C'era una volta a... Hollywood include numerose scene capaci di rimanere impresse nella mente dello spettatore. Per recitare al meglio queste particolari sequenze, il cast si è dovuto sottoporre a prove decisamente dure, sia da un punto di vista fisico che psicologico. Variety ha raccolto le loro dichiarazioni più interessanti durante un’intervista di gruppo.
Considerato che molti degli argomenti trattati parlano diffusamente della trama della pellicola, è da segnalare il rischio di possibili spoiler.
Rick Dalton, forgiato dal fuoco di mille battaglie
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Tra le tante sequenze da ricordare del film di Quentin Tarantino, c’è sicuramente quella dove Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) è impegnato a recitare in una scena de “I 14 Pugni di McCluskey”. La scena vede il protagonista imbracciare un lanciafiamme e incenerire alcuni nazisti, al grido dell’ormai iconica frase:Ma non basta, perché il lanciafiamme viene utilizzato anche nelle sequenze finali del film, dove Rick incenerisce una delle componenti della famiglia Manson che aveva tentato di uccidere lui, sua moglie e Cliff.In entrambi i casi, Leonardo DiCaprio ha dovuto davvero imbracciare un lanciafiamme per esigenze di scena. L’esperienza, secondo l’attore, è stata piuttosto intensa:Qualcuno ha ordinato crauti flambè?!
Anche Brad Pitt, che nel film interpreta il fedele stuntman di Rick, Cliff Booth, commenta scherzosamente la questione lanciafiamme:La prima volta che ho dovuto usare quel lanciafiamme è stata davvero dura – a questo proposito, tutti i più grandi stuntman della storia di questa città [si riferisce a Los Angeles, n.d.r.] sono intervenuti quel giorno, è stato fantastico. Dovevo veramente colpirli con un vero lanciafiamme e darli alle fiamme. Ho cominciato a essere in pena per loro, ma molto presto ho iniziato a preoccuparmi per me stesso, perché l’ondata di calore tornava indietro dritta sulla mia faccia. Quel giorno ho avuto un mal di testa cronico. Sapevo che avrei dovuto usare di nuovo il lanciafiamme, ma grazie a dio la seconda volta era all’aria aperta.
Mi sono fatto una bella risata quando l’ho visto sul foglio di chiamata – Diceva: ‘Prova lanciafiamme LDC [Leonardo DiCaprio, n.d.r.].’ Allora ho pensato: ‘Oh, questo non sarà piacevole.’

L’ansia da unica ripresa a Mike Moh
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Insieme a DiCaprio e Pitt, anche altri membri del cast erano presenti all’intervista. Tra questi c’era Mike Moh, che in C’era una volta a… Hollywood interpreta Bruce Lee. La scelta di voler inserire la sequenza del combattimento tra l’artista marziale e Cliff Booth ha scatenato numerose polemiche, soprattutto da parte di Shannon Lee, figlia di Bruce. In ogni caso, si scopre che la scena è stata girata in una sola ripresa, secondo il volere di Tarantino. Moh, a questo proposito, ha spiegato:Moh, allora, ha annuito, e Tarantino ha rincarato la dose dicendogli di non rovinare tutto. L’attore racconta di aver guardato il regista negli occhi e, dopo aver deglutito faticosamente, di aver detto:Era domenica, eravamo impegnati nelle prove finali degli stunt, ed eravamo tutti tranquilli e pronti ad andarcene quando Quentin mi prende in disparte e mi dice: ‘Mike, ecco come gireremo questa scena. Ho una certa idea di come debba essere girata e dovrà essere fatta in una sola ripresa. Ed è tutto nelle tue mani, solo così la posso fare come dico io'.
Brad Pitt ha voluto commentare anche questo aneddoto, sottolineando l’intransigenza di Tarantino:Lei ha scelto l'uomo giusto, signor Tarantino.
È un purista. Quando mi ha detto che dovevamo girare in una sola ripresa io ho detto: ‘Okay, va bene, ma c’è anche un altro modo di farlo, modi per imbrogliare. Puoi tagliare la ripresa e montare due sequenze insieme, giusto?’ E lui rispondeva: ‘No, no, no, no, no, no, questo è imbrogliare!'

Margaret Qualley e la genesi di Pussycat
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Uno dei ruoli sicuramente più iconici di C’era una volta a… Hollywood è quello di Pussycat. Si tratta della ragazza che si avvicina a Cliff e lo porta allo Spahn Ranch, dove risiedevano gli altri seguaci del criminale statunitense Charles Manson. Un personaggio che sprizza sensualità da tutti i pori, portato in scena da Margaret Qualley. La giovane attrice spiega che dopo aver sostenuto il primo provino pensava di non avere speranze di recitare sul set con Tarantino. Per questo motivo, aveva programmato di andare in vacanza col padre (Paul Qualley) a Panama. Appena arrivata a destinazione, l’interprete racconta di aver ricevuto una chiamata dal suo agente. Tarantino voleva vederla per una lettura del copione con Brad Pitt.In ogni caso, il dover recitare il ruolo di Pussycat non è stata un’esperienza del tutto piacevole. Margaret ha spiegato di aver passato notti tormentate da incubi dopo che Tarantino le consegnò tre DVD per prepararsi meglio alla parte.
L’ultima rilevazione di un certo interesse riguarda i cori di gruppo che Tarantino usava condurre durante i vari ciak. Spesso il regista dichiarava di voler girare un’altra ripresa. E quando gli attori gli chiedevano il perché di questa richiesta, l’intera troupe si ritrovava a esclamare:
Perché amiamo fare film.
C’era una volta a… Hollywood segna l’inizio di una nuova era nella cinematografia di Quentin Tarantino, che grazie a un cast stellare racconta una storia tutta incentrata sulla Hollywood di fine anni ’60. Chi si è perso il film al cinema avrà presto modo di rimediare grazie all’uscita delle edizioni Home Video, attese per inizio gennaio 2020.
Qual è la vostra scena preferita di C’era una volta a… Hollywood?
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