Biancaneve e i Sette Nani: 10 curiosità per gli 80 anni del film

Autore: Alice Grisa ,

Pelle bianca come la neve, guance rosse come rosa e capelli d'ebano, Biancaneve è una delle principesse storiche della schiera Disney. Bellissima (e questo ha determinato le sue disgrazie), di animo gentile e dai sogni romantici, la giovane principessa perseguitata dalla matrigna è uno dei simboli classici delle fiabe. L'accanimento della regina bella e matura contro la fanciulla giovane e fresca è spesso utilizzata come allegoria della paura per il tempo che passa, delle rughe e dell'avvicinarsi della vecchiaia.

Anche per questo, nel 2017, per certi versi Biancaneve è una fiaba ancora molto attuale. Nel celebrare il suo 80esimo compleanno, che è ricorso il 18 dicembre, abbiamo pensato di proporvi qualche curiosità di cui forse non eravate al corrente sull'iconico film d'animazione girato nel 1937.

1- A chi è ispirata Biancaneve?

Fleischer Studios
Ginger Rogers, Betty Boop e Shirley Temple
Le icone che ispirarono Biancaneve

Come riporta Vanity Fair, la figura di Biancaneve ha diverse ispirazioni. Nei primi decenni dei film d'animazione sfornati dal neo-impero Disney, i disegnatori s'ispiravano spesso a dive e star di Hollywood per creare fisicamente le principesse, in modo tale che, anche se protagoniste di fiabe senza tempo, incarnassero anche qualcosa di attuale.

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Biancaneve deve la sua ispirazione all'iconica Betty Boop, sexy fumetto creato nel 1930 dai fratelli Fleischer. I disegnatori, per modernizzare la loro Biancaneve, inizialmente avevano creato una fotocopia della flapper più famosa della Grande Depressione e Walt Disney aveva chiesto di modificare i lineamenti. Allora era subentrata un'altra fonte di ispirazione, una celebrity che all'epoca aveva un grande successo: Ginger Rogers. Le mitiche guance pronunciate invece erano state ispirate da Shirley Temple.

Originariamente Biancaneve era addirittura bionda, ma poi i disegnatori si sono convinti che i suoi capelli scuri avrebbero fatto spiccare ancora di più la carnagione e le guance rosse.

2- II chiodo fisso di Walt Disney

Walt Disney in primo piano
Walt Disney pensava a Biancaneve da tempo

Come riporta E!Online, Walt Disney aveva 36 anni quando fu girato Biancaneve e la critica inizialmente non aveva puntato su questa pellicola, il primo vero lungometraggio della casa di produzione. Ma il visionario imprenditore aveva il desiderio di raccontare la storia di Biancaneve, tratta dalle favole dei fratelli Grimm, da quando aveva 15 anni e in una sala cinematografica di Kansas City aveva visto una proiezione muta della storia della principessa.

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La critica ribattezzò il progetto "la Follia Disney" ma il pubblico (e soprattutto i posteri) premiarono Walt.

3- I nomi dei nani

Disney
I nani davanti al letto di Biancaneve
I nani definitivi

Trovare i nomi dei nani non fu così immediato. Oggi i vari Dotto, Eolo, Gongolo, Mammolo, Pisolo, Brontolo e Cucciolo ci sembrano gli unici possibili, ma gli sceneggiatori avevano passato in rassegna anche idee riportate da E!Online come Blabby (il nano chiacchierone), Crabby (il nano malevolo), Daffy (il nano sciocco), Gloomy (il nano triste) e tanti altri. La scelta fu difficile e la selezione dei nani definitivi (7, come insegna il numero magico) fu fatta all'ultimo momento.

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Nella fiaba originaria, i nani non avevano un nome ma Walt Disney pensò (e pensò bene) che dare loro un nome e una qualità li avrebbe caratterizzati in modo indimenticabile.

