Dopo anni di lotta, l’Italia ha vinto: gli e-book, così come i libri cartacei, avranno un’IVA pari al 4%.
L’Ecofin, in data 2 ottobre, ha finalmente approvato la proposta che consentirà agli Stati membri di applicare aliquote IVA ridotte anche alle pubblicazioni digitali.
Una scelta definita “una grande vittoria per l’Italia e per tutti i lettori europei” da parte di Ricardo Franco Levi, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE).
Tenendo conto delle attuali norme sull'IVA, i servizi digitali sono tassati con un'aliquota IVA del 15%, a differenza delle pubblicazioni cartacee (che siano libri, riviste o quotidiani) che hanno ottenuto una riduzione dell'IVA di un minimo del 5%. Alcuni Stati membri sono stati autorizzati ad applicare aliquote IVA "super-ridotte" (inferiori al 5%) o addirittura "zero" (che comportano la deducibilità dell'IVA).
#unlibroèunlibro: la campagna tutta italiana
È proprio dalla AIE che già nel 2015 si era avviata la campagna #unlibroèunlibro con obiettivo quello di equiparare l’IVA dei prodotti digitali a quelli cartacei (passando dunque dal 22% al 4%).
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Tale cambiamento fu perorato dall’allora ministro della Cultura Dario Franceschini - il cui obiettivo era quello di favorire la diffusione della cultura – e che ha dato l’esempio anche ad altri paesi europei come la Francia.
Secondo i dati Istat, solo quattro italiani su dieci leggono almeno un libro all’anno: un dato allarmante, che ha convinto ancor di più Marco Polillo (che all'epoca della campagna era presidente dell'AIE) a spingersi verso l’equiparazione del trattamento fiscale degli e-book ai libri di carta.
L’Italia ha scelto. Adesso l’obiettivo, insieme al Governo, è far cambiare idea agli altri paesi d’Europa.
Dopo tre anni, la battaglia è stata vinta e il divario fiscale tra digitale e cartaceo sembra essere stato finalmente annullato a carattere internazionale.
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Hartwig Löger, ministro delle Finanze dell'Austria, ha dichiarato soddisfatto:
Questa proposta è parte dei nostri sforzi volti a modernizzare l'IVA per l'economia digitale e ci consente di stare al passo con il progresso tecnologico.
Voi cosa ne pensate dei libri digitali? Siete pro o contro?
Fonte: The European Council
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