Gli Anelli del Potere degli Elfi: che poteri hanno e chi li possiede?

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Autore: Giovanni Arestia ,

I tre Anelli del Potere degli elfi furono creati con l'intento di impedire che la magia (la Luce degli Eldar) svanisse dalla Terra di Mezzo, con il loro scopo principale di curare e preservare. A differenza del finale di stagione della serie (ecco a voi la nostra recensione della prima stagione di Gli Anelli del Poteri) prodotta da Amazon Prime Video, nei libri, questi anelli furono forgiati dopo gli altri Anelli del Potere, non prima.

I tre Anelli degli elfi non erano contaminati dalla malvagità di Sauron, rendendoli i più potenti tra tutti e i più desiderati dal Signore Oscuro. Tuttavia, non erano completamente indipendenti: erano comunque legati al potere dell'Unico Anello. Quando l'Unico Anello viene distrutto, i tre Anelli degli elfi perdono la loro magia. Senza quel potere, la Luce degli Eldar si affievolisce irreversibilmente nella Terra di Mezzo, costringendo gli Elfi a ritirarsi nelle Terre Immortali di Valinor. Ma quali sono questi Anelli del Potere degli elfi? Che poteri possiedono? Chi li ha avuti in passato? Scopritelo con noi!

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Narya, l'Anello di Fuoco

Narya, l'Anello del Fuoco, è caratterizzato da un rubino incastonato e, secondo le leggende di J.R.R. Tolkien, il metallo utilizzato per la sua creazione è sconosciuto. Narya possiede il potere di resistere all'invecchiamento e di ispirare coraggio e speranza contro la tirannia e la disperazione. Dopo la morte di Gil-galad nella Guerra dell'Ultima Alleanza, l'anello venne custodito dall'Elfo Círdan, che apparirà nella seconda stagione della serie.

All'inizio della Terza Era, quando Gandalf arriva nella Terra di Mezzo, Círdan riconosce la sua vera identità come Maiar di Valinor e gli dona Narya. Questo gesto era molto significativo, poiché Gandalf, saggio e potente, era destinato a guidare la resistenza contro la minaccia di Sauron e a ispirare speranza nei popoli della Terra di Mezzo.

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Narya aveva anche la capacità di rendere invisibile il suo portatore alle osservazioni a distanza, un potere condiviso con gli altri due Anelli Elfici. Questa abilità permise a Gandalf, Elrond e Galadriel di rimanere nascosti all'occhio di Sauron. Si diceva inoltre che Narya avesse poteri legati al fuoco, una teoria supportata dalla battaglia epica tra Gandalf e il Balrog nelle Miniere di Moria. In quella lotta, Gandalf brandì la Fiamma di Anor, che potrebbe essere un riferimento diretto ai poteri infuocati di Narya.

Vilya, l'Anello dell'Aria

Vilya, noto come l'Anello dell'Aria, è un anello d'oro con uno zaffiro, considerato il più potente dei tre anelli elfici, anche se i suoi poteri specifici non sono mai stati completamente rivelati. Tuttavia, quando finì nelle mani di Elrond, potenziò significativamente le sue abilità di guaritore.

Come Narya, Vilya fu inizialmente forgiato da Celebrimbor e inviato a Gil-galad prima che Sauron saccheggiasse l'Eregion. Dopo la sconfitta delle forze del male e la loro cacciata dalla terra di Eriador, durante un consiglio a Gran Burrone, Gil-galad consegnò Vilya a Elrond. Da quel momento, Elrond mantenne l'anello segreto e al sicuro, senza mai usarlo apertamente.

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Si ritiene che Vilya abbia il potere di controllare gli elementi, una teoria supportata dal fatto che Elrond riuscì a evocare una possente ondata d'acqua per respingere i Nazgûl mentre attraversavano il fiume Bruinen inseguendo Frodo.

Nenya, l'Anello d'Acqua

Nenya, conosciuto anche come l'Anello dell'Acqua, è un anello con un diamante incastonato e l'unico realizzato con il mithril, un metallo prezioso che gli Elfi dell'Eregion ottennero grazie ai loro buoni rapporti con i Nani di Khazad-Dûm e dotato di particolari proprietà magiche tali da renderlo estremamente resistente e al tempo stesso leggerissimo. Celebrimbor, il maestro fabbro elfico, creò Nenya e lo consegnò direttamente a Galadriel.

Galadriel custodì Nenya fino alla fine della Terza Era, quando lasciò la Terra di Mezzo per recarsi a Valinor. Nenya possedeva proprietà magiche che conferivano conservazione, protezione e occultamento dal male. Grazie a questo anello, il regno di Lothlórien divenne un luogo difficilmente accessibile alle forze oscure di Sauron, anche se non completamente immune. L'anello, rappresentando l'elemento dell'acqua, aumentava il desiderio di Galadriel di tornare a Valinor, sebbene lei riuscisse a resistere a tale attrazione.

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Dopo la distruzione dell'Unico Anello da parte di Frodo, gli Anelli del Potere degli Elfi persero gradualmente la loro magia. Di conseguenza, quando Galadriel lasciò la Terra di Mezzo, anche Lothlórien cominciò a perdere la sua vitalità e finì per svanire nel tempo.

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Immagine in evidenza via Google Creative Commons

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