American Horror Story: Cult. Recensione episodio 4

Autore: Chiara Poli ,

Il momento della verità. L’unico, vero momento che conta: quello nella cabina elettorale.

Con il tradimento di #Ally, l’entusiasmo di #Ivy, l’arroganza di #Kai e la pazzia dell’uomo sanguinante, a cui manca una mano, che presto conosceremo come Gary

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La notte delle elezioni è il punto di partenza di tutto, ma anche il momento della verità.

Sono le nostre azioni a determinare chi siamo, più che le nostre parole. E il voto è una delle azioni più importanti che possiamo compiere: Ryan Murphy ce lo dice chiaro e tondo.

Il quarto episodio di #American Horror Story: Cult - ricco di sconvolgenti rivelazioni sui protagonisti - ci porta a spiare uno dei momenti più intimi nella vita di una persona, per svelarne la natura.

Dopodiché, passa al giorno successivo.

Il giorno in cui #Harrison Wilton conosce Kai Anderson, che chiede di lui come personal trainer in palestra.

American Horror Story: Cult. Episodio 4
American Horror Story: Cult. Episodio 4, Harrison Wilton

Nuove reclute

Scopriamo la vita dei coniugi Wilton, con tutti i loro segreti e i loro compromessi, il pignoramento, il rischio di essere licenziato, il tentativo di convincere la gente a rinnovare l’abbonamento in palestra… E poi il drastico cambiamento: le parole di Kai che fanno vedere tutto, prima a Harrison e poi a #Meadow, sotto un’altra prospettiva.

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Quelli che chiunque vedrebbe come guai, per Kai sono opportunità: libertà dalle catene, possibilità che si aprono davanti ai tuoi occhi.

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Il fulcro di questo episodio è proprio la prospettiva. La distorsione della prospettiva tradizionale: la vita è sofferenza, e il suo scopo è trovare un senso a questa sofferenza.

A quel punto - dopo aver disegnato il simbolo della banda dei clown su una parete di vetro appannata, chiarendoci il suo ruolo di leader della banda dei clown - Kai spinge Harrison a ribellarsi contro Vinny, il suo odioso capo.

Fino a ucciderlo.

Terrorizzato dalle conseguenze, lascia che sia Kai a occuparsene. Così, Kai pensa a tutto. Copre ogni traccia, perché non si trova lì per caso: aveva pianificato tutto. Teneva d’occhio Harrison e la palestra. Stava iniziando a reclutare nuove leve per il suo progetto.

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Il caos, come ci aveva svelato già durante l’episodio pilota, al consiglio comunale, è il suo obiettivo.

American Horror Story: Cult, episodio 4
American Horror Story: la reporter Beverly Hope

Ambizione

Perciò Kai insegna. Insegna a Harrison come smembrare il cadavere di Vinny, nella stanza del motel in ci vive con Meadow. Davanti allo sguardo - non troppo turbato - di Meadow.

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A questo punto arriva l'altra persona che Kai teneva d'occhio. Un salto temporale ci porta indietro, al dicembre del 2016. La reporter Beverly Hope è in competizione con la giovane e bella collega Serena Belinda. Una premessa fondamentale per gli eventi successivi.

Un corpo senza testa viene ritrovato in una discarica. Il corpo di Vinny, che nessuno ha ancora identificato.

Ma non è questo che interessa a Kai, mentre guarda il servizio del TG in televisione. Gli interessano la rabbia e l’insoddisfazione che legge nelle parole e nello sguardo di Beverly.

E nelle botte che riversa sugli uomini che le impediscono di fare il suo lavoro.

Dal confronto di Beverly con Bob e Serena, emerge un altro tema di scottante attualità: le molestie sessuali sul luogo di lavoro, il sesso come mezzo per fare carriera, l’ingiustizia della società.

il momento è propizio affinché Kai si presenti a reclutare la sua prossima seguace. Rivelandoci, al contempo, i suoi piani politici e l’intenzione di assassinare i Chang. O di far sì che qualcun altro lo faccia per lui...

American Horror Story: Cult episodio 4
Gary, il nuovo personaggio di American Horror Story: Cult

Credere in qualcuno

Ci stiamo addentrando nei dettagli. Stiamo iniziando a conoscere i nostri assassini. Quelli vestiti da clown che massacrano Serena davanti alla sua telecamera.

Tre clown. Una donna bianca - Meadow - e due uomini - Kai e Harrison.

Beverly si precipita da Kai, che confessa e dice di averlo fatto per lei. 

Io credo in te.

Sono queste le parole con cui Beverly reagisce alla notizia. Kai sta diventando il nuovo Charles Manson. Il leader di un gruppo disposto a tutto pur di seguirlo. Ed è Beverly a dare la notizia del ritrovamento della testa di Vinny, dopo quello del suo corpo alla discarica.

E quando pensiamo di aver scoperto abbastanza, ecco il colpo di scena

#Winter difende Ivy dall’aggressione dell’uomo che si taglierà la mano, Gary. Il primo incontro fra Ivy e Winter, che vanno a pranzo insieme nel ristorante di Ivy, ci svela la verità: le due si conoscevano, prima del colloquio per il posto di tata.

Winter ci svela la sua ambizione: stare dietro le quinte, al fianco di qualcuno che diventerà grande. Suo fratello? Sì, forse. Ma non ora. Ora tocca a Ivy. 

No: colpo di scena. ivy. Colpo di scena. Rapiscono Gary al supermercato. Per impedirgli di votare, lo ammettano a un palo.

Ed ecco perché è senza una mano: se l’è tagliata per andare a votare, su indicazione di Kai.

Perché Kai Anderson ha il potere di far fare ciò che vuole alle persone...

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