Film Marvel: Scorsese ora li definisce 'una nuova forma d'arte'

Martin Scorsese ha nuovamente ribadito la sua posizione nei confronti dei film Marvel, definendo però questa volta i cinecomic della Casa delle Idee come una diversa forma d'arte.

Autore: Marcello Paolillo ,

Non c'è fine alla polemica relativa ai film Marvel, innescata a inizio ottobre dal regista Martin Scorsese. Questi, intervistato da Empire, ha infatti dichiarato che i cinecomic della Casa delle Idee "non sono cinema".

Durante la conferenza stampa di presentazione del suo The Irishman al BFI London Film Festival, Scorsese ha poi ribadito la sua posizione, sottolineando nuovamente che secondo lui i film Marvel sono veri e propri "parchi di divertimento", lontani anni luce dalla sua concezione di cinema in senso stretto.

Nei giorni successivi anche il regista Francis Ford Coppola si è detto assolutamente d'accordo con il punto di vista di Scorsese, definendo "spregevoli" le pellicole Marvel, così come anche l'autore britannico Ken Loach ha poi bocciato i cinecomic ritenendoli noiosi e cinici prodotti di mercato.

Registi e attori come James Gunn, Kevin Smith, Samuel L. Jackson, Natalie Portman e Robert Downey Jr. (oltre al boss Disney Bob Iger in persona), sono presto corsi in difesa dei lungometraggi appartenenti al Marvel Cinematic Universe, sebbene il punto di vista degli "accusatori" non sembra essersi mosso di un millimetro.

Ora, tuttavia, Scorsese ha deciso di smorzare un po' la polemica parlando a Entertainment Weekly, nel corso di un'intervista per The Irishman. Il regista ha infatti rimarcato ancora una volta la sua posizione, definendo però questa volta i film Marvel come "una diversa forma d'arte":

I film di successo, i grandi lungometraggi tratti dai fumetti, sono delle pellicole simili ai parchi tematici, per quanto molti di loro siano fatti bene, a tutti i livelli. Si tratta di una forma di cinema totalmente diversa, un'altra forma d'arte. Speriamo che ci siano delle sale che programmino film diversi da quelli.

Insomma, nonostante il punto di vista di Martin Scorsese sull'argomento non sia comunque cambiato in maniera netta (il paragone coi parchi di divertimento sembra essere un leitmotiv del regista), è impossibile non notare una certa voglia di "smorzare i toni" sulla questione.

Pensate che questo basti a placare la polemica sull'argomento?

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