Napoli Comicon 2024, intervista a Seira Minami: "Vorrei tornare a immaginare qualcosa di nuovo"

Non è mai troppo tardi per inseguire un sogno: scoprite quello della sensei Seira Minami, illustratrice di The Rising of the Shileld Hero.

Autore: Livia Soreca ,

Abbiamo intervistato la sensei Seira Minami, illustratrice e character designer di The Rising of the Shield Hero, ospite di J-POP Manga presso il Napoli Comicon 2024 in collaborazione con Crunchyroll. Insieme a lei, l'editor Arima Satoshi e il produttore dell'anime per KADOKAWA Kosuke Arai abbiamo ripercorso il processo creativo dietro i personaggi dell'opera, il rapporto con Aneko Yusagi, l'autore della novel originale, e Aiya Kyū, manga artist, scoprendo il suo più grande sogno nel cassetto.

L'intervista a Seira Minami

Benvenuta su CPOP.IT, sensei. Siamo molto contenti di averla sulle nostre pagine. Qual è stato l’approccio nel trasmettere l'emotività dei personaggi in The Rising of the Shield Hero?

All'inizio della storia, quando ho cominciato a leggere il l'opera principale, il protagonista Naofumi è una persona abbastanza ingenua, portata in questo nuovo mondo, e quindi ha un'espressione ingenua. Poi però succedono delle cose all'interno della storia che rendono la sua espressione molto più rigida. Abbiamo un cambio di espressività e Naufumi resta con questa espressione aggressiva per tutta quella parte della storia. Man mano che si va avanti quell'espressione si alleggerisce, e a questo punto della storia no se sarei in grado di disegnare l'espressione che Naofumi aveva all'inizio, perché è molto più serena in questo momento.

Come ha funzionato negli anni la collaborazione con Aneko Yusagi? Come avete organizzato il vostro lavoro?

All'inizio ricevo il manoscritto originale della novel e ricevo istruzioni, per esempio su chi sarà in copertina, e nel caso in cui appaiano nuovi personaggi ricevo istruzioni su come è il carattere di questo personaggio, che tipo di parlata ha. Poi faccio delle bozze e le mano in visione. Una volta approvate, procedo alla versione definitiva.

L'editor Arima Satoshi ha poi aggiunto:

Nell'editoria giapponese, quando si tratta di novel, è l'editor che fa da tramite tra autore della storia originale e illustratore. L'editor consiglia che tipo di illustrazione deve esserci in copertina o che atmosfera deve avere. Poi all'interno ci sono delle illustrazioni, anche se inserirla a colori o meno dipende è un suggerimento dell'editor che fa da tramite. Quando entrambi [autore e illustratore] sono d'accordo, si procede a fare le bozze e poi i definitivi.

Dopo aver realizzato la novel, ha dovuto modificare il design per la realizzazione dell’anime e del manga di The Rising of the Shield Hero e come è stata coinvolta su entrambi i lavori?

Per quanto riguarda la sensei Aiya Kyū, mi sono sempre stupita del suo lavoro perché il mio character design è sempre molto dettagliato e lei ha lavorato in modo fantastico vedendoli. Non ho sentito il bisogno di modificare niente perché lei aveva già mantenuto tutti i dettagli originali. Per quanto riguarda l'anime, invece, la questione è diversa perché le immagini sono in movimento e il character design viene leggermente semplificato. Mi hanno inviato delle bozze molto dettagliate in modo che io potessi dare l'approvazione per procedere alla creazione di tutti i frame che compongono l'animazione di un personaggio in movimento.

Kosuke Arai (Kadokawa) ha aggiunto:

Questa è una cosa molto comune nella creazione di un anime: è sempre necessario abbassare il numero di linee del character design originale di un personaggio, per semplificare il tutto e permettergli di essere animato bene senza intoppi e senza troppi vincoli.

Qual è il personaggio che preferisce disegnare?

Ti confesso che è molto difficile per me scegliere uno preferito, ma posso dirti qual è la mia cosa preferita quando li disegno. Quando devo esprimere l'emozione di un personaggio, mi piace a tal punto che spesso faccio anche io quella espressione. Se il personaggio è arrabbiato, mi rendo conto che aggrotto le sopracciglia, o quando sta ridendo lo disegno con un'espressione quasi ebete.

Questo è molto bello e il livello di immedesimazione è incredibile. E invece per quanto riguarda le ispirazioni per le sue illustrazioni?

Visto che disegno da quando sono molto piccola, è veramente difficile per me ricordare quali siano state le mie prime ispirazioni. Ho sempre disegnato ed è passato tanto tempo
da quando ho iniziato. Più che un artista specifico, però, posso dire che la musica mi aiuta sicuramene a creare l'immaginario che penso di voler disegnare.

