Countdown avrà mai un sequel? La scena post-credits e gli ultimi aggiornamenti

L'horror tecnofobico di Justin Dec si chiude con un colpo di scena e un finale aperto, al quale si aggiunge l'ironica sorte del "nerd" mago delle app: ma a che punto siamo con il sequel?

Autore: Alessandro Zoppo ,

Leggete attentamente termini e condizioni d'uso quando scaricate una app. Oltre a cadere in una rete di truffe, c'è la possibilità di rimetterci le penne. È la premessa di Countdown, l'horror tecnofobico di Justin Dec in cui il malware è davvero letale: rivela all'utente quanto tempo gli resta prima di morire e quando il momento si avvicina, è impossibile da disinstallare.

Questo "attenti a quella app!" è il film d'esordio di Dec, regista nato e cresciuto a Woburn, nel Massachusetts, e lanciato da alcuni cortometraggi: il pilot Rolling del 2010, il satirico Boats del 2013 e la comedy Jennifer Lawrence is Coming dello stesso anno. #Countdown è proprio l'espansione di un corto del 2016 (disponibile su Vimeo) che nasce da un semplice concept: l'ossessione per la tecnologia e l'idea malsana di allungare la vita conoscendo la data esatta della propria morte.

I produttori Sean Anders e John Morris sono stati così affascinati da questo spunto che hanno dato a Dec carta bianca. Il risultato è un incrocio (che non si prende mai troppo sul serio) tra Final Destination, Scream e The Ring, con un finale che getta i semi per un possibile franchise.

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La trama

Quinn Harris (Elizabeth Lail) è una giovane infermiera che sta per essere assunta definitivamente dall'ospedale in cui lavora. Quinn è orfana di madre ed è cresciuta con il padre e la sorellina Jordan (Talitha Bateman). Da qualche giorno è preoccupata perché ha scaricato per scherzo Countdown, una app che dice quanto ti resta da vivere. Poco, nel suo caso: 2 giorni, 22 ore e 37 minuti.

Ci sarebbe soltanto da riderci su, se non fosse che un ragazzo ricoverato in ospedale muore in modo violento nell'esatto momento predetto dall'applicazione e come lui sono in tanti a spirare uno dietro l'altro. È una catena di decessi e di visioni orribili. Provare a cambiare il destino non serve a nulla: qualunque trucco si tenta per salvare la pelle, suona una notifica e spunta un terrificante demone che ricorda gli accordi contrattuali stipulati.

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Elizabeth Lail e Jordan Calloway in una scena del film Countdown
Quinn e Matt in lotta contro il tempo

Grazie all'incontro con Matt (Jordan Calloway), un coetaneo che ha come lei i giorni contati, Quinn si rende conto che gli unici che possono aiutarli sono il bizzarro padre John (P.J. Byrne), un prete esperto di demonologia, e Derek (Tom Segura), il proprietario di un negozio di cellulari e computer e cervellone esperto di smartphone.

Lo spirito maligno che si nasconde dietro Countdown si chiama Ozhin. Com'è possibile rompere l'incantesimo? Costringendo qualcuno a morire prima che il conto alla rovescia scada o tenendolo in vita almeno un secondo dopo l'orario previsto.

Peccato che nonostante l'hackeraggio dell'app da parte di Derek, Quinn scopra che anche Jordan l'ha usata e le resta meno tempo da vivere di lei. Matt è attirato dall'apparizione del fratellino fuori dal cerchio protettivo di sale pensato da padre John e fa una brutta fine. A Quinn non resta altro da fare che obbligare qualcun'altro a morire prima di loro. La cavia perfetta è il viscido dottor Sullivan (Peter Facinelli), il medico suo capo che ha tentato di molestarla.

