Eroe o terrorista?

Autore: Redazione NoSpoiler ,
Ha sbaragliato l’agguerrita concorrenza ai Golden Globes, aggiudicandosi il titolo di miglior serie drammatica e il premio per la migliore attrice (Claire Danes). Iniziamo dunque a parlare di Homeland, la serie-rivelazione del network americano Showtime in arrivo in Italia, naturalmente su FOX, dal 6 febbraio. Ecco la storia: lei agente della CIA che vive del suo lavoro, lui un militare liberato dopo 8 anni di prigionia in Iraq. Un eroe americano in procinto di tornare a casa… Ma lei non crede che sia sincero. Sospetta che sia un terrorista, che in tanti anni abbia giurato fedeltà ad un’altra causa.

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Una minaccia straniera che arriva in terra americana sotto forma di eroe americano: cosa c’è di peggio? Un terrorista travestito da eroe. O un eroe che solo una donna crede un terrorista? È questo il punto nodale di Homeland: la sfiducia, il sospetto. Ovvero: ciò che ti tiene inchiodato alla poltrona. Perché oltre alla politica e all’azione, gli autori ci mettono i sentimenti: Nicholas Brody (uno straordinario Damian Lewis) è sposato, ma è scomparso da 8 anni. Secondo voi come continuerà il rapporto con la moglie Jessica (Morena Baccarin)?

Senza contare che ci sono anche dei figli, di mezzo. Potete immaginarvi il caos e lo stato d’animo dei vari personaggi. Ma soprattutto di Brody. Del resto Damian Lewis non è nuovo a questa cosa: già in Life l’avevamo visto tornare alla vita dopo un lunghissimo periodo di reclusione. Cambiato, ovviamente. Figuriamoci ora… L’aspetto psicologico, quello legato all’amatissimo tema dello spionaggio, quello politico, umano e relazionale: sono tutti i punti di forza di Homeland, che non ti chiarisce mai di chi ti puoi fidare, che ti mette al corrente dei giochi politici che vanno contro ogni logica, che mette alla prova la tua fede di essere umano e buon cittadino in un sistema che ha molte, troppe falle.

Una serie che mette alla prova i telespettatori, episodio dopo episodio, come mette alla prova i protagonisti. Pensate a tutto quello che c’è in ballo: persone care che non ci sono più, rapporti che si sono congelati nel tempo, figli che non ti conoscono, politici di cui non sai nulla, comandanti a cui devi rispetto e obbedienza senza sapere di cosa si parla, nuova tecnologia, nuove abitudini, e poi la curiosità dei media… Il ritorno alla vita di Nicholas Brody è già un’impresa impossibile. Figuriamoci come può diventare se una brillante analista della CIA come Carrie Mathison (Claire Danes) pensa che lui non sia chi dice di essere…
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