Game of Thrones: il Re della Notte all'inizio aveva un aspetto completamente diverso

Autore: Silvia Artana ,

Al netto del finale che ha fatto arrabbiare (e non poco) i fan e delle dichiarazioni discutibili di David Benioff e D.B. Weiss, l'interesse per Game of Thrones continua a essere molto, molto grande. In particolare, a solleticare la curiosità degli appassionati sono le rivelazioni che stanno uscendo grazie al volume The Art of Game of Thrones, realizzato dalla scenografa vincitrice dell'Emmy, Deborah Riley.

Dopo le tavole che spiegano meglio la discesa di Daenerys nella follia e la decisione di Jon di uccidere la Madre dei Draghi, adesso è la volta di uno schizzo preparatorio che mostra il Re della Notte con un aspetto completamente diverso.

HarperVoyager/Amazon
Il libro The Art of Game of Thrones
Il libro The Art of Game of Thrones di Deborah Riley

L'immagine, condivisa da Vanity Fair, fa riferimento alla prima apparizione del condottiero degli Estranei nell'episodio 4x04, In cerca di un colpevole, quando trasforma uno dei figli di Craster in un White Walker. Il Re della Notte indossa una veste che arriva fino ai piedi, ha la barba e i capelli lunghi e una (ingombrante) corona che svetta verso l'alto (lo potete vedere qui sotto).

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Un look per il quale il sito lo paragona agli Spettri dell'Anello di Il Signore degli Anelli e che è decisamente differente da quello con cui i fan hanno imparato a conoscerlo. Ma come mai è cambiato tanto dalla prima concept art alla versione definitiva approdata sul grande schermo?

HarperVoyager/Vanity Fair
GoT: il primo aspetto del Re della Notte in The Art of Game of Thrones
L'aspetto iniziale del Re della Notte in Game of Thrones era diverso da quello che i fan hanno imparato a conoscere

Come ricorda Vanity Fair, nei libri di George R.R. Martin il Re della Notte non esiste così com'è nella serie TV, ma è il 13esimo Lord Comandante dei Guardiani della Notte (per avere un riferimento, Jon Snow è il 998esimo). In una vecchia intervista, lo scrittore lo ha definito "una figura leggendaria, come Lann l'Astuto e Brandon il Costruttore" e ha detto che aveva le stesse possibilità degli antenati dei Lannister e degli Stark di essere sopravvissuto fino all'epoca d Daenerys e compagnia. Insomma, non molte (anche se le Cronache del ghiaccio e del fuoco non sono finite e niente è certo).

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Per questa ragione, Riley, il suo team e il designer degli effetti prostetici, Barrie Gower, non avevano alcun riferimento e hanno dovuto creare il personaggio da zero. Parlando con il sito, Gower ha spiegato che le indicazioni da lui ricevute per modellare il Re della Notte lo invitavano a dare forma a una creatura "regale", con "i tratti caratteristici dei White Walker".

Il risultato è stato il personaggio presente nella tavola contenuta in The Art of Game of Thrones. Probabilmente vicino all'idea di GRRM, ma distante da quella di D&D e per la serie. Così, l'aspetto del Re della Notte si è evoluto e modificato, fino a farlo diventare il sovrano guerriero che per 4 stagioni ha minacciato l'esistenza dell'umanità:

Era il leader dei White Walker, il primo dei White Walker, doveva comunicare un senso di potere. Abbiamo parlato di creare una corona che sembrasse fusa nella sua testa, qualcosa di organico, che sembrasse parte di lui. Poiché i White Walker sono creature dei ghiacci e hanno colori freddi, ha avuto senso esplorare forme taglienti e appuntite, con una essenza traslucida per rendere convincente la sua natura di ghiaccio.

HarperVoyager/HBO
GoT: il Re della Notte come era stato concepito e come è diventato
Il primo aspetto del Re della Notte a confronto con quello arrivato in TV

Come osserva Vanity Fair, l'affascinante e inquietante personaggio del Re della Notte (interpretato prima da Richard Brake e poi da Vladimir Furdik) è entrato di prepotenza nell'immaginario del pubblico ed è diventato un vero e proprio simbolo della serie. Al punto da essere il protagonista della campagna pubblicitaria della stagione 7. E forse, anche per questo, la sua fine è sembrata (molto) poco appropriata a gran parte degli spettatori.

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Ma purtroppo non è possibile riscrivere il destino del Re della Notte (anche se molti fan di GoT lo vorrebbero). Di certo, Riley, Gower e il loro team hanno consegnato alla storia della TV una personaggio che non sarà dimenticato tanto presto. Forse mai.

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