La serie di Watch Dogs è una delle più recenti tra i titoli Ubisoft. Il primo capitolo uscì nel 2014 e narrava le gesta di Aiden Pearce, hacker giustiziere che, grazie alle sue grandi abilità nel campo tecnologico, aveva come missione quella di ripulire le strade di Chicago dai criminali. Nel 2016 arrivò invece il sequel, Watch Dogs 2, con un cambio di atmosfere e di ritmo legate a un nuovo protagonista, Marcus Holloway, e alla sua banda di hacker. Il gioco si distingueva dal precedente capitolo per i toni molto più giovanili e sopra le righe e decisamente meno cupi. Diversa era anche l'ambientazione, ossia la città di San Francisco. Adesso è finalmente giunto il momento del terzo capitolo, Watch Dogs Legion, disponibile dal 29 ottobre per PlayStation 4, Xbox One e PC, e a breve anche con una versione aggiornata per la next gen su Xbox Series X/S e PlayStation 5.
Con Watch Dogs Legion, ancora una volta Ubisoft cambia atmosfera per tentare un esperimento interessante e con un'idea piuttosto brillante alla base: il protagonista in questo terzo capitolo della saga non è un personaggio specifico, ma potrebbe essere uno qualsiasi dei nove milioni di abitanti di Londra, e sarete proprio voi a scegliere chi sarà.
Indice:
- Libertà ogni oltre tecnologia (storia)
- Nove milioni di protagonisti (personaggi)
- Londra in tutto il suo splendore (gameplay)
- Il verdetto
Libertà oltre ogni tecnologia
La trama di Watch Dogs Legion, come nei precedenti capitoli, è basata sull’idea molto attuale di una crescita tecnologica dilagante, che rischia, in cambio di molte comodità, di distruggere completamente la privacy di ogni individuo. Il gioco è ambientato in una Londra di un futuro prossimo e non precisato, una città ormai post Brexit in cui da un giorno all’altro la libertà del singolo cittadino ha iniziato a essere insidiata.
Nel prologo siamo tenuti a giocare nei panni di Dalton Wolfe, un esperto agente di DedSec, organizzazione già vista nei precedenti capitoli, che deve sventare un tremendo attentato alla sede del parlamento inglese. Le cose però prendono una brutta piega quando un altro gruppo di hacker chiamato Zero Day interviene, innescando diverse esplosioni in tutta la città e eliminando il nostro agente. L’attentato viene attribuito a DedSec, i cui membri diventano i bersagli numero uno dell’opinione pubblica, mentre il governo inglese decide di affidare la sicurezza della città a una compagnia militare privata chiamata Albion. Il capo di Albion, Nigel Cass, instaura un vero regime di violenza e paura, in cui chiunque gli si opponga viene arrestato o fatto sparire. Nel frattempo, alcune organizzazioni criminali sembrano avere piena libertà all’interno della capitale inglese.
DedSec però non è stata sconfitta totalmente e il capo della cellula londinese Sabine Brandt inizia a ricreare l’organizzazione per scagionarla dalle accuse di terrorismo e scoprire i reali colpevoli dietro gli attentati. Questo duro lavoro parte da una nuova recluta, ossia il primo personaggio che sceglieremo come agente.
La storia di Watch Dogs Legion parte da delle premesse attuali e convincenti, ma soffre un po’ per la mancanza di un protagonista specifico che faccia da focus nella narrazione. Il racconto è anche ben costruito e, anzi, molti dei personaggi casualmente reclutati appaiono nelle diverse cutscene del gioco anche doppiati, rendendo la creazione del nostro gruppo una realtà concreta anche nella storia. Per questa libertà di scelta c'è però un prezzo da pagare: il racconto in certi punti è un po’ troppo generico e in realtà chi risalta di più sono i diversi antagonisti (alcuni sono forse troppo basati su dei cliché, ma altri sono piuttosto ben fatti). Non mancano comunque dei momenti ben confezionati, in grado di catturare l’attenzione del giocatore.
Nove milioni di protagonisti
La caratteristica fondamentale di Watch Dogs Legion è l’incredibile possibilità di rendere ogni abitante virtuale della città di Londra uno dei protagonisti. Quando diciamo chiunque intendiamo realmente chiunque. Dal giovane senzatetto maltrattato dagli agenti di Albion al vecchietto che aspetta l’autobus, da una normale impiegata d’ufficio a un classico ubriacone da pub. Ogni PNG potrà essere reclutato nelle fila di DedSec per aiutare nella causa comune lottando contro Albion.
