Il raffinato concierge di un prestigioso albergo ormai in disgrazia. Il lobby boy senza famiglia appena assunto, che si innamora di una giovane e candida pasticcera dal volto sfigurato. Una madame nobile e ricchissima che lascia in eredità al leggendario maître un prezioso dipinto, causa di guai e litigi. E ancora lo strampalato seguace della fantomatica "società delle chiavi incrociate", un galeotto pelato e tatuatissimo, un killer sadico e senza scrupoli.
Sono soltanto alcuni dei tanti personaggi teneri e buffi che popolano Grand Budapest Hotel, il settimo lungometraggio di Wes Anderson, scelto come film d'apertura della Berlinale 2014. Il regista texano omaggia il cinema del passato che più ama – da Ernst Lubitsch a Frank Borzage – e dispone le pedine del suo racconto nella cornice sfarzosa della lussuosa località termale del titolo, situata tra le Alpi dello staterello di Zubrowka.
Anderson ha immaginato Zubrowka come un punto di snodo tra Germania, Austria e Polonia, durante il periodo tra le due guerre mondiali, in piena Belle Époque. Questa cittadina fittizia è in realtà ricreata tra le architetture gotiche di Görlitz e gli studios berlinesi di Babelsberg, con interni a Dresda ed altri esterni tedeschi.
Una sorta di Mitteleuropa a fumetti e vecchie cartoline tutta da scoprire.
[movie id="120467"]
Görlitz
#Grand Budapest Hotel è stato girato in 10 settimane, dal gennaio al marzo del 2013, in alcune delle zone più suggestive della Germania orientale. Ispirato dai lavori dello scrittore austriaco Stefan Zweig, Anderson aveva accarezzato l'idea di girare in Ungheria, ma la capitale Budapest è rimasta soltanto nel titolo perché la Germania offriva un appiglio produttivo più sicuro.
La scelta non è stata soltanto funzionale al racconto: le location tedesche sono state scelte anche per le agevolazioni fiscali concesse da Federal Film Fund e Medienboard Berlin-Brandenburg e per l'alta efficienza logistica. Purtroppo, di mezzo ci si è messo il clima ostile: il freddo glaciale dei primi mesi dell'anno e la mancanza di luce durante il giorno hanno stravolto completamente il programma delle riprese. Queste circostanze hanno costretto la troupe ad usare le luci artificiali e il direttore della fotografia Robert Yeoman a girare le scene notturne al tramonto, come ha spiegato in un'intervista concessa a IndieWire.
Dopo aver studiato l'estetica della Parigi e della Praga degli anni Trenta, Yeoman e Anderson hanno girato in lungo e in largo per la Germania. Il regista ha ricostruito l'hotel – nell'identico spirito del Bristol Palace Hotel di Karlovy Vary, importante località termale della Repubblica Ceca (dove sorge la statua del cervo, nota come jelení skok), e dell'Hotel Börse dove soggiornava la troupe – in un grande magazzino in stile Art Noveau che ha trovato a Görlitz, la città tedesca più a est e gioiello tardogotico della Sassonia alla frontiera con la Polonia.
Il Grand Budapest Hotel si chiama Görlitzer Warenhaus (ora Kaufhaus Görlitz) e è il "Lafayette" della Sassonia costruito nel 1910. Gli splendidi lampadari non sono quelli d'epoca, ma una riproduzioni realizzata nel 1991 perché gli originali sono stati rimossi ai tempi della DDR. La bellissima cupola in vetro che copre l'atrio è invece quella originale, restaurata soltanto negli anni Ottanta.
Le colonne, le scale e le finestre non sono state modificate dallo scenografo Adam Stockhausen, che si è "limitato" ad arredare e abbellire la hall con tappeti e piante per il periodo sfarzoso degli anni Trenta, prima della "decadenza" dei Sessanta. Anche la sala teatrale e il bagno turco sono stati ricostruiti al Görlitzer.
