.
- Il regista Quentin Tarantino ha dichiarato che le due pellicole che hanno ispirato maggiormente la produzione di The Hateful Eight sono stati Le Iene e La Cosa. Le similitudini con quest’ultimo film sarebbero evidenti: l’ambientazione dominata dal freddo, la paranoia serpeggiante tra i protagonisti, il compositore della colonna sonora (Ennio Morricone) e il finale. In entrambi i film, infatti, le sequenze conclusive vedono come protagonisti un personaggio bianco e uno nero, in attesa di morire.
- The Hateful Eight è l’undicesimo film a essere girato in Ultra Panavision 70mm, con rapporto d’aspetto pari a 2:76:1. Per trovare l’ultimo film che ha impiegato tale processo bisogna risalire al 1966: si tratta di Khartoum, diretto da Basil Dearden.
- Weinstein Company spese tra gli 8 e i 10 milioni di dollari per costruire e installare i proiettori analogici da 70 mm necessari alla proiezione del film. L’operazione, inoltre, coinvolse circa 200 proiezionisti, chiamati a operare in 96 cinema americani.
- Nella versione originale della sceneggiatura il personaggio di Bob era francese, non messicano.
- Viggo Mortensen era tra i candidati per il ruolo di Jody Domergue. L’attore fu costretto a rifiutare la parte a causa di impegni in altri progetti, e per questo fu scelto Channing Tatum. Anche Josh Brolin avrebbe dovuto recitare un ruolo importante nella pellicola, ma alla fine la produzione virò su altri candidati.
- Nell’elenco delle candidate per la parte di Daisy Domergue, affidata poi a Jennifer Jason Leigh, rientravano Hilary Swank, Michelle Williams, Geena Davis, Evan Rachel Wood, Robin Wright e Demi Moore.
- Le speculazioni della prima ora vedevano Christoph Waltz impegnato nella parte del boia. In realtà, il ruolo era stato pensato fin dall’inizio per Tim Roth.
- Secondo alcuni dettagli emersi dalla sceneggiatura, il maggiore Marquis Warren e John Ruth avrebbero circa 60 anni, Daisy Domergue tra i 35 e i 40 anni, e lo sceriffo Mannix poco più di 30 anni.
- In gran parte delle scene del film il brutto tempo la fa da padrone. Per girare alcune delle sequenze la produzione scelse la località di Tellurid, Colorado, che di norma registra numerose nevicate nel corso dell’anno. Nei giorni scelti per girare le scene previste, però, il tempo fu stranamente mite. La produzione, per questo motivo, si fermò completamente. Per rimediare, alcuni dei membri del cast, inclusi Tarantino, Samuel L. Jackson e Kurt Russel, parteciparono a un rituale per cercare di ingraziarsi gli "dei della neve". Pochi giorni dopo l’episodio la neve iniziò a fioccare e le riprese poterono continuare.
- Si tratta del terzo film di fila firmato da Tarantino dove almeno uno dei personaggi viene colpito alle parti basse con un’arma da fuoco. A essere coinvolto nella sfortunata circostanza, in The Hateful Eight, è il maggiore Marquis Warren.
- Il nome del maggiore Marquis Warren non è casuale. Si tratta di un tributo al regista e sceneggiatore Charles Marquis Warren, conosciuto per i western La Trappola degli Indiani e La Freccia Insanguinata, nonché riferimento della scena culturale pulp negli anni ’50.
- In alcuni casi, i membri del cast e della troupe furono costretti a lavorare in un set refrigerato, in cui la temperatura massima era comunque sotto lo zero.
- Gli effetti speciali splatter presenti nella pellicola sono opera di Greg Nicotero, già all’opera in altri film di Quentin Tarantino come Bastardi senza gloria, Kill Bill e Django Unchained, senza dimenticare i vaganti di The Walking Dead.
- Una particolare scena con protagonisti lo sceriffo Mannix e il generale Smithers fu cancellata dalla versione standard del film. Il motivo? L’utilizzo prolungato di espressioni razziste.
- Lo stato del Colorado, nel 2014, finanziò la produzione del film elargendo cinque milioni di dollari. L’impiego dei fondi era subordinato a una condizione: le riprese si sarebbero dovute svolgere esclusivamente nell’area sud-ovest dello stato.
Conoscevate questi aneddoti? Qual è la scena di The Hateful Eight che ricordate di più?
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