Festival di Locarno, i 10 momenti da ricordare dell'edizione 2016

Si è chiusa la 69esima edizione del Festival del Film di Locarno: un'edizione intensa che suggestiva, di cui ricorderemo a lungo questi 10 momenti di grande cinema.

Autore: Elisa Giudici ,

Con la vittoria del film bulgaro Godless, che ha sbaragliato la concorrenza della vigilia e portato a casa l'ambito Pardo d'Oro, si è chiusa la 69esima edizione del Festiva del Film di Locarno, uno degli 8 top events che fanno conoscere ogni anno la Svizzera nel mondo e una grande occasione di conoscere protagonisti più o meno noti del mondo cinematografico contemporaneo. 

Elisa Giudici
I 10 momenti da ricordare di Locarno 69
Il cuore del Festival: Piazza Grande, ore 21:30

Il 2016 è stato il primo anno in cui NoSpoiler vi ha raccontato l'intera edizione come testata ufficialmente accreditata alla kermesse. Mentre sistemiamo l'archivio fotografico di un'intensa edizione e scriviamo le ultime recensioni di 2 settimane di continue ed entusiasmanti visioni in anteprima mondiale, abbiamo deciso di stillare una breve lista dei momenti più emozionanti vissuti a Locarno, che vi abbiamo raccontato giorno dopo giorno. 

1- L'arrivo di Gemma Arterton a Locarno

Ai detrattori che sostengono l'inferiorità di Locarno rispetto ai festival cugini europei sottolineandone il limitato coefficiente glamour, l'edizione 69 ha risposto con un'apertura in grande stile. Il film che ha dato il via alla competizione è stata una scelta forte, di genere (zombie) e decisamente polarizzante. Cosa pensiamo di The Girl With All the Gifts abbiamo già avuto modo di dirvelo, ma è sempre bello ricordare che la presentazione alla stampa e al pubblico è coincisa con uno degli arrivi più glamour dell'intera kermesse. La protagonista Gemma Arterton è infatti venuta di persona a presentare il film, accompagnata dalla produttrice della pellicola, dalla giovane coprotagonista Sennia Nauna e dallo scrittore del romanzo e della sceneggiatura adattata Mike Carey

Gemma Arterton a Locarno 69

Dopo aver avuto l'occasione di intervistarla e fotografarla possiamo assicurarvi che Gemma Arterton è una donna davvero dolce e bellissima come traspare dalle sue prove attoriali!

2- L'omaggio elvetico a Stefania Sandrelli

La vicinanza del Ticino all'Italia ha consentito al nostro Paese di ottenere sempre un'attenzione in più, nella selezione dei film nella competizione internazionale e fuori concorso. Scorrendo la lista dei vincitori del premio alla carriera che ogni anno il Festival di Locarno assegna (negli ultimi 3 anni ricevuto da Faye Dunaway, Mia Farrow e Andy Garcia), non si può che ammirare la scelta di celebrare nel 2016 la lunga e prolifica carriera di un'interprete italiana conosciuta e amata a livello internazionale, Stefania Sandrelli

La Sandrelli ha ricevuto il Leopard Club Award, riconoscimento che celebra le carriere di quanti sono riusciti ad entrare nell'immaginario collettivo grazie alle loro interpretazioni. L'attrice italiana ci è entrata negli occhi e nel cuore sin da quando, giovanissima, partecipò a Il Conformista di Bertolucci (rivisto proprio a Locarno) o a Divorzio all'Italiana di Pietro Germi. 

3- La serata all'insegna dell'action con Jason Bourne 

A Locarno 69 abbiamo scoperto tanti giovani cineasti alla prima o seconda prova e assistito a grandi prove di visionarietà artistica, ma il festival elvetico sa anche regalarsi una serata hollywoodiana e più popolare. L'agente Jason Bourne non è nuovo al pubblico di Piazza Grande, che anzi sul grande schermo all'aperto negli anni ha avuto modo di vivere tante sue avventure dei precedenti capitoli. 

Dopo che Matt Damon nei panni di Bourne ha ritrovato la sua identità nello scorso capitolo, è stato bello vedere come non sia mancato all'appuntamento elvetico, per una serata a tutto action che ha visto un gran pienone in Piazza Grande. 

4- La visione in Piazza Grande di Stefan Zweig

È stato uno dei film più accessibili e amati dal pubblico di Piazza Grande e sarà uno dei biopic da ricordare di questo 2016: la biografia degli ultimi anni di vita da esule di Stefan Zweig è stata tra le pellicole che ci hanno convinto di più tra quelle viste a Locarno. 

La caratteristica unica di Locarno è di portare i protagonisti delle proiezioni serali a stretto contatto con il pubblico della Piazza: Maria Schrader ci ha incantato e commosso con il ricordo del produttore che la assistita per questo film, senza vederne mai il montaggio finale per la sua prematura scomparsa, così come i suoi interpreti ci hanno divertito con gli aneddoti riguardanti le loro audizioni.