4- La Regina

Disney
Joan Crawford, la Regina e Helen Gahagan
Joan Crawford ed Helen Gahagan hanno ispirato la Regina

L'acerrima nemica di Biancaneve è la sua stessa matrigna, la donna che avrebbe dovuto crescerla e amarla come una madre. Il suo nome non viene mai pronunciato all'interno del film e l'obiettivo nel crearla e disegnarla era renderla davvero cattiva e spaventosa (tuttora il film di Biancaneve e i Sette Nani spaventa molti bambini, così come l'attrazione nei parchi Disneyland). L'ispirazione, come nel caso di Biancaneve, fu molteplice: i disegnatori passarono in rassegna diversi film espressionisti tedeschi e tante pellicole della Hollywood anni '30: come riporta Vanity Fair, la regina cattiva fu disegnata partendo dal viso di Joan Crawford mentre i suoi outfit furono ispirati a Helen Gahagan, protagonista del film She. Per quanto riguarda la Regina trasformata in Strega Cattiva, i disegnatori utilizzarono come bozzetti le tracce del film Il dottor Jekyll e Mr. Hyde (1920).

5- Le sopracciglia dei nani

Disney via Buzzfeed
Le sopracciglia diverse dei nani
Le sopracciglia di Walt Disney (tranne per Gongolo)

Ci avete mai fatto caso? Come segnala Buzzfeed, i nani hanno sopracciglia sottili e nere (erano quelle di Walt Disney stesso) a eccezione di Gongolo, che le ha bianche e corpose.

6- Il bacio d'addio

Disney
Biancaneve dà un bacio a Cucciolo
Il bacio a tutti i nani tranne Pisolo

Come segnala sempre Buzzfeed, quando Biancaneve (dopo essere stata risvegliata dal principe) dice addio ai nani che l'hanno accompagnata in parte del suo percorso, bacia tutti affettuosamente sulle guance tranne uno: Pisolo. Forse non voleva disturbare il suo dormiveglia?

7- Adolf Hitler era un fan

Adolf Hitler sulla spiaggia
Adolf Hitler adorava Biancaneve e i sette nani

Adolf Hitler adorava Biancaneve e i Sette Nani e trovava le gag molto divertenti. Il film era il suo preferito, insieme a King Kong.

8- La colonna sonora

Victor Records
La copertina del disco della colonna sonora di Biancaneve i sette nani
La prima colonna sonora Disney

Se oggi i film Disney si compongono anche di favolose e iconiche colonne sonore, è merito di Biancaneve e i Sette Nani. La pellicola del 1937 fu la prima a essere accompagnata da una soundtrack apposita. I compositori Frank Churchill and Larry Morey avevano scritto ben 25 canzoni originali del film, ma poi nella versione definitiva ne sono state utilizzate solo 7. In altre parole, le varie "Ehi-Ho" o "Il pozzo dei desideri" o "Tirolese dei nani" sono solo la punta dell'iceberg della musica che era stata pensata per il film d'animazione.

9- Il budget

Disney
Una scena di Biancaneve
L'altissimo budget di Biancaneve

Come riporta E!Online, il budget iniziale di Biancaneve e i Sette Nani era stato fissato a 250mila dollari. Nel corso della lavorazione vennero interpellati 750 artisti che realizzarono un totale di 250mila disegni. La cifra da investire salì a 1,5 milioni di dollari, un esborso straordinario anche per una realtà in ascesa come Disney. Ma la scommessa fu vinta: il film fu un record di incassi e venne battuto solo da Via col Vento (1939).

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Ridurre il budget che stava lievitando ulteriormente comportò alcune scelte obbligate, come quella di limitare la presenza del principe, che avrebbe dovuto essere uno dei protagonisti ma si scontrava con alcune difficoltà tecniche e produttive.

10- La casa dei nani esiste davvero

Realtor
Il cottage ispirato a Biancaneve vicino Oalla
La casa ispirata a quella dei nani

Un cottage molto simile a quello dei nani esiste davvero ed è stato costruito (appositamente) nel 1982 nello Stato di Washington, nei pressi della cittadina di Oalla. Un vialetto di pietre, un ponticello di legno e un edificio immerso nel bosco fanno davvero sognare di trovarsi nella mitica fiaba Disney. Dietro alla realizzazione del cottage c'è un lavoro minuzioso: le travi sono realizzate tutte in legno e danno la forma alla costruzione molto simile alla casetta pittoresca ma semi-sgangherata dei nani.

Il cottage è stato messo all'asta un anno fa a quasi 1 milione di dollari.

Disney
Biancaneve in DVD
L'indimenticabile favola di Biancaneve

Dopo queste scoperte non avete voglia di rivedere Biancaneve e i Sette Nani?

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