American Horror Story: Delicate, recensione: non c'è più l'orrore di una volta

Si è conclusa American Horror Story: Delicate su Disney Plus, la dodicesima stagione della nota serie horror: un percorso iniziato bene e finito così così.

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Autore: Livia Soreca ,

Cominciata su Disney Plus il 29 novembre 2023, American Horror Story: Delicate è la dodicesima stagione della serie antologica ideata da Ryan Murphy e Brad Falchuk nel 2011. Dopo la conclusione della prima parte di AHS 12, una seconda seconda fetta di episodi ha completato la stagione a partire dal 23 giugno 2024, per un totale di 9 puntate.

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Parte del cast storico di AHS è stato confermato: spiccano infatti la presenza di Emma Roberts e Denis O'Hare che saranno accompagnati da nuovi volti noti: Kim Kardashian ha ottenuto un ruolo insieme a Cara Delevigne.

Dopo un primo assaggio che ci aveva convinti, la seconda parte di American Horror Story: Delicate ha decisamente rimescolato le carte in tavola... Nel bene o nel male?

Di cosa parla American Horror Story: Delicate?

La protagonista di American Horror Story: Delicate è Anna Victoria Alcott (interpretata da Emma Roberts), attrice famosa che insieme a suo marito Dex Harding (impersonato da Matt Czuchry) sta cercando di avere un bambino ricorrendo ad un impianto d'embrione, ma pensieri paranoici e oscure visioni stanno ostacolando la sua voglia di diventare madre.

Negli anni la serie di Murphy e Falchuk è stata ambientata in svariati periodi storici, ma la vicenda di Delicate si svolge ai giorni nostri e dunque la problematica dei media è un evergreen, così come temi più seri e impegnati come la violenza sulle donne e alcuni principi del femminismo, di cui la stessa Anna si fa portavoce in quanto figura influente.

Con l'aggiunta dei nuovi episodi, si intuisce quello che è effettivamente il tema centrale, ossia la maternità, che in una società patriarcale fatica a convivere con il legittimo desiderio della donna di dedicarsi alla realizzazione personale che prescinde dalla famiglia e dai figli. Una donna in carriera, invece, non è meno madre delle altre, e American Horror Story: Delicate prende questo concetto cardine, con tutte le sue antitesi, e ci costruisce una storia raccapricciante, cruda, dolorosa.

Il cast di American Horror Story: Delicate

Emma Roberts, ormai veterana presenza nella serie, è riuscita a guadagnarsi negli anni ruoli sempre più approfonditi; chi l'ha conosciuta come la spocchiosa Madison Montgomery in AHS: Coven ha certamente notato l'evoluzione dei suoi personaggi nel corso delle stagioni, fino a una Anna Alcott più matura che l'attrice riesce ad impersonare con grande consapevolezza. A differenza di altre stagioni più corali, qui il protagonismo è quasi assoluto, ma ciò non oscura l'attenzione su alcuni personaggi secondari particolarmente ambigui - e per questo interessanti.

Nella stagione 12 fanno la loro prima comparsa Kim Karsashian e Cara Delevigne: il pubblico impara a conoscere soprattutto il personaggio di Kim, Siobhan Corbyn, agente PR e migliore amica di Anna, che inizialmente può sembrare una figura di contorno ricca di cliché. Entrambi i personaggi, invece, dimostrano poco alla volta di avere un ruolo determinante all'interno della storia.

Il rischio per entrambe poteva essere quello di creare una sorta di "effetto celebrità", timore che anni prima aveva toccato anche la presenza di Lady Gaga nel cast. Questo rischio è stato sventato, ma forse le voci italiane - che dunque non associamo automaticamente a loro - sono buone complici.

Arte e citazioni in American Horror Story: Delicate

Come tutte le stagioni di American Horror Story,  anche Delicate si diletta con svariate citazioni del cinema horror. Al di là della diretta ispirazione al romanzo Delicate Condition di Danielle Valentine, la serie gioca molto con i riferimenti visivi. In particolare, alcune scene nella clinica ginecologica del Dottor Andrew Hill (l'ambiguo personaggio di Denis O'Hare) ricorda inevitabilmente il film Inseparabili (Dead Ringers) di David Cronenberg del 1988, che a sua volta ha ispirato l'omonima serie TV con protagonista Rachel Weisz: una stanza con pareti di vetro e medici in camice rosso, elementi emblematici di una delle scene più famose del film.

Nonostante la storia spicchi per diversi elementi originali, alcuni snodi di trama ricordano molto stagioni precedenti come AHS: Coven. Senza svelare alcun dettaglio, è sufficiente dire che la serie di Ryan Murphy si è quasi sempre basata su citazioni autoreferenziali, implicite o esplicite che fossero: una scelta che se a tratti può trasmettere ridondanza dall'altro costituisce un po' la firma degli autori.

La prima parte di American Horror Story: Delicate punta tutto sulla paranoia, un sentimento che crea un costante clima di suspense, passando all'occasione dal thriller all'horror, cercando di confondere lo spettatore. Per rappresentare la paranoia di Anna, la fotografia e il montaggio svolgono un ruolo fondamentale, con sovrapposizioni di immagini che suggeriscono una dimensione quasi allucinogena e consentono di vedere il mondo e di percepire il tempo così come lo avverte la protagonista.

Quando, però, American Horror Story: Delicate abbandona il thriller, la regia smette di "giocare" e il linguaggio visivo perde il suo potere comunicativo. La priorità diventa quella di sciogliere tutti i nodi della trama, con colpi di scena piuttosto deboli rispetto alle solide premesse della stagione, senza curarsi troppo di lasciare allo spettatore quel senso di inquietudine dall'inizio alla fine, così come la serie horror ha sempre tentato di fare.

Commento

Voto di Cpop

68
Tra elementi nuovi e classici del franchise, American Horror Story: Delicate fa una discreta riuscita. La prima parte di episodi sembrava l'inizio di un thriller psicologico incentrato sulla paranoia, mentre la seconda, arrivata al pubblico dopo mesi di attesa, ha rimescolato molte carte in tavola, rendendo il prodotto più in focus rispetto al tema centrale, ma meno accattivante. Una cosa è certa: American Horror Story non è più quello di una volta.

Pro

  • Sapiente omaggio al cinema horror
  • Ottima interpretazione di Emma Roberts
  • Il racconto sa suscitare curiosità, ma...

Contro

  • ...gli ultimi episodi sono meno interessanti
  • La forte inquietudine iniziale si perde
  • Colpi di scena progressivamente deboli
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