No Instagram parameter url defined
Oggi il Görlitzer Warenhaus appartiene all'imprenditore Winfried Stöcker, che l'ha rilevato nel 2013 (per anni l'edificio è stato abbandonato) per ravvivarne il glamour e offrire ai cittadini su entrambe le sponde del fiume Neisse l'opportunità di fare acquisti sia esclusivi che a prezzi ragionevoli.
Il Kaufhaus Görlitz ospita un mercato alimentare nel seminterrato, è usato come set per film e spot (anche Quentin Tarantino ha girato qui alcune scene di #Bastardi senza gloria) e attira clienti da Dresda, Breslavia e Reichenberg. I negozi e gli uffici sono arredati in armonia con lo stile dell'architettura originaria.
No Instagram parameter url defined
Ecco un video che porta dritti nel dietro le quinte di Grand Budapest Hotel e svela il lavoro certosino di Anderson e del production designer Stockhausen.
Nella Stadthalle di Görlitz, la sala da concerto neoclassica progettata dall'architetto Bernhard Sehring nel 1910, Anderson ha invece ambientato la scena in cui l'anziano Moustafa racconta all'autore del celebre romanzo Grand Hotel Budapest la storia della sua amicizia con Gustave.
Anderson ha utilizzato la Stadthalle di Görlitz come set per altre due scene: la sala delle armature nel museo e la "stanza dei trofei" a casa di Madame Desgoffe, dove Kovacs legge il discusso testamento ai famigliari.
La Stadthalle ora è gestita dall'organizzazione non profit Förderverein ed è la sede dell'attuale municipio di Görlitz. Una curiosità: il quadro che si vede alle spalle di Jude Law e F. Murray Abraham è stato commissionato all'artista Michael Lenz, che ha riprodotto lo stile dei dipinti paesaggistici di Caspar David Friedrich.
Prestare la sua arte al cinema non è una novità per Lenz: sono dell'artista tedesco alcuni quadri che si vedono in film come Bastardi senza gloria, #La cura dal benessere, #Monuments Men, #Cloud Atlas, #Il ponte delle spie e #L'uomo nell'ombra, come si può ammirare sul suo sito.
No Instagram parameter url defined
Sempre in Sassonia, stavolta a Zwickau, si trova il cosiddetto Schloss Osterstein, l'antico castello della cittadina costruito nel 1292 e oggi trasformato in una casa di cura.
Qui c'è il Checkpoint 19 del film, dove viene rinchiuso Gustave quando è accusato dell'omicidio di Madame D.
Non a caso il castello di Osterstein è stato a lungo una prigione: sono stati carcerati in questa struttura lo scrittore Karl May e la rivoluzionaria socialista Rosa Luxemburg.
No Instagram parameter url defined
Berlino
Se Görlitz ha offerto edifici affascinanti per le loro facciate, i cortili e i soffitti, diversi spazi per gli interni del Grand Budapest Hotel sono stati forniti dall'Adlon Hotel di Berlino.
L'Adlon è un luogo storico della città, costruito nel 1907 e ricostruito nel 1997 sul modello dell'edificio originario dopo l'incendio che lo aveva completamente devastato nel 1945, a pochi giorni dalla fine della Seconda guerra mondiale.
All'Adlon (oggi Adlon Kempinski Berlin), situato in via Unter den Linden nel cuore della città, le ZZ inseguono Monsieur Gustave. L'albergo più lussuoso di Berlino, progettato dagli architetti Carl Gause e Robert Leibniz, è a pochi passi dalla Porta di Brandeburgo ed è stato usato pure per alcune scene del thriller #Unknown - Senza identità della coppia Jaume Collet-Serra e Liam Neeson.
No Instagram parameter url defined
Potsdam
Babelsberg è il più grande distretto della città di Potsdam, il capoluogo del Brandeburgo e la Versailles di Germania, e ospita i leggendari studi cinematografici, costruiti nel 1912. Qui sono stati girati i capolavori dei registi espressionisti tedeschi, da Metropolis di Fritz Lang a L'ultima risata di Friedrich Wilhelm Murnau.
