Apple e gli effetti del coronavirus: meno iPhone e ricavi inferiori alle previsioni

Autore: Pasquale Oliva ,

Dopo il Mobile World Congress 2020, anche Apple, che produce la maggior parte dei suoi iPhone in Cina, è rimasta in qualche modo vittima del coronavirus. Cogliendo un po' tutti di sorpresa, l'azienda di Cupertino ha diffuso un aggiornamento con l'intenzione di fare chiarezza su due questioni in particolare: le forniture di iPhone presso negozi fisici e online e, soprattutto, le previsioni dei risultati finanziari nell'attuale trimestre.

Come ampiamente previsto, la crisi sanitaria in Cina ha avuto conseguenze anche sulla produzione di dispositivi hi-tech, iPhone compreso. Molti impianti di produzione sono rimasti chiusi per settimane, quasi abbandonati a loro stessi dagli addetti ai lavori. Non si è trattato ovviamente di un ammutinamento del personale, ma di una misura precauzionale necessaria per (cercare di) evitare ulteriori contagi. Gli effetti di giorni e giorni di stop si fanno sentire eccome sul ruolino di marcia, una situazione che per Apple si traduce in una riduzione temporanea del numero di iPhone disponibili e di un ritardo sulle consegne.

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La riproduzione è ripartita, ma a ritmi più bassi rispetto al solito, fa sapere il gigante californiano:

Le forniture di iPhone a livello globale saranno temporaneamente limitate. Gli impianti di produzione di iPhone dei nostri partner si trovano al di fuori della provincia di Hubei, ma nonostante molti di questi siano stati riaperti, la produzione avanza a ritmi più lenti del previsto.

Il coronavirus ha inoltre comportato la chiusura dei rivenditori autorizzati in Cina, uno dei mercati su cui l'azienda di Cupertino punta di più. Ed è così che si spiega il ridimensionamento delle stime sui ricavi per il secondo trimestre dell'anno fiscale, prima comprese tra i 63 e i 67 miliardi di dollari (via 9to5mac).

La produzione sta ripartendo in Cina, ma stiamo assistendo ad un ritorno alle condizioni normali più lento del previsto. Di conseguenza, non riusciremo a rispettare le previsioni diffuse il 28 gennaio 2020 relative al trimestre che si concluderà a marzo.

Un commento è arrivato anche da Tim Cook. Il CEO di Apple ha confermato le difficoltà riscontrante dall'azienda nelle ultime settimane e ha rivolto un pensiero alle persone purtroppo colpite dal coronavirus. Così nella lettera ai dipendenti (via Bloomberg):

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La risposta al COVID-19 ha toccato la vita di tanti membri della famiglia Apple e voglio ringraziare tutti per la dedizione, l'empatia, la comprensione e l'affetto. [...] La nostra principale preoccupazione riguarda le persone che fanno parte della comunità di dipendenti, partner, clienti e fornitori di Apple in Cina. E voglio ringraziare anche le molte persone dei nostri team che con diligenza e premura hanno lavorato 24 ore su 24 per gestire la risposta globale al COVID-19. [...] La nostra priorità - ora e sempre - è la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti, dei partner di produzione, dei clienti e dei membri delle comunità in cui operiamo. La nostra profonda gratitudine va a coloro che in prima linea affrontano questa emergenza sanitaria.

Nel frattempo, in un clima non particolarmente disteso, circolano voci di un evento che avrà luogo probabilmente il 31 marzo (via iPhone-Ticker). Gli indizi sembrano portare alla presentazione di iPhone 9, ovvero il successore di iPhone SE, con conseguente lancio sul mercato il 3 aprile.

Che Tim Cook & co. abbiano ascoltato le richieste di coloro che da anni ormai sperano in uno smartphone della Mela più compatto e dal prezzo (relativamente) contenuto?

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