Donnie Darko: 15 curiosità su uno dei più importanti cult movie

Autore: Antonio Preziosi ,

Sono passati 16 anni dall'esordio nelle sale americane di Donnie Darko, diretto - all'epoca da un 27enne - Richard Kelly. La storia di come il film sia entrato nel mondo dei cult movie è molto più complessa di quanto si possa lontanamente immaginare.

Per scrivere Donnie Darko, Richard Kelly ha impiegato la bellezza di 10 anni e in quel tempo sono cambiate molte cose, primo su tutti l'interesse dei produttori riguardo al progetto. La sceneggiatura scritta dallo stesso regista fu cestinata da tutti i produttori cinematografici americani fuorché uno: Drew Barrymore. L'attrice e produttore cinematografico fu talmente sorpresa dallo script che decise di finanziare l'opera di Kelly, a patto di avere un ruolo importante nel film. 

Advertisement

Nel 2001, Donnie Darko, non fu particolarmente apprezzato alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e incassò poco al box office, tanto che il film fu riproposto successivamente nel 2004 in America e debuttò per la prima volta in Italia. Christopher Nolan rimase affascinato dal film e ne parlò molto bene, tanto da convincere i distributori a diffondere il film.

Una delle peggiori voci - fortunatamente smentita - è che Donnie Darko inducesse gli adolescenti al suicidio. Kelly inizialmente pensò che il film non fosse stato compreso dal pubblico, tempo dopo la storia gli ha dimostrato il contrario trasformandolo in uno dei migliori registi degli ultimi 20 anni.

Richard Kelly ha recentemente dichiarato di voler realizzare un sequel di Donnie Darko, in quanto S.Darko - che non è stato diretto da lui e nemmeno approvato - è un progetto totalmente disconnesso dall'universo di Donnie Darko, salvo per la morte di Donnie e l'essere fratello carnale di Samantha. 

Scopriamo insieme le curiosità più interessanti su Donnie Darko! 

Jason Schwartzman avrebbe dovuto interpretare Donnie

Jason Schwartzman fu scelto inizialmente per interpretare Donnie Darko

La prima scelta per interpretare Donnie Darko nell'omonimo film non fu Jake Gyllenhaal, bensì Jason Schwartzman. Per chi non lo conoscesse, Schwartzman è stato il protagonista dei film Rushmore e il Treno per il Darjeeling diretti entrambi da Wes Anderson, il villain Gideon in Scott Pilgrim vs. the World, batterista nel periodo d'oro dei Phantom Planet e cantante/compositore del progetto solista Coconut Records. L'attore inizialmente accettò il ruolo ma fu costretto a declinare l'offerta perché impegnato sul set di altri film.

Il Coniglio Frank non ha avuto stuntman o controfigure

Intorno al ruolo di James Duval aka il Coniglio Frank giravano alcune leggende metropolitane, tra cui che non fosse lui all'interno del costume. L'attore ha voluto sottolineare di essere sempre stato lui nel costume per la durata dell'intero film e delle riprese e che non è mai esistito alcun stuntman per sostituirlo. Per lui indossare quello stupido costume da coniglio ha richiesto il massimo della passione e devozione. 

Inizialmente non fu scelta Mad World di Gary Jules come colonna sonora

Richard Kelly come canzone finale del film non scelse la cover di Mad World dei Tears for Fears interpretata da Gary Jules - come un po' tutti i fan hanno sempre creduto - ma MLK degli U2. La produzione non riuscì ad acquisire i diritti per inserirla nel lungometraggio e furono costretti a dover selezionare un'altra canzone. Il rifiuto degli U2 ha aperto le porte ad uno dei pezzi maggiormente appezzati nella storia delle colonne sonore cinematografiche di sempre.

Drew Barrymore ha prodotto Donnie Darko

Drew Barrymore ha prodotto Donnie Darko a patto di avere un ruolo nel film

Drew Barrymore fu l'unica nel settore della produzione cinematografica a voler produrre Donnie Darko, film per il quale ha investito 4,5 milioni di dollari. Nel film, la Barrymore interpretò l'insegnante di Donnie, Ms. Pomeroy. Richard Kelly ha più volte dichiarato che Drew Barrymore è stato il tassello fondamentale alla buona riuscita del prodotto e che senza di lei, la sua promozione e la possibilità di avere attori come Patrick Swayze e Noah Wyle a bordo, il film sarebbe finito sicuramente su qualche rete via cavo in seconda serata

Donnie Darko ha segnato il debutto cinematografico non di Jake Gyllenhaal ma di Seth Rogen

Seth Rogen ha esordito prima in TV con Freaks and Geeks e successivamente al cinema con Donnie Darko

Seth Rogen, attualmente uno dei registi, attori e sceneggiatori più popolari ad Hollywood, esordì al cinema proprio con Donnie Darko. Rogen - nel pieno della gavetta - era reduce della fantastica serie televisiva Freaks and Geeks prodotta da Judd Apatow che un po' come Donnie Darko divenne cult dopo parecchi anni dopo l'uscita ufficiale. F&G ha lanciato diversi attori importanti tra cui James Franco e Jason Segel, il secondo divenuto celebre ai più per il ruolo di Marshall in #How I Met Your Mother. Nel film è presente anche Ashley Tisdale. 

