La figlia di Paul Walker raggiunge un accordo con Porsche

Autore: Silvia Artana ,

Il 30 novembre del 2013, Paul Walker è scomparso in un tragico incidente d'auto a Santa Clarita, nei pressi di Los Angeles. La Porsche Carrera GT guidata dall'amico Roger Rodas ha carambolato sul cordolo di un marciapiede, si è schiantata contro un lampione e un albero e ha preso fuoco. Il conducente è morto sul colpo, mentre l'attore è spirato tra le fiamme.

La figlia Meadow ha intrapreso una lunga e difficile battaglia legale per ottenere giustizia per il padre e, a poco più di un mese di distanza dal quarto anniversario della sua scomparsa, ha registrato un importante successo nella causa intentata contro Porsche per omicidio colposo.

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Come riporta E! Online, il 16 ottobre 2017 le parti hanno raggiunto un accordo. I termini dell'intesa sono riservati, ma la giovane e il suo legale e la casa automobilistica tedesca hanno deciso di procedere con la chiusura del caso. 

Le accuse a Porsche

Assistita dall'avvocato Jeff Milam, la figlia di Paul Walker, Meadow, nel 2015 ha fatto causa a Porsche per la morte del padre.

In base a quanto è possibile leggere in diversi articoli dell'epoca, tra cui quelli pubblicati da E! Online, la giovane ha accusato la casa automobilistica tedesca di negligenza e omicidio colposo:

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[La Porsche Carrera GT, n.d.r.] mancava di caratteristiche di sicurezza che si trovano sulle auto da corsa ben progettate e anche su comuni auto da strada meno costose, che avrebbero potuto evitare l'incidente o, almeno, permettere a Paul Walker di sopravvivere.

Secondo Milam, Porsche sapeva che la vettura su cui viaggiavano l'attore e Roger Rodas "aveva una storia di problemi di instabilità e di controllo", ma nonostante ciò, "non ha provveduto a installare il proprio sistema di controllo elettronico della stabilità, che è progettato specificatamente per contrastare i rischi di una sterzata improvvisa, connaturati a questo tipo di veicoli ipersensibili".

Inoltre, per l'accusa, la cintura di sicurezza di Paul Walker era difettosa e ha impedito all'attore di uscire dall'automobile prima che esplodesse, condannandolo a un'agonia di 1 minuto e 20 secondi tra le fiamme. L'avvocato di Meadow ha altresì smontato la ricostruzione effettuata dallo Sceriffo della Contea di Los Angeles, secondo cui lo schianto è stato dovuto alla velocità alla quale viaggiava la vettura, affermando che non era compresa tra 130 e 150 km all'ora, bensì tra 100 e 115.

Per questo, l'avvocato di Meadow ha concluso:

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In definitiva, la Porsche Carrera GT è una vettura pericolosa. Non doveva essere in strada. E noi oggi non saremmo senza Paul Walker e il suo amico, Roger Rodas.

All'epoca dei fatti, Porsche ha risposto con un comunicato (riportato da Entertainment Weekly) in cui ribaltava completamente la prospettiva, addossando ogni responsabilità dell'accaduto a Paul Walker (ricordato con parole toccanti dall'amico Vin Diesel) e Roger Rodas: 

Come abbiamo detto in precedenza, siamo molto addolorati ogni volta che qualcuno rimane ferito in un veicolo Porsche. Tuttavia, in questo caso, riteniamo che il rapporto delle autorità competenti abbia stabilito con chiarezza che il tragico incidente [in cui hanno perso la vita Paul Walker e Roger Rodas, n.d.r.] sia da attribuirsi alla guida spericolata e alla velocità eccessiva.

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Ma il risultato della causa intentata da Meadow Walker racconta un'altra verità. 

La causa contro Roger Rodas

Contestualmente alla battaglia legale contro Porsche, Meadow Walker ha portato in tribunale anche Roger Rodas, alla guida dell'auto al momento dello schianto e morto con Paul Walker.

La causa si è conclusa nel 2016, con la vittoria della figlia dell'attore, che ha ottenuto un risarcimento di oltre 10 milioni di dollari (al netto delle spese, pari a poco più di 7 milioni di dollari). La decisione del tribunale è arrivata in base all'esame della documentazione sull'accaduto depositata nel 2014:

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[Benché Roger Rodas, n.d.r.] non stesse effettuando una manovra particolarmente pericolosa quando ha perso il controllo della vettura, [è stato, n.d.r.] comunque in parte responsabile dell'incidente.

Come riporta E! Online, l'avvocato di Meadow Walker ha commentato il risultato con parole non prive di un certo cinismo:

La somma pattuita non rappresenta che una minima parte di quello Paul Walker avrebbe guadagnato con la sua carriera di star del cinema internazionale, se la sua vita non fosse stata tragicamente spezzata.

Pochi giorni prima della sentenza, la vedova di Roger Rodas, Kristine, aveva visto respingere da un giudice le accuse di negligenza e omicidio colposo avanzate contro Porsche per la morte del marito.

In base alle carte prodotte, la casa automobilistica tedesca non ha avuto nessuna responsabilità nel decesso dell'uomo.

Ma in quel caso, come ha sottolineato l'avvocato Jeff Milam, "l'uomo è morto sul colpo". Invece, "Paul Walker è sopravvissuto allo schianto, ma è rimasto intrappolato ed è bruciato vivo, a causa dei difetti del veicolo".

Giustizia è fatta? La risposta la conoscono (forse) solo le persone direttamente coinvolte. L'unica cosa certa è che sono morti due uomini. Ed entrambi hanno lasciato un vuoto enorme per coloro che li amavano.

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