9-1-1: Lone Star, l'importanza di essere umani negli episodi 5 e 6

Esseri umani. Vigili del fuoco, paramedici, operatori del 911: il loro lavoro è salvare vite, ma dobbiamo sempre ricordare che sono semplicemente esseri umani. 9-1-1: Lone Star incentra su questo gli episodi 5 e 6.

Autore: Chiara Poli ,

Una rissa in uno strip bar per donne. Sul palco, un gruppo di finti vigili del fuoco che ballano e si spogliano. Fra il pubblico, una mega-rissa fra una futura sposa e le sue amiche e una ragazza che compie gli anni.

Inizia così, fra glitter e tiare infilate nella mascella, il quinto episodio di #9-1-1: Lone Star. Il primo in cui T.K. (Ronen Rubinstein) accompagna il padre a fare la chemioterapia.

Finalmente, il capitano Owen Strand (Rob Lowe) ha gettato la maschera e raccontato della sua malattia.

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Essere uomini, essere umani.

Lone Star continua il suo lavoro di approfondimento psicologico sui protagonisti, raccontandoci le loro storie e le nuove avventure che li coinvolgono. Come la conquista di Paul Strickland (Brian Michael Smith) o quella di Owen, che fa avverare la triste previsione del suo compagno di terapia ospedaliera.

Paul, transessuale. Owen, esperto di cura della pelle e cosmetici ma eterosessuale. E tutti i manifestanti fuori da un rifugio per donne, incluso quello che viene accidentalmente colpito e richiede l’intervento di Michelle (Liv Tyler) e Carlos (Rafael Silva). I celibi involontari - “quelli che una volta si chiamavano sfigati” - in sostanza si battono contro i “privilegi” delle donne. Già. Secoli di lotta per una parità ancora lontana e gli uomini si lamentano. Non è un caso che il disturbo del manifestante colpisca anche Michelle, Carlos e l’autista dell’ambulanza: il trattamento d’emergenza crea una nube tossica dentro il paziente, trasformandolo in una sorta di arma chimica e uccidendolo.

Michelle ha voltato pagina sulla scomparsa della sorella Iris, dopo anni passati a tormentare il suo ex fidanzato, ed è distratta.

9-1-1 non lancia accuse contro nessuno, ma ci ricorda una cosa tanto semplice quanto importante: i soccorritori sono esseri umani. Sono sottoposti a stress, come chiunque altro. E hanno problemi come chiunque altro.

Incluso Ryder (Jim Parrack) che, dal giorno in cui ha visto morire tutta la sua squadra, non guarda più sua moglie.

O il capitano Billy Tyson (Billy Burke di 24, Revolution, Major Crimes).

O Mateo (Julian Works) alle prese con l’ultima chance di passare l’esame… Aiutato dal resto della sua squadra.

O la citazione estremizzata della celebre scena de Il grande Lebowsky...

Problemi. Come tutti gli esseri umani.

9-1-1: Lone Star ci dà appuntamento a lunedì prossimo su FOX.

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