La notizia è da prendere con le molle ma, se verrà confermata, spegne ogni speranza di (ri)vedere James Gunn alla guida di Guardiani della Galassia 3 (se mai c'è stata), dopo che Disney ha licenziato il regista per una serie di vecchi tweet discutibili. Stando a quanto riporta Comic Book, citando MCU Cosmic, la Casa di Topolino avrebbe deciso di cestinare il copione messo a punto dal filmmaker.
La "bomba" è stata lanciata su Twitter da Christopher Marc di Omega Underground:
Sembra che i Marvel Studios possano davvero avere cestinato lo script di James Gunn per Guardiani della Galassia 3. Qualcosa che mi aspettavo sarebbe stato il passo successivo [al licenziamento, n.d.r.]. Se la notizia sarà confermata, la produzione del sequel subirà un massiccio ritardo.
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Come scrive Comic Book, è capitato che il rapporto di collaborazione tra Marvel e un suo regista si sia interrotto e che la Casa delle Idee abbia continuato a utilizzare il materiale del filmmaker. Tuttavia, in questo caso, la situazione sarebbe differente. A spiegarlo è stato ancora Marc:
Giusto per contestualizzare, quando Edgar Wright ha lasciato Ant-Man, non è stato licenziato e Disney non ha rilasciato una dichiarazione in cui annunciava di avere troncato la collaborazione con lui. Di conseguenza, ha utilizzato parte dello script del regista per il film.
Il co-fondatore ed editor in chief di Omega Underground ha proseguito la sua riflessione ribadendo che la notizia potrebbe essere un rumor. D'altra parte, la decisione di Disney di cassare la sceneggiatura di James Gunn avrebbe perfettamente senso, nell'ottica di affidare Guardiani della Galassia 3 (e la sua pesantissima eredità) a un altro regista:
Il fatto che il copione di James Gunn sia stato cestinato è solo una voce, però ha molto senso escludere il regista completamente dal progetto, per coerenza con la dichiarazione rilasciata da Disney. Partire da zero sarebbe molto più interessante per i potenziali nuovi registi, perché potrebbero [plasmare il film, n.d.r.] secondo la loro visione.
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Tuttavia, Comic Book osserva che probabilmente non sarebbe saggio cambiare troppo il tono e lo stile di Guardiani della Galassia 3, considerato che è il capitolo conclusivo di una trilogia che non solo ha un peso enorme nel Marvel Cinematic Universe, ma fino adesso è stata un successo planetario proprio grazie all'impostazione di James Gunn.
Insomma, chiunque raccoglierà il testimone alla guida del franchise avrà una bella gatta da pelare. Senza contare che potrebbe pure ritrovarsi senza Drax. Almeno, quello che i fan hanno imparato a conoscere e che amano. Nei giorni scorsi, Dave Bautista ha dichiarato che, qualora Disney dovesse scegliere di non utilizzare il copione di James Gunn, lui lascerà la produzione.
La minaccia adesso rischia concretamente di avverarsi, a meno di altri colpi di scena.
Gli aggiornamenti sulla vicenda sono continui e, come scrive The Hollywood Reporter (THR), al momento il filmmaker è "bloccato in complicate trattative" con la Casa di Topolino per la sua buonuscita. Tra i motivi dello stallo ci sarebbe la volontà di Disney di usare la sceneggiatura di James Gunn (in aperta contraddizione ai rumor di cui sopra), oltre a una serie di cavilli legali non da poco.
Secondo le fonti del sito, quando è esplosa la vicenda dei tweet, lo status del contratto del regista non era (ancora) "pay or play". Solitamente, tale condizione si attiva quando il film riceve ufficialmente semaforo verde o 8 settimane prima dell'inizio della produzione e prevede che gli studi paghino per intero il compenso concordato con l'artista, attore o regista che sia, a prescindere che quest'ultimo reciti nel progetto o lo diriga. D'altra parte, potrebbe diventarlo, perché il contratto tra James Gunn e Disney è ancora in essere a tutti gli effetti, dal momento che il filmmaker non l'ha violato, perché i tweet incriminati risalgono a 10 anni fa e dunque sono precedenti alla sottoscrizione dell'accordo.
Per la Casa di Topolino, ciò significherebbe dover corrispondere al regista un cachet variabile da 7 a 10 milioni di dollari, se non di più. Inoltre, James Gunn sarebbe libero di dedicarsi immediatamente ad altri progetti. E stando alle informazioni raccolte da THR, le offerte non mancano.
Un dirigente di uno studio rivale ha dichiarato:
Lavorerei con lui in un batter d'occhio.
Tuttavia, fino a che la controversia tra Disney e il regista non sarà completamente definita, le altre major non possono farsi avanti, né James Gunn può intavolare nuove trattative. La situazione è stata sintetizzata con efficacia da un altro manager della stesso studio di cui sopra:
Sono stato avvisato che non possiamo proporgli nulla fino a che la questione con Disney non sarà risolta al 100%.
THR non fa ufficialmente nomi, ma lascia intendere che in prima fila tra le major pronte a coprire d'oro il regista ci sia Warner Bros., che metterebbe a segno un colpaccio per il suo DC Extended Universe.
D'altra parte, qualunque studio ingaggerà il filmmaker, si ritroverà a fare i conti con le critiche delle stesse persone che hanno attaccato Disney, spingendo la major a "liberarsi" di uno dei suoi migliori registi. Senza contare che, stando alle fonti di The Hollywood Reporter, non è da escludere una svolta clamorosa:
Non è stato emesso un verdetto finale e le discussioni con Marvel sono ancora in corso.
Secondo le voci, James Gunn potrebbe, in futuro, persino ritrovarsi al lavoro su un altro film Marvel, diverso da Guardiani della Galassia.
Insomma, prima di mettere la parola fine alla vicenda, ci vorrà ancora tempo. Restate sintonizzati per conoscere tutti gli aggiornamenti.
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