All’inizio del gioco avremo una lista di 15 candidati scelti casualmente per iniziare. Ogni PNG presente nel titolo è caratterizzato da alcune informazioni sul suo conto, che ci raccontano brevemente del suo background tra lavoro, affetti e passioni, e da alcune abilità speciali, spesso legate alla sua attività principale. Alcuni personaggi potranno avere già con loro dell’equipaggiamento, tra cui anche armi da fuoco o contundenti. Nonostante l’immensa possibilità di scelta che la città di Londra offre, saranno comunque presenti degli archetipi precisi, con i personaggi più abili nel combattimento corpo a corpo, altri maggiormente ferrati con l’hacking e la tecnologia, altri ancora abili con le armi da fuoco e così via. Alcuni saranno meno efficienti di altri in prima linea, ma garantiranno delle abilità speciali utili in altre situazioni; ad esempio, un avvocato sarà in grado di tirar fuori immediatamente di prigione le reclute catturate. Queste diverse capacità saranno ben visibili in gioco: un personaggio non abituato a fare a botte avrà dei movimenti più imprecisi e sbilanciati di un lottatore professionista, che risulterà invece più veloce e letale a colpire.
Per reclutare un nuovo abitante ci saranno varie opzioni, che dipendono dalla stima nutrita da questi per DedSec: chi ad esempio è già dalla parte dell’organizzazione potrebbe accettare immediatamente non appena gli si propone di entrare a farne parte; se invece il personaggio scelto ha un’opinione neutrale, allora bisognerà svolgere una missione per lui (o lei) prima che questi decida di unirsi; e ancora, se odia DedSec (ed è possibile, anche se per sbaglio facciamo del male a uno dei suoi cari in una missione qualsiasi), avremo bisogno di un’abilità speciale da sbloccare durante il gioco per convincerlo a unirsi alla causa. Esistono poi personaggi, soprattutto tra le fila nemiche, che sono proprio impossibili da reclutare. Le missioni che riguarderanno il reclutamento sono un po’ ripetitive, anche se solitamente veloci da fare.
Il gioco ci permette anche di giocare con la modalità Permadeath attivata. In questo caso, quando un personaggio morirà non potrà tornare in vita e si arriverà al game over in caso di morte di tutta la nostra squadra. Questa modalità può essere disattivata in qualsiasi momento, ma una volta fatto ciò non potrà più essere riattivata nella partita in corso. Giocare con questa modalità attiva rende ogni partita più elettrizzante, perché il rischio di poter perdere uno dei nostri agenti migliori renderà ogni nostra azione più cauta e ponderata, facendoci pianificare meglio ogni strategia.
Il gioco non prevede una vera e propria progressione in stile GDR per i nostri agenti. Esiste soltanto una mappa delle abilità comune a tutti i personaggi che permette di equipaggiare alcune armi e gadget a chiunque noi reclutiamo. Questo aspetto in realtà penalizza alcune categorie di reclute, come ad esempio gli esperti di tecnologia, che vedranno alcuni dei loro gadget migliori disponibili da equipaggiare una volta sbloccata la relativa abilità per tutti. Sarebbe stato meglio inserire anche un albero delle abilità dedicato a ogni archetipo di personaggio, in modo da rendere ogni recluta in grado di specializzarsi ed evolvere in un certo campo, così da dare anche maggior importanza ai personaggi che abbiamo reclutato da più tempo e che abbiamo utilizzato maggiormente. Ci saranno poi alcune reclute d’elite da sbloccare dopo determinate missioni, con ben 3 diversi tipi di abilità da utilizzare, cosa che li rende molto efficaci nelle missioni.
Non manca poi la personalizzazione dei vari personaggi, infatti potremo comprare moltissimi abiti e accessori così da avere uno stile per ognuno dei nostri eroi.
Londra in tutto il suo splendore
Parlando del gameplay, Watch Dogs Legion è ambientato interamente in una Londra ricostruita in modo magnifico. La città è suddivisa in otto quartieri, tutti fedelmente ricreati e lievemente reimmaginati per una Londra del futuro. Il gioco è un open world, ma rispetto a molti altri titoli non ha un mondo aperto troppo grande e soprattutto riempito di contenuti scialbi e monotoni; la città londinese di Legion è contenuta nelle dimensioni e riesce a offrire una buona varietà di missioni. Certo non mancano gli immancabili collezionabili, che qui spesso consistono in audio e altre informazioni che ci permettono di approfondire la storia.