E quale musica ascolta?

Principalmente le soundtrack di anime e videogiochi.

C’è mai stato un momento in cui lei, l’autore dell’opera o il suo editor avete avuto visioni creative molto diverse?

Ci rispettiamo tutti molto a vicenda, io seguo tutto passo e cerco di fare del mio meglio per ricreare quello che è scritto nell'opera originale, per ricreare quelle atmosfere, le ambientazioni. Un esempio però di qualcosa che ha creato un leggero scompiglio potrebbe essere questo: all'inizio i personaggi sono differenziati dal colore dei capelli, che nella novel non viene descritto a parole e quindi deve essere rappresentato in disegno. A un certo punto, due personaggi avevano un colore di capelli molto simile, Noufumi aveva i capelli neri tendenti al marrone, un altro degli eroi, Ren, aveva gli stessi capelli scuri tendenti al marrone. Quindi ci siamo consultati tramite l'editor e ho chiesto di modificare il colore dei capelli in nero tendente al blu, in modo che potessero essere diversificati.

L'editor ha poi aggiunto:

Le due sensei sono specialiste nel disegnare, sono delle professioniste, e si fidano veramente tanto l'una dell'altra. Accettano qualsiasi tipo di consiglio e io mi affido a loro perché mi fido di loro.

Anche se forse in parte ha già risposto a questa domanda, vorremmo sapere: come e quando ha scoperto di voler diventare un’illustratrice? Era il lavoro che desiderava da bambina o lo ha capito più tardi?

In realtà sin da piccola ho sempre desiderato di diventare mangaka, a tal punto che sono anche andata in una scuola di specializzazione per diventare autrice di manga e imparare le varie tecniche. Sono anche arrivata al punto di avere un editor assegnato a me per la creazione di un manga, però questo progetto non è andato in porto e a un certo punto ho deciso che il manga sarebbe stato un hobby e che avrei lavorato a qualcos'alto. In quel momento, però, ho cominciato a lavorare come illustratrice ed è diventato il mio lavoro principale - e mi piace moltissimo - però dentro di me non ho rinunciato a diventare una mangaka. Ho una storia in testa che vorrei trasporre in un manga, quindi non ho ancora rinunciato a questo sogno.

C'è tutto il tempo del mondo per realizzare questo bellissimo sogno e siamo già curiosi di scoprire di cosa si tratta. Se invece un giorno potesse scegliere di illustrare una qualsiasi opera del passato, quale sarebbe?

In passato disegnavo personaggi o illustrazioni che venivano dalla mia immaginazione, ed è una cosa che non riesco più a fare a causa del lavoro. Onestamente quindi più che voler ricreare qualche opera già esistente vorrei riprendere a disegnare le cose frutto della mia immaginazione. Rispetto all'aggiungere qualcosa a qualcun altro, vorrei tornare a immaginare qualcosa di nuovo.

Qual è stato il momento più gratificante della sua carriera?

Sicuramente è stato il momento in cui ho visto i libri a cui avevo lavorato che avevo illustrato esposti nella libreria. Quello è stato il momento più gratificante di sempre.

Il parere dei suoi fan ha mai influito sulla sua creatività? Se sì, in che modo?

Più che farmi influenzare dai commenti, a me piace tantissimo andare a vedere le fanart. Se l'opera originale viene prima serializzata sul web e poi raccolta in libri fisici, a volte i fan super appassionati vanno a disegnare delle fanart di personaggi che non sono stati ancora trasposti da me e vedere questo genere di cose mi emoziona tantissimo. Mi dà tantissima ispirazione e mi fa venire voglia di impegnarmi ancora di più nelle illustrazioni e nel mio lavoro. I fan giapponesi che disegnano queste cose sono bravissimi.

Sensei, siamo arrivati all'ultima domanda per salutarci. Quale sarebbe un suo consiglio prezioso per chi vuole intraprendere oggi un lavoro come il suo?

Questo è un consiglio che ho ricevuto quando lavoravo come assistente presso un altro mangaka. e questo mangaka mi ha detto: "Se disegni diventi brava, ma se non disegni non diventerai mai brava.

The Rising of the Shield Hero

Tra gli isekai più apprezzati di sempre, The Rising of the Shield Hero nasce come light novel di Aneko Yusagi, illustrata da Seira Minami ed edita da Media Factory nel 2013. Negli anni l'opera si è trasformata in un vero e proprio franchise, che include una serie manga, un anime e un videogioco a tema. Attualmente la serie TV The Rising of the Shield Hero conta 3 stagioni, con una quarta annunciata a gennaio 2024, che prossimamente sarà disponibile in streaming su Crunchyroll.

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