I Babelsberg Studios sono stati rilanciati nel corso degli ultimi vent'anni e numerose produzioni di Hollywood si spostano poco fuori Berlino (le due città sono separate da meno di trenta chilometri) per venire a girare nei più vecchi studios del mondo.
Tra un ciak e l'altro, Anderson consegnava pasticcini ad attori e maestranze a bordo di una fiammante bicicletta rosa!
No Instagram parameter url defined
I castelli di Waldenburg e Hainewalde
Gli esterni e gli interni dell'immaginario Schloss Lutz, la principesca dimora di Madame Desgoffe dove si trova il dipinto Ragazzo con mela, mettono insieme due castelli reali.
Il castello di Waldenburg è stato usato per gli interni. Questo splendido bastione si trova sempre in Sassonia, al Peniger Straße 10 di Waldenburg.
Costruito nel 1165, Schloss Waldenburg è stata la residenza della famiglia Schönburg-Waldenburg fino al 1945. La produzione ha sfruttato per le riprese soprattutto le sale da ballo e la biblioteca, che oggi sono affittate per matrimoni e concerti.
Gli esterni di Schloss Lutz sono quelli del castello di Hainewalde, nel sud-est della Sassonia sulle rive del fiume Mandau. Questo bastione ottocentesco si trova a Kleine Seite 31.
Schloss Hainewalde fu occupato nel 1933 dalle truppe d'assalto naziste, che lo usarono come campo di concentramento provvisorio per i prigionieri politici. Dopo la guerra, è diventato una residenza privata, abbandonata nel 1972. Un'associazione fondata nel 2000 sta lavorando per preservarlo e riaprirlo al pubblico.
No Instagram parameter url defined
Rimanendo su queste stesse altitudini, va aggiunta un'ambientazione. Il minuscolo osservatorio in cima alla montagna che vediamo nel film si basa sul modello di un vero osservatorio: quello svizzero di Sphinx a Jungfraujoch, nel canton Berna, il più alto d'Europa a 3500 metri sul livello del mare.
No Instagram parameter url defined
Dresda
L'esterno della pasticceria di Mendl, il forno dove lavora Agatha, è in una delle strade più pittoresche della città vecchia di Görlitz, ma l'interno è situato in realtà a Dresda, in Bautzner Straße 79.
Questo negozio esiste davvero: si chiama Molkerei Pfund, è considerato "il più bel negozio di latte del mondo" e dal 1880, quando è stato aperto da Paul Gustav Leander Pfund, vende latte fresco, yogurt e molto altro.
No Instagram parameter url defined
Nella città vecchia di Dresda è situato anche lo Zwinger, il Kunstmuseum del film (il museo d'arte) dove di notte il personaggio di Vilmos Kovacs va incontro al suo inevitabile destino.
La cupa e raggelata fotografia di Robert Yeoman cela in realtà la Versailles di Dresda, capolavoro d'arte barocca ricco di giardini e fontane, gallerie e padiglioni che ospitano due importanti collezioni artistiche: la Gemäldegalerie Alte Meister e la Porzellansammlung.
No Instagram parameter url defined
Poco fuori Dresda, andando verso sud al confine con la Repubblica Ceca, si trova il Nationalpark Sächsische Schweiz, il parco naturale della Svizzera Sassone.
Nella parte nord-occidentale della riserva si trova il Bastei, una famosa formazione rocciosa alta 194 metri che domina l'Elba e le foreste circostanti.
Il ponte sul quale si corona la storia d'amore di Zero e Agatha ed è stata girata la scena del matrimonio è proprio il Basteibrücke, dal quale si ammira un panorama mozzafiato.
No Instagram parameter url defined
Grand Budapest Hotel è come quel ponte, un coloratissimo sogno ad occhi aperti in cui – spiega Stockhausen nelle note di regia – "lo spazio riflette i personaggi attraverso la sua tavolozza cromatica e lo stile".
Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!