Le missioni principali hanno un buon livello di varietà, mentre quelle secondarie, come le già citate missioni di reclutamento dei personaggi, sono più ripetitive. Ci sono poi poche attività secondarie, ma interessanti, come ad esempio gli incontri di lotta clandestini, che enfatizzano la parte di combattimento corpo a corpo. Ogni quartiere offrirà poi tre missioni principali da svolgere, più una speciale che segnerà la liberazione di quell’area da Albion.
L’approccio principale a ogni missione dipenderà dai nostri personaggi e dal nostro stile di gioco, dandoci una discreta libertà. Potremo decidere di essere diretti, utilizzando un personaggio bravo nel fare a botte, o di andare ad armi spianate sparando a tutti i nemici, oppure ancora potremo affidarci alle ombre scegliendo l’approccio stealth che si basa molto sulla manipolazione dei sistemi di sorveglianza, come telecamere e altri gadget tecnologici. In realtà non esiste uno schema rigido riguardo agli approcci e potremo anche optare per dei mix tra queste tre possibilità in base al personaggio selezionato e al nostro equipaggiamento.
Uno degli elementi più importanti del gioco è il sistema di hacking presente sin dal primo capitolo, che qui ci permette di infiltrarci in luoghi sorvegliati, spesso lasciando fare tutto alle nostre abilità di hacker aiutato solamente da gadget specifici come droni e il divertente Spiderbot. Grazie a quest'ultimo potremo muoverci indisturbati nelle aree nemiche manipolando e rubando dati segreti e allo stesso gadget sono poi dedicate delle sezioni di platform ben riuscite.
Quando si passa all’azione potremo usare sia attacchi corpo a corpo che con armi da fuoco, letali e non letali. Il sistema di mira è piuttosto semplice e familiare a chi ha già giocato altri titoli simili con visuale in terza persona. Le sparatorie risultano comunque divertenti, anche se non sono il focus principale del titolo. Anche le battaglie corpo a corpo sono semplificate, ma efficaci nell’economia di gioco, permettendo al giocatore di esercitare un minimo di tecnicismi tra parate, schivate, contrattacchi e prese. La fase stealth è probabilmente quella meglio riuscita che, oltre alla tecnologia, ci permetterà di utilizzare anche alcuni interessanti escamotage, come ad esempio quello d'infiltrarsi in una base nemica grazie a un travestimento. Bisogna dire che se ognuno di questi aspetti, preso singolarmente, non eccelle, combinandoli si riesce a rendere varia e divertente ogni missione.
Sarà poi possibile guidare ogni mezzo presente in gioco, tra macchine di lusso e moto sportive. La guida è molto arcade e poco tecnica, ma è l’ideale in un gioco di questo tipo, enfatizzando la velocità degli spostamenti piuttosto che la resa realistica del veicolo. Ci si potrà comunque spostare quasi ovunque in città grazie ai viaggi rapidi forniti dalla metropolitana di Londra.
Tecnicamente il gioco è ben fatto per quanto riguarda le ambientazioni londinesi, molto belle da vedere. Anche il level design delle aree delle missioni è molto riuscito, spesso con livelli complessi da sviscerare grazie alle abilità dei nostri personaggi. C’è ancora qualche calo di frame rate quando si guida o nelle azioni più concitate con, a volte, rallentamenti anche evidenti e alcune animazioni sembrano un po’ ingessate. Bisognerà vedere come cambierà il gioco una volta che sarà possibile provarlo sulle console di prossima generazione in arrivo a breve. Segnaliamo che il gioco presenta anche diverse modalità in multiplayer, ma queste saranno disponibili soltanto da dicembre.
Il verdetto
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Watch Dogs Legion è un ottimo nuovo punto di partenza della saga. La formula che permette di reclutare qualsiasi abitante di Londra è ben riuscita e offre tantissime possibilità al giocatore. Purtroppo ci sono ancora alcuni aspetti ereditati da una concezione ormai troppo vecchia di open world che ne minano la qualità complessiva. La storia è intrigante, ma con diverse pecche e limitazioni e diverse missioni ripetitive. In futuro, grazie anche alle maggiori capacità delle nuove console, ci sarà la possibilità di evolvere questo concept e, con il prossimo capitolo di Watch Dogs, creare qualcosa di veramente unico.
Commento
Voto di Cpop
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