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Peter Facinelli in una scena del film Countdown
Chi meglio del dottor Sullivan per

Il finale

Sullivan muore prima del tempo e Quinn si sacrifica per salvare Jordan: si inietta in vena un'overdose di morfina. Ma è più furba di Ozhin: sul braccio ha scritto per la sorella le istruzioni su come rianimarla usando il Narcan, l'antidoto per le acute intossicazioni da narcotici. Jordan e Quinn sono salve, possono dimenticare i sensi di colpa per la morte della madre e ricominciare da zero. Tutto qui? Mica tanto.

Quando stanno per tornare a casa dal cimitero, sullo smartphone di Quinn arriva una inquietante notifica di aggiornamento software: Countdown 2.0 è installato sul suo cellulare. Le sorelle Harris hanno vinto la battaglia con Ozhin, ma non la guerra. Il male è inevitabile e si insinua di soppiatto nelle nostre vite: come la tecnologia.

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Una scena del film Countdown
Non è così semplice disinstallare definitivamente Countdown

La scena post-credits

Mid-credits, in realtà. Derek aveva un appuntamento galante rimediato su Tinder. Che fine ha fatto? Lo ritroviamo seduto al ristorante con una donna sfinita dalla sua arroganza. Il cameriere sta cercando di convincerlo ad andarsene, il ristorante avrebbe dovuto chiudere già da mezz'ora.

Quando la conquista di Derek si alza per andare in bagno, l'hacker rimane solo. A quel punto, le luci del locale si spengono e lo schermo diventa nero, non prima che sullo smartphone dell'uomo sia spuntata la fatidica notifica: sono stati infranti i termini e le condizioni di Countdown, Ozhin reclama la sua parte. Se ci sarà un sequel del film, di sicuro Derek non ne farà parte.

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Tom Segura in una scena del film Countdown
La fine triste (e meritata) di Derek

Il sequel

Un demone punisce la vanità, l'avidità e l'egoismo attraverso la tecnologia. Ma cosa lo spinge a farlo? E quali sono le sue motivazioni profonde? Ci sarà ancora Quinn a combatterlo? Domande che non vengono mai esplicitate nel corso di Countdown, e che potrebbero essere la base da cui ripartire. Il finale, non a caso, è apertissimo e lancia la rivelazione inquietante che l'app killer si aggiorna in automatico, suggerendo la possibilità di un sequel o addirittura di un intero franchise.

I distributori di STX Entertainment e il regista Justin Dec non hanno mai confermato lo sviluppo di un seguito. I dati sono contrastanti. Da una parte, c'è l'accoglienza a dir poco tiepida della critica: le recensioni sono state in gran parte negative. Dall'altra, c'è il successo clamoroso di pubblico: costato appena 6,5 milioni di dollari, Countdown ha incassato la bellezza di 48 milioni al botteghino internazionale.

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Una scena del film Countdown
Piace al pubblico ma non alla critica: quale futuro per Countdown?

Dec è un perfezionista che ama prendersi tutto il tempo necessario. In un'intervista a Reg Movies, il regista rivela di essere un fan sfegatato di Steven Spielberg e della saga di Halloween e spiega il suo modo di lavorare.

Credo molto nella preparazione. Faccio un sacco di lavoro prima ancora di iniziare a scrivere una bozza: lavoro in anticipo sulle battute, metto in sequenza il film, ne parlo con i miei produttori, vedo cosa funziona e cosa no. È un processo lunghissimo, discuto parecchio e scavo a fondo in ciò che stiamo cercando di dire con un film, qual è il tema profondo, cosa stanno passando i personaggi in relazione a quell'argomento.

Ci sarà quindi una seconda parte del film? Questa domanda è stata rivolta da un fan direttamente a Dec in un post su Instagram. Taggando STXfilms, il regista ha risposto: "Mai dire mai". Le porte sono aperte quindi, e il titolo sarebbe già bello e servito: Countdown 2.0. Nel frattempo, c'è chi trama nell'ombra: Ryan Boyling, un fan inglese del film, ha creato sul serio l'app Countdown. Si trova sugli store Apple e Google e predice esattamente (più o meno) quanto tempo rimane da vivere. 

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