Clark, la vera storia di Clark Olofsson e la serie Netflix a confronto

Clark Olofsson tra mito e realtà storica: ecco cosa c'è di vero e cosa no nella serie Netflix a lui dedicata con Bill Skarsgård.

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Autore: Elisa Giudici ,

Clark è una miniserie svedese Netflix che racconta l'incredibile vita criminale, amorosa e giudiziaria di Clark Olofsson. Composta da sei episodi della durata di 50/55 minuti ciascuno e vede l'attore svedese Bill Skarsgård interpretare uno dei criminali più leggendari della storia svedese.

Oltre alla sfrontatezza e alla spettacolarità delle sue gesta, a fare la storia è stata una rapina da lui organizzata, che hanno dato origine alla cosiddetta "sindrome di Stoccolma". Un fenomeno psicologico ancor oggi molto dibattuto e studiata per la prima volta durante una leggendaria rapina con ostaggi effettuata a  Norrmalmstorg nel 1973. 

Osservando la foto scattata durante uno degli innumerevoli arresti di Olofsson in giovane età e la riproduzione dello scatto con protagonista Bill Skarsgård (diventato celebre negli Stati Uniti per aver interpretato Pennywise nei due film di IT) è evidente come fisicamente attore e persona storica siano molto somiglianti.

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La serie Clark quanto è fedele al serie ai fatti realmente accaduti nella vita di Olofsson? Che fine ha fatto il vero Carl? Scopriamolo insieme. 

Cosa c'è di vero in Clark? Serie e realtà a confronto

La miniserie Netflix dedicata alla figura del ladro e rapinatore Clark Olofsson è ispirata dall'autobiografia scritta dallo stesso Clark sulla sua vita e dal tanto materiale documentaristico, giornalistico e giudiziario accumulatosi negli anni a riguardo. Nel 2020 per esempio venne realizzato in Svezia un documentario intitolato Clark - en rövarhistoria, che ricostruiva la sua vita. La pellicola fu soggetta a molte critiche per via della luce positiva con cui ritraeva una sorta di idolo, sminuendo in parte le azioni criminali e il dolore causato da Olofsson. 

Il problema di figure controverse - e molto inclini a raccontarsi - come quella di Clark Olofsson è proprio questo: quanto ci si può fidare della loro ricostruzione? Nel caso della serie Netflix, si può dire che sia molto fedele alla storia così come la conosciamo. Non solo: la serie riflette anche sul ruolo giocato dai media nel costruire la popolarità di Clark Olofsson, ritraendo in una luce quasi romantica le sue prodezze criminali. 


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Clark racconta una storia vera?

Sì, la serie Netflix racconta la vita criminale di Clark Olofsson con discreta fedeltà.

 

Cosa c'è di vero in Clark?

La serie Netflix racconta con discreta fedeltà i fatti salienti della vita criminale di Clark Olofsson.

 

L'infanzia di Clark

La serie inizia con il racconto della nascita del protagonista (una citazione da David Copperfield?) e della sua infanzia disagiata. La realtà è ancor più drammatica di quanto raccontato nella serie: la madre di Clark Olofsson, alcolizzata, finì in un istituto psichiatrico dopo che il marito la lasciò andandosene di casa. Clark e le sorelle finirono così ne circuito delle famiglie adottive, da cui ancora bambino Clark tentò di fuggire.

Questa parte della vita del giovane Clark è forse stata omessa perché sua madre riuscì a ritrovare l'equilibrio e, dopo una parentesi nella scuola nautica e un giro intorno al mondo da cadetto marinaio, tornò a vivere con la donna, che aprì un piccolo negozio. 

Le evasioni 

La vita di Clark è stato un continuo andirivieni da riformatori, istituti per minori e carcere minorile. Nella serie Netflix Clark riesce a riconquistare la libertà evadendo dal carcere ben 17 volte. Nella realtà Clark ha tentato talmente tante volte la fuga dalla prigione che non abbiamo un numero preciso di suoi tentativi andati a segno.

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L'incursione a casa del primo ministro svedese

L'incredibile episodio di Clark e i suoi amici che s'infiltrano nella serra della tenuta estiva dell'allora primo ministro svedese Tage Erlander è documentato. Nella realtà, i ragazzi rubarono gli ortaggi e la frutta dalla serra per mangiarli. Vennero però inseguiti non dal primo ministro armato di fucile, bensì da un giardiniere che li aveva visti entrare. 