I vestiti di Jim Cunningham sono quelli di Patrick Swayze negli anni '80

Tutto vero. I vestiti indossati da Patrick Swayze nel film Donnie Darko sono quelli indossati realmente da lui nella vita di tutti i giorni negli anni '80. Per l'esattezza, i vestiti indossati sono quelli della pubblicità di Jim Cunningham intitolata Controllo della paura parte 1

Peyo approvò il dialogo sui Puffi

Richard Kelly voleva assolutamente avere nel film il simpaticissimo dialogo sulla sessualità dei Puffi. Incredibilmente, il creatore degli strani ometti blu, Peyo, approvò il dialogo e fu d'accordo a cedere i diritti senza spese aggiuntive. 

Il tributo al film E.T. 

In foto Jake Gyllenhaal in un tributo ad E.T.

Al di fuori della presenza di Drew Barrymore in Donnie Darko e che in E.T. interpretò Gertie, la sorellina di Elliot, Richard Kelly ha omaggiato il film vestendo Donnie con felpa grigia e cappuccio e riproponendo - in modo differente - la corsa in bicicletta presente nel film. Questo tributo è stato successivamente ripreso anche da J.J Abrams in Super 8. 

Nonna Morte è realmente esistita

Richard Kelly ha spiegato che Nonna Morte esiste davvero ma ha una storia differente da quella raccontata nel film. Nel vicinato di casa Kelly, un'anziana signora girava intorno per il quartiere e apriva ossessivamente la casetta della posta. Il fratello più grande del regista e il suo migliore amico chiamavano la vecchietta Nonna Morte, fonte di ispirazione successivamente per Donnie Darko. 

La filosofia del viaggio nel tempo di Roberta Sparrow esiste davvero!

Roberta Sparrow/Nonna Morte in una scena dal film Donnie Darko

Il libro scritto da Nonna Morte o Roberta Sparrow esiste ed è gratuito. Non è mai stata realizzata una copia fisica del libro ma soltanto digitale e scritta dai fan per i fan. È disponibile sia in italiano che in inglese e toglierà al lettore molti sassolini dalla scarpa riguardo agli eventi presentati nel film. 

Donnie ed Elizabeth sono fratelli nella vita reale

Donnie ed Elizabeth sono fratelli anche nella vita reale

Non solo fratello e sorella in Donnie Darko, Jake Gyllenhaal e Maggie Gyllenhaal sono fratelli anche nella vita di tutti i giorni. Per i due non è stato difficile instaurare un rapporto di fratellanza o recitarlo, è tutto vero. Sicuramente uno tra i momenti più simpatici del film è il litigio tra Donnie e sua sorella, a tavola, con i genitori presenti. 

La linea della vita è un avvenimento realmente accaduto a Richard Kelly 

La linea della vita è un fatto realmente accaduto al regista Richard Kelly

Il regista Richard Kelly ha raccontato che la scena della Linea della vita è tratta da un avvenimento realmente accaduto. Una professoressa di educazione fisica di Kelly era specializzata in self-help, motivazione e aiuto degli allievi. Per risolvere i problemi dei propri alunni, l'insegnante utilizzò il sistema della Linea della vita suddivisa in odio e amore. Come Donnie, anche il regista ebbe un dibattito acceso con la professoressa alla quale spiegò che il suo era un sistema semplicistico e altamente ridicolo.

Esiste un sequel/spin-off di Donnie Darko 

S. Darko è uno spin-off riguardante le vicende di Samantha, sorella di Donnie Darko. Il regista Richard Kelly si dissociò istantaneamente dall'idea di dirigere o essere associato a questo film in quanto lo definì una manovra commerciale ridicola e che avrebbe ammazzato un intero progetto. I produttori del film, visto l'enorme flop del film dichiararono successivamente che S. Darko non era un sequel ma uno spin-off ambientato in un universo parallelo. Nonostante questa premessa, il film rimase brutto per i fan, gli spettatori e probabilmente anche per il regista dello stesso film.

Il film è stato girato in 28 giorni

Il regista ha impiegato 28 giorni per girare il film

Sembra uno scherzo ma le riprese di Donnie Darko sono durate giusto 28 giorni anche se il regista non ha mai precisato se ha impiegato anche le 6 ore, 42 minuti e 16 secondi presenti nel film. Scherzi a parte, Richard Kelly ha spiegato che aver girato per 28 giorni è una pura casualità senza alcuna storia particolare intorno. 

Richard Kelly aveva già diretto 2 cortometraggi

 

Il regista di Donnie Darko aveva già girato 2 corti prima di lavorare al film, in particolare The Goodbye Place del 1996 che al suo interno ha molteplici riferimenti al lungometraggio. 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement

Cosa ne pensate di queste curiosità su Donnie Darko? 

[QUIZ]

Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!

Sto cercando articoli simili...