I fratelli Russo parlano dell'addio di Spider-Man e sperano negli Oscar per Avengers: Endgame

Autore: Mattia Chiappani ,

Tra i nomi più strettamente legati alla versione di Spider-Man vista nel Marvel Cinematic Universe ci sono senza dubbio Anthony e Joe Russo. I due registi sono stati i primi a dirigere Tom Holland nel ruolo di Peter Parker, quando ha fatto il suo debutto nel franchise in Captain America: Civil War. Successivamente sono tornati a occuparsi di lui nel doppio scontro con Thanos, affidandogli uno dei momenti più iconici di Avengers: Infinity War con l'indimenticabile morte di Spider-Man tra le braccia di Tony Stark su Titano. Ora, con le continue notizie di un addio al franchise per l'eroe, cosa ne pensano i due registi?

È stato proprio questo uno dei temi dell'intervista che hanno rilasciato a Daily Beast. In occasione della presentazione alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del film Mosul, primo prodotto dallo studio AGBO di proprietà del duo registico, i fratelli Russo hanno parlato di quello che sta accadendo a Spider-Man. Nello specifico hanno raccontato le difficoltà che hanno dovuto superare insieme a Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, per riuscire a introdurre l'eroe nel franchise. Proprio per questo però ora non sono terribilmente dispiaciuti per la notizia, consapevoli del fatto che è stato già un miracolo che l'accordo abbia retto finora.

Disney/Marvel Studios
Spider-Man in Captain America: Civil War

Queste le loro dichiarazioni nel corso dell'intervista:

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Anthony: "[la presenza di Spider-Man nel MCU] Era una cosa a cui tenevamo moltissimo e abbiamo lottato per lungo tempo all'interno della Marvel per farlo accadere".

Joe: "Non è stato facile. Kevin ha dovuto faticare moltissimo. Ci sono stati un sacco di alti e bassi e lui continuava a venire nel nostro ufficio e noi gli dicevamo 'Guarda, dobbiamo riuscirci' e lui 'OK, troverò un modo' e tornava nel suo ufficio. Stava cercando una via di uscita. Avrebbe voluto aprire la porta e sentirci dire 'Abbiamo risolto! Non abbiamo bisogno di Spider-Man!' perché è difficilissimo fare andare d'accordo due compagnie così grandi. Solo per il fatto che sia successo dovremmo tutti ballare e festeggiare, per aver avuto anche solo questo breve periodo di tempo".

Anthony: "Credo che il motivo per cui io e Joe non siamo così tanto devastati o sorpresi del fatto che ci sia stata una interruzione sia perché è stato già difficilissimo realizzarlo".

Successivamente i due registi si sono spostati sul tema dei premi cinematografici, in particolare quelli per Avengers: Endgame, il maggior successo di questa stagione cinematografica. Solo qualche anno fa sarebbe stato impensabile immaginare un film di questo tipo ottenere riconoscimenti di rilievo, ma con la recente vittoria di Joker proprio alla Mostra di Venezia e, ancora di più, con le 7 Nomination agli Oscar ottenute da Black Panther, si inizia a vedere uno spiraglio in questo senso. I due registi hanno sottolineato come negli anni l'Academy abbia smesso di celebrare i grandi successi commerciali, concentrandosi su film con minore fama. E questo ha i suoi pro e contro:

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Joe: "Voglio dire una cosa: c'è stato senza dubbio un distacco tra l'Academy e il pubblico. È iniziato circa 20 anni fa. Se torni indietro e guardi gli Academy Awards fino ad allora, erano sincronizzate con il pubblico".

Anthony: "[...] E bisogna dargliene atto, l'Academy sembra davvero impegnata a promuovere film con minor fama, il che è fantastico, ma non deve essere quella l'unica cosa che cercano di fare".

Joe: "Perché a quel punto diventa un festival di cinema indipendente, che tutti noi supportiamo, ma se vuoi attirare abbastanza pubblico da continuare a fare funzionare gli Oscar a un certo punto lo devi ascoltare, il pubblico".

A questo punto i due hanno però spiegato che il loro impegno e le loro speranze per Avengers: Endgame non sono riposte in un riconoscimento al loro lavoro, quanto a quello di uno dei protagonisti del film: Robert Downey Jr. ovvero Tony Stark.

Joe: "Noi non facciamo film per i premi. Certo, fare questo è stato estremamente impegnativo. Abbiamo fatto i due film più costosi di sempre uno dietro l'altro. Ma voglio impuntarmi solo su una cosa e quella è Robert Downey. Non so se ho mai visto - nella storia del cinema - un pubblico mondiale reagire a una performance tanto quanto è accaduto per Robert Downey in quel film. C'erano persone in lacrime nei cinema, che stavano iperventilando. Insomma, è una performance profonda, quando riesci a toccare il pubblico di tutto il mondo a quel livello. Non abbiamo mai visto nulla di simile e se quello non merita un Oscar, non so cosa possa meritarlo".

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Qual è il vostro pensiero su questi temi? Siete dispiaciuti per la (ormai praticamente certa) uscita di Spider-Man dal MCU? E soprattutto, credete che Robert Downey Jr. meriti un Oscar per la sua interpretazione in Avengers: Endgame?

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