Beetlejuice 2 non si farà ma lo "spiritello porcello" non è ancora pronto a morire

Autore: Francesca Pozzi ,

Architetture bizzarre, adolescenti poco impressionabili e fantasmi in crisi d'identità.

Beetlejuice è sicuramente un cult degli anni '80 e uno dei ruoli più iconici di Michael Keaton, protagonista della pellicola e portavoce nell'ultimo periodo delle notizie riguardanti l'improbabile realizzazione di un sequel. 

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Eppure, lo "spiritello porcello" non sembra ancora deciso ad abbandonare la scena. 

Come il più insistente degli spiriti, Beetlejuice ritorna - o almeno ci prova - con un documentario fatto dai fan per i fan; ma ha ancora bisogno di molto aiuto. 

©JayFosgitt
Poster alternativo di Recently Deceased disegnato da Jay Fosgitt

Documentary For The Recently Deceased è una retrospettiva sulla creazione e la realizzazione del film di Tim Burton del 1988, in particolar modo sui suoi effetti speciali all'avanguardia e sulle sventure avvenute durante la produzione della pellicola. 

Fred China, regista e ideatore del progetto non ha dubbi: il suo documentario porterà tutti nel cuore di questo classico di culto.

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Così come Beetlejuice: Spiritello Porcello si apriva con un overhead della piccola cittadina di East Corinth in Vermont, anche Documentary For The Recently Deceased ripropone la medesima scelta narrativa. L'attenzione tuttavia non andrà subito alle disavventure dei coniugi Maitland ma a quelle degli abitanti, che ben ricordano - forse fin troppo bene - la permanenza del cast nel piccolo sobborgo. Le loro storie verranno raccontate anche grazie a numerosissime foto d'epoca tratte dal set e dagli archivi di produzione di Warner Bros.

Il set di Beetlejuice

Questa tuttavia è solo la prima di due campagne crowfunding e di un progetto più ampio attualmente in corso su IndieGogo, che ha lo scopo di aiutare la squadra ad iniziare i lavori. Questi includono una prima fase di interviste - di cui abbiamo parlato più sopra - e le riprese ad East Corinth. 

La seconda campagna, che inizierà presumibilmente poco dopo il termine della prima, consentirà di completare le interviste e permetterà la post-produzione del documentario. 

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Di certo, Documentary For The Recently Deceased si prospetta come un progetto più che interessante che rischia però di venir apprezzato solo dagli addetti ai lavori o dai fan più pignoli. 

Nell'elenco delle interviste non spiccano infatti i nomi più noti, come quelli di Micheal Keaton, Winona Ryder o Alec Baldwin

Mostri e la loro realizzazione

Per sapere se il progetto avrà successo - e speriamo vivamente di sì - non resta che attendere il termine di questa prima campagna, previsto per gli inizi del mese di settembre.

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Se invece siete tra coloro che non riescono ad accettare l'assenza di un sequel, le regole sono semplici e ce le ricorda proprio Beetlejuice:

Dite il mio nome, ditelo due volte e alla terza io arriverò!

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