Il film Judas and the Black Messiah è arrivato in un periodo storico molto particolare. Scopriamo qual è la storia vera dietro il film.
Il movimento Black Lives Matter, nato nel 2013 e diventato ancora più attivo dopo l'omicidio dell'afroamericano George Floyd, ha scatenato una serie di proteste in tutti gli Stati Uniti, estendendosi in diversi Paesi del mondo. La morte di Floyd non ha fatto altro che alimentare ancora di più la rabbia delle persone colore che denunciano il razzismo e la brutalità della polizia nei loro confronti.
La pellicola diretta da Shaka King racconta una storia vera, quella dell'uccisione di Fred Hampton, leader delle Pantere Nere, e di come la violenza dei poteri forti (in questo caso, l'FBI) si è abbattuta contro la comunità dei neri. Ci sono voluti anni affinché il crimine diventasse pubblico poiché il governo aveva cercato più volte di insabbiarlo. Grazie al film di King (e soprattutto ai suoi interpreti, Daniel Kaluuya e Lakeith Stanfield), il caso è tornato ad avere risonanza mediatica.
Scopriamo tutto sulla storia vera che ha ispirato Judas and the Black Messiah e chi sono i suoi protagonisti.
- Judas and the Black Messiah: la storia vera del film
- Chi sono le Pantere Nere?
- I personaggi di Judas and the Black Messiah
Judas and the Black Messiah: la storia vera del film
Judas and the Black Messiah è basato sulla vera storia di William O'Neal, diciottenne afroamericano che negli anni Sessanta diventa informatore dell'FBI e si infiltra nelle Pantere Nere, organizzazione rivoluzionaria che puntava sull'uguaglianza delle persone di colore. Il ruolo di O'Neal è cruciale: dovrà farsi amico il suo carismatico leader Fred Hampton, considerato pericoloso per l'FBI, e aggiornare l'agenzia governativa sui suoi movimenti.
Il giovane vive questa sua ambigua natura con grande tormento: di giorno è un militante che crede fermamente nei punti dell'organizzazione, di notte si trasforma in informatore per conto di Roy Mitchell, agente dell'FBI incaricato del caso.
Judas and the Black Messiah segue quindi la storia di un tradimento, quello di William O'Neal, ai danni della sua stessa comunità. Gli eventi narrati nel film culmineranno con l'uccisione di Fred Hampton nel 1969.
Chi sono le Pantere Nere?
Le Pantere Nere (o Black Panther Party) è stata una storica organizzazione rivoluzionaria attiva dagli anni Sessanta agli inizi degli anni Ottanta. I suoi co-fondatori sono Huey P. Newton (assassinato nel 1989) e Bobby Seale, uno dei suoi leader storici (la sua storia è raccontata in parte nel film Il processo ai Chicago 7). Il partito si basa su dieci punti che mirano alla fine della discriminazione razziale e all'emancipazione dei neri (per approfondimenti, vi rimandiamo a questo link su Wikipedia).
Le Pantere Nere nasce nel 1966 allo scopo di promuovere la liberazione degli afroamericani, pesantemente discriminati dalla società e dalla politica. Nel decennio successivo, l'organizzazione cresce notevolmente, attirando anche l'attenzione del governo, grazie all'attivismo promosso da Malcolm X e Martin Luther King.
Negli anni Ottanta, a causa di lotte interne ed esterne, il partito inizia a sgretolarsi. Nel 1989 viene fondato il New Black Panther Party, un'organizzazione che non ha nessuna correlazione con le Pantere Nere, e che si batte tutt'oggi contro il razzismo negli Stati Uniti.
I personaggi di Judas and the Black Messiah
Come già detto prima, gli eventi narrati in Judas and the Black Messiah sono tratti da una storia vera e i personaggi coinvolti sono basati su persone realmente esistite.
Fred Hampton
Il leader delle Pantere Nere, Fred Hampton, è interpretato da Daniel Kaluuya nel film. Nato il 30 agosto 1948, all'età di 18 anni iniziò a interessarsi alle lotte socialisti del Terzo Mondo, diventando poi attivo nel partito National Association for the Advancement of Coloured People (NAACP). Nel 1967 si unì alle Pantere Nere, attratto dai loro ideali contro la discriminazione razziale. Fu in quel periodo che finì nel mirino dell'FBI, che lo classificò come "persona pericolosa". Hampton creò anche un patto di non aggressione tra le gang di strada di Chicago, diventando un vero e proprio simbolo di libertà e non violenza. L'FBI ha cercato più volte di contrastare il suo operato, fino a far infiltrare il giovane William O'Neal nella sua organizzazione per poter controllare i suoi movimento.
