Nell'episodio 6 di Watchmen il padre di Donald Trump come villain razzista?

Autore: Alessandro Zoppo ,

L'episodio 6 di Watchmen ha finalmente convinto il pubblico della serie TV. This Extraordinary Being (Questo essere straordinario), scritto dallo showrunner Damon Lindelof con Cord Jefferson, viaggia nel tempo attraverso Angela Abar: l'overdose di Nostalgia (le pillole capaci di contenere i ricordi altrui) manda la detective di Tulsa in un coma profonda, durante il quale Sister Night vive il passato di suo nonno, Will Reeves, che nel corso di questo lunghissimo flashback scopriamo essere Hooded Justice, il primo supereroe mascherato nero nella New York della fine degli anni '30.

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La serie modifica il graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbons e si prende la libertà di cambiare la backstory del personaggio. Reeves, nella sua missione da giustiziere, scopre le tecniche di mesmerismo che il Ku Klux Klan sta mettendo a punto con la cospirazione Ciclope: poliziotti e suprematisti che tramite messaggi subliminali vogliono mettere gli afro-americani gli uni contro gli altri. Tra questi, spunta un personaggio davvero singolare. Durante uno dei suoi primi pattugliamenti, Will si imbatte in un uomo di nome Fred (ad interpretarlo è Glenn Fleshler, già visto in altre serie come Billions, The Twilight Zone e The Night Of). Fred non è proprio un tipo tranquillo: Will lo becca mentre lancia una molotov contro un negozio di alimentari ebreo (le "delicatessen" della famiglia Rosenbloom) su Jamaica Avenue, nel Queens.

HBO
Glenn Fleshler in una scena dell'episodio 6 della serie TV Watchmen

Dopo averlo arrestato, Reeves scopre che Fred è stato subito rilasciato perché in combutta con i suoi colleghi bianchi "Ciclopi". È il retrobottega dell'uomo il luogo dove questo gruppo di affiliati al KKK si incontra per pianificare l'assalto ai neri con il loro sistema di "mind control". "Fred" è proprio lui, Fred Trump? Il padre del presidente Donald? Il suo negozio, come si legge dalle iniziali sulle auto che trasportano le sue merci (e che verranno usate nel cinema dove il Ciclope sperimenta per la prima volta il mesmerismo razzista che vuole esportare su scala nazionale), si chiama F.T. & Sons. Quelle iniziali stanno per Fred Trump & Sons?

Molti utenti sui social, particolarmente attenti alla storia di "The Donald", hanno subito sottolineato questo legame. Frederick Trumpf, di origini tedesche, venne arrestato nel 1927 per aver marciato nel Queens insieme al Ku Klux Klan in segno di protesta contro la polizia di New York, accusata di non proteggere a sufficienza i cittadini bianchi. Quando vari reporter hanno chiesto informazioni sull'episodio a Donald durante la campagna elettorale del 2015, il presidente ha sempre negato che questo arresto sia mai realmente avvenuto.

Il vero Fred Trump, inoltre, possedeva davvero un negozio nel Queens all'incrocio tra Jamaica Avenue e la 78esima. Un'attività commerciale aperta nel 1933 (nella serie Reeves entra in polizia nel 1938) e descritta dalla Woodhaven Cultural and Historical Society come "il primo supermarket di tal genere in questa parte del Queens".

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La storia dei Minutemen, capitanati da Nelson Gardner ovvero Captain Metropolis (Jake McDorman), è arrivata pure sui social grazie all'account Twitter di HBO. La pagina del network ha diffuso una foto ufficiale degli eroi mascherati, nella quale – insieme a Captain Metropolis e Hooded Justice – possiamo notare (da sinistra a destra) Silhouette, Mothman, Dollar Bill, Nite Owl e (tra Metropolis e HJ) Silk Spectre. In ginocchio, accovacciato davanti a tutti, non poteva che esserci The Comedian, al quale è dedicato il caption: "C'è sempre qualcuno inginocchiato davanti".

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Avete visto il sesto episodio? Pensate che Fred sia proprio "quel" Fred? Nel settimo vedremo finalmente i Minutemen in azione e scopriremo il passato di Laurie Blake?

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