É morto oggi a Napoli Ennio Fantaschini. Come riportato dall'Ansa, l'attore era ricoverato da più di due settimane nel Reparto di Rianimazione del Policlinico Federico II, diretto da Giuseppe Servillo, per le complicanze di una leucemia acuta promielocitica.
Per Fantastichini, 63 anni, fatali sono state le complicanze emorragiche della neoplasia ematologica di cui era affetto. In particolare a stroncarlo sono state le emorragie cerebrali che hanno fatto seguito a complicanze polmonari ed intestinali.
Da Ferie d'agosto a Saturno contro
Tra le sue fonti d'ispirazione citava spesso un mostro sacro come Gian Maria Volonté. Non uno qualunque. Neppure la carriera di Fantastichini è stata di quelle banali. Anzi. Un David di Donatello (su un totale di 5 nomination) conquistato come Miglior attore non protagonista per Mine vaganti di Ferzan Özpetek, due Nastri d'argento, sempre come attore non protagonista (Porte aperte e, ancora, Mine vaganti), migliore rivelazione dell'anno - il Prix Fassbinder - nel '90, sempre per Porte aperte di Gianni Amelio.
L'estro di Fantastichini ha saputo adattarsi a drammi e commedie, film di mafia e biopic per la TV: lo ricordiamo nello splendido cult estivo del 1996 Ferie d'agosto (regia di Paolo Virzì), nel drammatico Saturno contro di Özpetek e in Fortapàsc di Marco Risi.
Al cinema è stato anche un regista depresso in Alla fine della notte, un agente della municipale in pensione nel divertente La mossa del pinguino e un direttore del carcere sospettoso ne La stoffa dei sogni. In TV, invece, è apparso - incarnando il giudice Giovanni Falcone - accanto a Giorgio Tirabassi nella miniserie Paolo Borsellino. Tra i suoi ultimi lavori per il piccolo schermo ricordiamo il film TV Fabrizio De André - Principe libero.
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