Dietro alla creazione de Gli Anelli del Potere 2 ci sono tantissimi professionisti che hanno messo a frutto le proprie capacità professionali così da costruire un progetto che risultasse il più coerente possibile con lo spirito letterario originale di J.R.R: Tolkien, traendone qualcosa di derivativo e allo stesso tempo inedito agli occhi dei fan. In relazione a tutto ciò abbiamo avuto l’onore di approfondire qualche aspetto della serie su Prime Video con Ryan Conder, SFX Supervisor dell’opera seriale in questione.
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Con lui abbiamo potuto parlare di alcune questioni specificamente connesse con gli effetti speciali de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere 2, e di tutte quelle piccolezze fondamentali per spingere all’immersione i fan. In un periodo storico come questo risulta sicuramente importante il parlare di SFX e del peso che questo particolare aspetto, nell’intrattenimento moderno, continua a giocare.
- Gli Anelli del Potere 2 e il suo rapporto con il passato
- Le difficoltà ma anche le soddisfazioni
- La costruzione della credibilità nella serie
Gli Anelli del Potere 2 e il suo rapporto con il passato
Per prima cosa abbiamo voluto chiedere Ryan se le precedenti trasposizioni de Il Signore degli Anelli avessero avuto, in qualche modo, un’influenza sul suo attuale lavoro. La sua risposta è stata positiva, rivelando che lui, personalmente, ci è cresciuto con i film di Lotr, ritrovandosi in alcune tecniche utilizzate in precedenza in questo senso (ha accennato allo “scaling” e alle difficoltà nel rendere in scala luoghi e personaggi).
Parlando per un secondo “della visione” che la serie avrebbe dovuto avere, invece, Conder ci ha accennato che si è trattato di un lavoro di squadra passato per alcuni meeting e fasi insieme al production designer e a tutti gli altri professionisti coinvolti nel progetto. Con questi si è andato formare “quello che la serie avrebbe dovuto essere” , per poi capire insieme di cosa si sarebbe necessitato per costruirla, rivelando l’attuazione di molti test nell’ambito delle esplosioni, per esempio.
Le difficoltà ma anche le soddisfazioni
Fra le sfide più difficili nel realizzare Gli Anelli del Potere 2, c’è stata quella di coordinarsi con tutti gli altri, in un progetto dalla portata globale, ha riportato Conder:
Una delle questioni più grandi, nel lavorare al progetto, è stata quella della sua scala. A un certo punto abbiamo avuto a che fare con 4 unità che lavoravano in e da posti differenti, qualcuna durante il giorno e altre durante la notte…
Ryan Conder ha quindi spiegato una delle difficoltà più grandi cui hanno fatto fronte durante la realizzazione de Gli Anelli del Potere 2. Sembra che la portata abbia ampliato gli addetti ai lavori e i set con cui fare i conti, rendendo ancor più variegata la situazione, con un programma intenso.
La costruzione della credibilità nella serie
Fra le altre cose, con Conder abbiamo avuto modo di parlare anche della “credibilità”, intesa come percezione e peso di questa all’interno di una serie come Gli Anelli del Potere 2. Dal suo punto di vista si tratta di un elemento “incredibilmente importante”. Ovviamente quando si parla di immersione, un una serie del genere, bisogna tenere conto di tante cose e impegnarsi a finché funzionino.
Nel momento in cui si parla di effetti speciali, ci si relaziona sicuramente con una componente fondamentale nell’intrattenimento contemporaneo. I passi in avanti attuati negli anni hanno consentito a tanti autori di trasmettere le proprie visioni per immagini con più facilità, ma resta comunque interessante il ragionare sola al peso che una componente del genere continua ad avere su progetti come Gli Anelli del Potere 2.
Nel chiudere con questa nostra riflessione, vi ricordiamo che la seconda stagione della serie sarà disponibile su Prime Video dal 29 agosto 2024 coi suoi primi 3 episodi, seguiti da una successiva pubblicazione settimanale fino al 3 ottobre.
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