Il 4 dicembre 1969, la polizia irruppe nel suo appartamento, uccidendo lui e diversi componenti delle Pantere Nere. Le altre persone presenti rimasero gravemente ferite.
William O'Neal
William O'Neal (interpretato da Lakeith Stanfield) è l'uomo chiave che ha portato l'FBI nella tana di Fred Hampton. Nato il 9 aprile 1949, all'età di 18 anni venne contattato dall'agenzia governativa per fargli un'offerta. L'FBI sapeva che O'Neal aveva rubato un'auto e, per evitagli il processo, l'agente Roy Mitchell venne incaricato di occuparsi del caso: gli propose di diventare un informatore e di infiltrarsi nelle Pantere Nere per passargli informazioni sul leader Fred Hampton.
Come scrive il sito Slate, il film segue abbastanza fedelmente l'articolo del Chicago Tribune del 1973 che rende per la prima volta pubblico il suo coinvolgimento nel raid che portò alla morte di Hampton. Il vero William O'Neal rilasciò un'ultima intervista video il 13 aprile 1989 per il documentario Eyes on the Prize II, in cui raccontò i suoi rapporti con le Pantere Nere e la sua esperienza come informatore. Un anno più tardi, il 15 gennaio 1990, morì in seguito a un incidente stradale, giudicato inizialmente come suicidio. Parlando col Chicago Reader nell'agosto 2020, suo zio rivelò che dopo aver collaborato con l'FBI e aver tradito Hampton, O'Neal fu tormentato dai sensi di colpa che lo cambiarono per sempre.
Deborah Johnson
Deborah Johnson (interpretata nel film da Dominique Fishback) è stata la compagna di Fred Hampton, e una delle poche superstiti al raid che portarono alla sua morte. Oggi la donna si fa chiamare Akua Njeri. A causa della scarsa documentazione sulla sua vita (in parte perché la Johnson non ha mai svelato i dettagli più importanti), il film non ha potuto riportare fedelmente gli eventi legati alla sua figura. Sappiamo solo che Deborah conobbe Hampton durante un discorso pubblico (come viene mostrato in Judas and the Black Messiah).
Roy Mitchell
L'agente dell'FBI Roy Mitchell (Jesse Plemons nel film) era una sorta di figura paterna per il giovane William O'Neal, e ciò è riportato molto bene nella pellicola di King. Il vero Mitchell ha lavorato alle indagini dell'FBI sugli omicidi degli attivisti per i diritti civili, proprio come si afferma nel film. Morì nel 2000.
I Crowns
Negli anni '60 esistevano diversi gruppi attivisti che combattevano per la stessa causa, ovvero a favore della liberazione degli afroamericani. Ciascuno di essi, però, usava un metodo d'approccio del tutto diverso e pertanto c'era rivalità tra loro. In Judas and the Black Messiah, i Crowns sono una fittizia gang rivale con la quale Hampton si scontra. In una scena del film, il leader delle Pantere Nere riesce ad unire i due gruppi per combattere insieme contro coloro che discriminano gli afroamericani.
George Sams Jr.
Nel film viene brevemente mostrato George Sams Jr. (interpretato da Terayle Hill), ex membro delle Pantere Nere accusato nel 1969 di aver ucciso Alex Rackley, appartenente al partito delle Pantere Nere del New Haven. Ricercato, si rifugiò in diverse strutture dell'organizzazione in cerca di asilo. Nella pellicola viene fatto intendere che Sams era un informatore dell'FBI, ma in realtà non ci sono mai state prove a conferma di questa versione.
Jimmy Palmer
Il personaggio immaginario di Jimmy Palmer (al quale Ashton Sanders presta il volto) è basato sulla figura reale di Larry Roberson, membro delle Pantere Nere ucciso dalla polizia all'interno di una gastronomia. Gli eventi narrati nel film coincidono più o meno con quanto accaduto a Roberson. Il 17 luglio 1969 lui e un altro membro del partito si trovarono a discutere con alcuni poliziotti che stavano dando fastidio a dei residenti; ciò scatenò una colluttazione e Roberson fu portato in ospedale per le gravi ferite riportate. Morì due mesi dopo.
Judas and the Black Messiah racconta un capitolo oscuro della storia americana ed è giusto conoscere i protagonisti che ne hanno fatto parte.
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