Anche l'episodio dell'uccisione del poliziotto dopo un colpo in un negozio di articoli sportivi è vero: la realtà processuale decretò che fu l'amico di Clark, Gunnar Norgren, a sparare. Lui però, in qualità di complice, ebbe una condanna a 8 anni. 

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La sindrome di Stoccolma

La serie dedica un ampio capitolo agli eventi che portarono alla nascita della cosiddetta Sindrome di Stoccolma, raccontando nel dettaglio la rapina che Jan-Erik Olsson tentò il 23 agosto 1973 alla Sveriges Kreditbanken di Stoccolma. Clark Olofsson prese parte alla rapina e al rapimento dopo che l'amico chiese alla polizia la sua liberazione dal carcere come condizione per il rilascio deagli ostaggi. Le vicende legate alla rapina sono raccontante abbastanza fedelmente dalla serie. 

Per saperne di più potete leggere questo approfondimento dedicato a cos'è la Sindrome di Stoccolma.

Il sesso e il matrimonio

La serie si apre con una dichiarazione forte: a Clark piacciono tutte le donne ed è sempre stato innamorato, ogni giorno della sua vita. 

Sappiamo di per certo che è stato un giovane sessualmente attivo, ma in realtà non abbiamo notizie precise di questa sua presunta intensa attività sessuale e promiscuità. Episodi come quello raccontato nella prima puntata (in cui Clark finisce a letto in una sola notte prima con la figlia e poi con la madre della famiglia che lo ospita) sono frutto di ricostruzioni solo parzialmente confermate o inventate dallo show, anche se con un certo grado di verosimiglianza. 

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È vero però che nel 1976 Clark si sposò con Marijke, ragazza belga. Il loro matrimonio durò fino agli anni '90 ed ebbero tre figli. Nella serie non viene specificato che Clark ebbe molti figli illegittimi: tre sono stati accertati, ma potrebbero essercene di più. Insomma, la promiscuità raccontata nella serie potrebbe non essere così esagerata. 

Clark Olofosson ha mai ucciso qualcuno?

Una delle domande più complicate a cui rispondere è se Clark abbiamo mai ucciso qualcuno. Oltre all'episodio dell'agente di polizia morto (di cui Clark non è esecutore materiale né nella serie) c'è l'episodio accaduto durante il Midsommar. Nella serie, un Clark molto ubriaco finisce per prendere a coltellate un uomo con cui ha avuto un litigio: l'aggressione gli costerà 2 anni e mezzo di carcere.

Anche nella realtà questo episodio è avvenuto e anche nella vita vera l'uomo - un marinaio di nome Leif Sundin in visita a Möja durante la festa svedese di mezza estate - è fortunatamente sopravvissuto. Dell'accaduto parlarono anche i giornali locali dell'epoca

Clark Olofsson oggi

Dove è finito Clark Olofsson e cosa fa oggi? Clark Olofsson è ancora vivo e ha 75 anni

Dagli anni '90 ad oggi ha cambiato più volte nome, rinunciando alla sua cittadinanza svedese e poi riottenendola. Oltre ad aver tentato di rapinare alcune banche in età avanzata, è stato "pizzicato" con un ingente carico di droga nel 2008, reato per cui è stato condannato a una pena di 14 anni. Dal luglio 2018 però è un uomo libero.

Non si sa con precisione come e dove viva, dato che ha cambiato ancora una volta identità, ma pare si sia stabilito in Belgio. Nonostante sia divorziato dalla ex Marijke, nelle ultime interviste rilasciate parla sempre con grande stima e affetto di lei. Ha una nuova compagna, da cui ha avuto un figlio. 

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In una delle ultime interviste rilasciate, dice di non avere rimpianti: 

Nella mia vita ho fatto davvero di tutto e il f*****o contrario di tutto, tranne lavorare. Sono stato in Sud America, quattro volte in Giappone, ovunque tranne che in Australia. Sono vissuto come un re. come un re felice.

Un'ultima curiosità: nel 1991 è stato arrestato su segnalazione di un cassiere di una banca a Oslo. Avendolo visto entrare e avendolo riconosciuto, l'uomo temeva che volesse fare un colpo. È stato rilasciato 24 ore dopo.

Clark Olofsson è ancora vivo?

Sì. Ha 75 anni.

 
Clark Olofsson è in prigione?

No. È uscito dal carcere nel luglio 2018.

 
Dov'è oggi Clark Olofsson?

Non so sa di preciso perché ha cambiato più volte nome per proteggere la sua identità, ma pare viva in Belgio insieme a una nuova compagna, da cui ha avuto un figlio.

 

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