Protagonista di 12 romanzi (ma anche di alcuni fortunati racconti e fumetti), Luigi Alfredo Ricciardi ha conquistato anche il piccolo schermo con i sei episodi della prima stagione de #Il commissario Ricciardi.
La serie TV in onda su Rai 1, ma disponibile anche in streaming sulla piattaforma RaiPlay, ha regalato ai telespettatori un biglietto per la Napoli degli anni '30 per assistere in prima fila alle indagini di Ricciardi, Maione e il resto della Regia Questura. Ma nella vita di Ricciardi non c'è solo il lavoro, svolto sempre con assoluta dedizione in nome della verità e della giustizia (nonostante l'intralcio del regime fascista). C'è la tormentata vita privata, il desiderio di legarsi alla donna amata a cui fa da ostacolo la maledizione nota come Il Fatto.
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Ma come si conclude Il commissario Ricciardi? Fedele adattamento dell'omonimo noir 'In fondo al tuo cuore' del 2014, l'episodio descrive un nuovo caso nella bollente Napoli del luglio del 1932 e pone le basi per il futuro dell'introverso commissario con il volto di Lino Guanciale.
In fondo al tuo cuore
La città di Napoli si prepara a celebrare la Festa della Madonna del Carmine, ma per il commissario Luigi Alfredo Ricciardi (Lino Guanciale) l'attesa ricorrenza (il 16 luglio di ogni anno, dal 1696) è l'ultimo dei pensieri. A turbarlo sono le vacillanti condizioni di Rosa (Nunzia Schiano), la governante che lo ha cresciuto, e un nuovo caso che si dimostra particolarmente intricato fin da subito.
Il cadavere del ginecologo Tullio Iovine del Castello è stato ritrovato nel cortile del Policlinico e la finestra del suo studio è aperta. Si tratta di suicidio o omicidio? Sul luogo il commissario ascolta le parole della vittima (la maledizione/abilità definita Il Fatto nei romanzi di De Giovanni):
L'amore è Sisinella. Sisinella è l'amore.
Cercando i primi indizi nello studio del malcapitato, Ricciardi e il brigadiere Maione (Antonio Milo) trovano due anelli identici ma al cui interno vi sono incisi i nomi di due donne diverse, e uno è proprio Sisinella. Dalle parole dei colleghi di Iovine emerge l'identità di un primo indiziato: si tratta di Giuseppe Graziani detto Peppino il Lupo, un guappo che ha giurato vendetta per la morte della moglie avvenuta poco dopo il parto.
Nel frattempo Rosa ha scelto la nipote Nelide (Veronica D'Elia) come sua sostituta, Enrica (Maria Vera Ratti) - dopo aver visto il suo amato Ricciardi baciarsi con Livia - ha invece deciso di lasciare Napoli e di recarsi a Ischia trovando impiego come insegnante in una colonia estiva. Qui incontra il maggiore tedesco Manfred Kaspar von Brauchitsch, colpito dalla bellezza della giovane partenopea. Maione, infine, crede che sua moglie Lucia lo stia tradendo con un avvocato noto per essere un inguaribile donnaiolo.
La svolta porta la firma di Bambinella (Adriano Falivene), il quale svela a Maione che Sisinella è il soprannome di Teresa Luongo, ex prostituta poi diventata amante di Iovine. La donna ammette di avere a sua volta un amante e che la notte dell'omicidio del ginecologo era proprio in compagnia della nuova fiamma, Salvatore. Tra un interrogatorio e l'altro, Rosa viene ricoverata in ospedale per via di una grave crisi apoplettica. La governante, ormai prossima alla morte, immagina di dialogare con la baronessa Marta, la madre di Ricciardi.
Le indagini conducono Ricciardi e Maione prima presso la bottega di Nicola Coviello, l'orefice che ha realizzato i due anelli commissionati da Iovine, poi da Maria Carmela, la moglie della vittima. Quest'ultima, senza dichiararlo esplicitamente, fa capire di essere a conoscenza della seconda vita del marito. Infine, chiamati da Sergio, l'assistente di Coviello, Ricciardi e Maione raggiungono nuovamente la bottega: Coviello ha deciso di togliersi la vita e il suo fantasma pronuncia la frase utilizzata poi come titolo dell'episodio e del romanzo:
In fondo al tuo cuore.
Nel cassetto della scrivania di Coviello viene ritrovato un biglietto che riporta il messaggio "Finalmente posso partire" e Sergio, visibilmente scosso per quanto accaduto, comunica a Ricciardi che l'orefice da tempo impegnava tutte le sue forze nella realizzazione di un ex voto a forma di cuore, rifiutando tutti gli altri lavori. Questo dopo aver incontrato una misteriosa donna. Il commissario quindi pensa di far visita alla Basilica del Carmine e qui, grazie all'aiuto del parroco, trova l'ex voto di Coviello su cui vi è inciso il nome di Maria Carmela.
Adesso è evidente: Maria Carmela non ha raccontato tutta la verità. Interrogata per la seconda volta da Ricciardi e Maione, la vedova Iovine racconta di lei e Coviello da bambini e, soprattutto, di quando il suo ormai defunto marito le rivelò non solo di aver ucciso il suo primo coniuge, il medico Rosario Albese, ma anche di averla fatta abortire aggiungendo un particolare estratto vegetale alle sue tisane quotidiane (la stessa "arma" utilizzata con Rosario). Si arriva così allo scioglimento finale: è stato Nicola ad uccidere Iovine dopo aver incontrato a distanza di tanti anni la sua amata Carmela e si poi è tolto la vita per scagionarla.
Risolto il caso, per Ricciardi è il momento di accettare l'addio di Rosa dopo oltre trent'anni e pensare al futuro. Il commissario, dopo aver parlato faccia a faccia con Giulio, il padre di Enrica, decide di raggiungerla a Ischia ma qui la vede tra le braccia di Manfred. Il tutto mentre Livia (Serena Iansiti), delusa dall'assenza di Ricciardi tra il pubblico, canta Passione.
In fondo al tuo cuore. Inferno per il commissario Ricciardi
Ci sarà una seconda stagione?
Il materiale di certo non manca, altri sei romanzi di Maurizio de Giovanni sono lì che attendono il via libera. Nonostante manchi ancora l'ufficiliatà, filtra ottimismo. Infatti, alle parole di Enrico Ianniello, il medico legale Bruno Modo nella serie, hanno fatto seguito quelle dello scrittore napoletano.
Intervistato dal Corriere della Sera, De Giovanni ha rivelato che è in programma un incontro a Napoli con i produttori della serie TV per discutere della seconda stagione de Il commissario Riccardi:
Sì, nelle prossime settimane incontrerò qui a Napoli i produttori. Credo che Per mano mia possa costituire un bellissimo inizio della seconda serie perché c’è lo svelamento della storia del figlio di Maione. Per questo non abbiamo trasposto il romanzo nel primo ciclo scegliendo che si concludesse con la morte di Rosa, l’ineguagliabile Nunzia Schiano.
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