5- L'arrivo a Locarno di Harvey Keitel

Altro momento hollywoodiano dall'alto coefficiente glamour è stato l'incontro con l'attore statunitense Harvey Keitel, che ha ritirato il premio alla carriera Live Achievemente Award 2016. Sintesi delle due anime della West Coast e della East Coast e attore feticcio di grandi registi come Quentin Tarantino e Martin Scorsese, l'attore statunitense ha raccontato la sua carriera e si è aperto con gli addetti ai lavori e al pubblico, senza contare le numerose proiezioni dedicate alle sue interpretazioni migliori. 

Insomma, la Hollywood di ieri e oggi continua a sbarcare nel cuore delle Alpi svizzere per raccontare l'evoluzione del cinema statunitense negli ultimi decenni. 

6- (Ri)vedere al cinema Strade Perdute e Suspiria

Tra il calendario davvero infinito di proiezioni per la stampa e per il pubblico che Locarno offre ogni anno, c'è un'intera sezione che rischia di passare in secondo piano, ovvero quella dedicata alla storia del cinema. Locarno infatti offre ogni anno la possiblità di (ri)vedere al cinema i grandi film del passato e dell'immediato recente, che siano legati alla carriera dei protagonista che celebra o semplicemente pellicole che vale davvero la pena di recuperare su grande schermo. 

Quest'anno la scelta era vastissima e presentava anche pellicole incredibili del presente come il fantastico Frances Ha e l'incredibile Enter the Void (il cui regista Gaspar Noé è stato ospitato nell'ambito della Red Bull Academy). La mia scelta però è stata orientata verso grandi classici usciti quanto non ero ancora nata o non avevo l'età per entrare in sala: il grande classico di David Lynch Strade Perdute e uno dei grandi cult del nostro Dario Argento (presidente della giuria Cineasti Del Presente), Suspiria

7- Il premio Vision Award ad Howard Shore

È davvero encomiabile lo sforzo del Festival di Locarno di portare sul palco chi di solito sta dietro le quinte del cinema. Howard Shore, premiato quest'anno con il Vision Award 2016, è il classico esempio di un grande del cinema che ci fa emozionare film dopo film, senza che noi ne siamo consapevoli. 

Il grande compositore ci ha raccontato in musica le meraviglie e l'oscurità che popola la Terra di Mezzo dell'adattamento tolkeniano di Peter Jackson, ha ritmato gli incubi di Cronenberg e i momenti migliori di Scorsese. A Locarno finalmente ci ha svelato il suo segreto: una matita, una gomma e un pentragramma.

8- Il boato che ha accolto Ken Loach in Piazza Grande

È stato l'evento più atteso e seguito in Piazza Grande, tanto che molti, come la sottoscritta, dopo aver fotografato l'arrivo sul red carpet del mito Ken Loach hanno seguito il film seduti sul selciato della piazza elvetica. Gli 8000 posti disponibili non sono stati assolutamente sufficienti a contenere tutti i fan del grande regista inglese, accorsi per assistere alla proiezione in anteprima di I,Daniel Blake, vincitore della Palma d'Oro all'ultimo Festival di Cannes. 

Elisa Giudici
Piazza Grande a Locarno 69
Il pienone registrato in Piazza Grande per Ken Loach

Dato il boato e il lunghissimo applauso seguito al suo ingresso sul palco e alla proiezione del film, non stupisce che I, Daniel Blake abbia stravinto la gara per il premio attribuito dal pubblico delle proiezioni serali. 

9- Bill Pullman e Jane Birkin sono inossidabili

Alle volte è anche giusto concedersi un momento di nostalgia e ripensare ai momenti e alle icone di ieri. Fa enormemente piacere scoprire come oggi due grandi nomi del passato hollywoodiano come Jane Birkin e Bill Pullman non vivano della loro leggenda ma lavorino giorno dopo giorno nel mondo del cinema, come produttori attori e registi. 

È stato bello ritrovarli entrambi in piena forma al Festival. Sono stati così gentili da soddisfare la nostra curiosità sul passato, raccontando esperienze che hanno già ripercorso tante volte in incontri e interviste, regalandoci aneddoti e curiosità sempre nuovi. 

10- La vittoria di Godless

Per paradossale che sia non è mai semplice per chi ha accesso a tutte le proiezioni indovinare cosa vedere e cosa trascurare per poter raccontare ai propri lettori quanto già visto nelle ore precedenti. Per questo siamo stati contentissimi di aver indovinato il vincitore del Pardo d'Oro, il film bulgaro Godless

Tra tutti i premiati nel palmares qualcosa purtroppo ci è sfuggito, ma siamo tornati a casa con un bilancio più che positivo dalle nostre visioni elvetiche, che continueremo a raccontarvi nei prossimi giorni! 

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