Ferragosto visto dal Cinema: da Il sorpasso a Un sacco bello, i film a tema

Autore: Emanuele Zambon ,

Le origini di Ferragosto hanno radici antiche che corrono fino alla Roma imperiale. La festività era denominata Feriae Augusti e celebrava l'inizio di un periodo di riposo dopo le fatiche agricole.

Ed è proprio Roma la protagonista assoluta del cinema ferragostano, ovvero di quelle pellicole ambientate durante la festività che in Italia segna il culmine estivo. La capitale si fa più intima, a tratti malinconica: è la Roma de Il Sorpasso, in cui una Lancia Aurelia B24 sfreccia attraverso una deserta Piazza di Spagna, lanciata verso un tragico destino.

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Il film di Dino Risi del 1962 è un road movie che mostra l'altra faccia del boom economico e che cattura alla perfezione la mestizia di un giorno in cui la metropoli caotica per abitudine assume sfumature spettrali, influenzando gli umori dei due viaggiatori - l'invadente Vittorio Gassman e l'introverso Jean-Louis Trintignant - dal centro storico della capitale a Castiglioncello, in Toscana, fino al drammatico epilogo.

Un sacco... Roma

Qualche anno più tardi - è il 1980 - è Carlo Verdone a fare del Ferragosto un protagonista aggiunto del suo esordio sul grande schermo, Un sacco bello. Memorabile l'episodio che vede l'attore romano nei panni del vitellone Enzo, in procinto di partire alla volta della Polonia per un tour sessuale. Tra rendez-vous al palo della Morte, racconti ospedalieri e calze a rete, il ritratto che viene fuori è quello di una Roma assolata e deserta in cui bivaccano coatti solitari privi di alcuna ambizione.

Con Nanni Moretti, invece, il Ferragosto si fa itinerante, percorso a bordo di una Vespa. Parliamo di Caro diario, in cui il regista/attore riflette, osserva e critica tra Spinaceto e Ostia.

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Nanni Moretti a bordo della vespa in una scena del film

Dalla verve "futurista" dei film citati alla staticità di Pranzo di Ferragosto, in cui Gianni Di Gregorio percorre gli arroventati vicoli di Trastevere, semivuoti nei giorni di festività.

Nella claustrofobica vigilia di Ferragosto è invece ambientato L'ascensore, terzo episodio di Quelle strane occasioni in cui un monsignore (Alberto Sordi) approfitta di un guasto ad un elevatore per sedurre una giovane disinibita (Stefania Sandrelli). A propiziare l'incontro (forzato) a luci rosse è un condominio svuotato per le vacanze degli inquilini. Analoga situazione quella che consente al maresciallo Giraldi (Tomas Milian) in Squadra Antifurto di arrestare sul fatto due topi d'appartamento.

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Giancarlo Giannini e Mariangela Melato in una scena di Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto

Isole e yacht d'agosto

Uscendo dal Grande Raccordo Anulare è lecito menzionare tutta una serie di film che, pur non essendo ambientati (solo) il 15 agosto, rientrano nella lista di film vacanzieri e assolati già a cominciare dal titolo: da Ferie d'agosto, in cui Paolo Virzì racconta le schermaglie di due famiglie in vacanza a Ventotene, a Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, celebre pellicola diretta da Lina Wertmüller, con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato baciati dal sole e uniti da una "passione perversa".

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Al mare o in città, in compagnia o nella più totale solitudine (come Carlo Verdone nel divertente videoclip "Resto a Roma"), abbiamo osservato come il Ferragosto stimoli la voglia di evasione anche al cinema, velando protagonisti e racconti di quella malinconia mitigata (solo) dai raggi del sole estivo.

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