Mentre si prepara per l’udienza che determinerà il suo destino, Annalise (Viola Davis) è indecisa. No, è solo attenta: valuta ogni singola possibilità, ogni dettaglio, ogni opportunità e ogni ostacolo.
Il giorno più importante della tua vita: recitare una parte oppure non recitare? Sii te stessa…
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Nella mente di Annalise
Parlando a se stessa, Annalise deve decidere quanto e cosa mostrare di sé, della sua essenza, del suo vero modo di essere.
Rassegnatevi, coglioni: non sono più una ragazzina spaventata. Cavolo, tu sei Annalise Keating, puoi farcela!
Il monologo interiore che apre il quattordicesimo e penultimo episodio della stagione finale de Le regole del delitto perfetto, la numero 6, precede le conseguenze della rivelazione che aveva concluso l’episodio precedente: l’identità dei genitori di Frank (Charlie Weber). E quel monologo interiore tornerà nei momenti più importanti, nei momenti di crisi, di disperazione, quando Annalise deve fare appello alla sua forza interiore. Resistendo a ogni tentazione autodistruttiva.
Un avvocato che difende se stesso…
Bonnie (Liza Weil) cerca di portare Hannah (Marcia Gay Harden) dalla parte di Annalise, con ogni mezzo a disposizione. Connor (Jack Falahee), Oliver (Conrad Ricamora), Michaela (Aja Naomi King) e suo padre Solomon (Ray Campbell) si preparano per il processo come Annalise, ma loro non sono imputati. E fra un imputato e un testimone c’è una bella differenza. Perfino quando quel testimone è una rediviva Laurel Castillo (Karla Souza), il cui compito è dimostrare un conflitto d’interessi fra Annalise e Tegan Price (Amirah Vann). Annalise approva la mozione dell’accusa: vuole difendersi da sola… E tutti noi abbiamo visto abbastanza legal drama per sapere cosa si dice di chi si difende da solo, vero? L’avvocato che difende se stesso ha un idiota per cliente…
Ma qui siamo di fronte ad Annalise Keating: se c’è un personaggio che può cancellare quell’affermazione, è lei.
Mentre Nate (Billy Brown) chiede aiuto a Jorge Castillo (Esai Morales) - fingendo di non sapere cosa sia successo al figlio che gli ha ammazzato - in aula Annalise si trova a dover rispondere di molti omicidi… Senza averne compiuto nessuno.
Da una parte c’è un pubblico ministero, l’avvocato Lennox (Jamie McShane), dall’altra una donna che difende se stessa tirando in ballo complotti, governatori, illustri vittime di colore del passato. Se foste nella giuria, voi a chi credereste?
Un viaggio nel tempo
Tornando alla notte dell’omicidio di Sam, #Le regole del delitto perfetto ci fa fare un viaggio nel tempo, dal penultimo episodio alla prima stagione.
Menzogne vergognose a parte, s’intende. Perché quando Michaela afferma che Annalise avesse una relazione con Wes Gibbins (Alfred Enoch), essere fatta a pezzi da Annalise nel controinterrogatorio è il minimo che possa aspettarsi. Passando a questo punto a Simon (Behzad Dabu) alla quarta stagione. Quanto sul banco dei testimoni c’è Connor, che finge un altro attacco di panico, si torna al primo incontro fra Connor e Oliver (sempre stagione 1) e quando è il turno di Laurel - la pessima, crudele e ingrata Laurel, crediamo - ecco il cambio di passo. La confessione.
La cosa giusta. La verità… Peccato che non serva, perché Annalise firma l’accordo-capestro di Hannah:
Annalise Keating è morta.
Le sue parole, il titolo dell’episodio, la svolta che distrugge la speranza… O forse no. Hannah è morta. Frank sa.
Un solo episodio, tantissime questioni irrisolte.
Appuntamento alla settimana prossima con il finale di serie de Le regole del delitto perfetto.
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