Chi c'era (ma anche chi non c'era) ricorderà il 13 luglio 1985 come uno dei giorni che hanno cambiato per sempre la storia della musica. Parliamo del Live Aid, un evento musicale caratterizzato da concerti rock che hanno avuto luogo in diverse località del mondo, principalmente al Wembley Stadium di Londra e al John F. Kennedy di Philadelphia, allo scopo di raccogliere fondi per alleviare la carestia subita dall'Etiopia tra il 1983 e il 1985.
Organizzato da Bob Geldof dei Boomtown Rats e Midge Ure degli Ultravox, al Live Aid hanno partecipato alcuni dei nomi più importanti del mondo della musica: dagli U2 a Elton John, da Phil Collins a Bob Dylan passando per decine di altri autorevoli nomi dell'universo delle sette note. L'esibizione che però fu decretata la migliore dell'evento, tanto da essere ricordata ancora oggi come uno dei migliori live della storia, è stata quella dei Queen.
Con 4 canzoni in circa 20 minuti, la band ha deliziato i 72mila presenti a Wembley quel giorno e non solo. Tutto il mondo ha apprezzato la performance straordinaria dei Queen che, a quel concerto, non avrebbero dovuto nemmeno partecipare. Delusi dal mancato coinvolgimento nel progetto Band Aid dell'anno precedente, con il quale diversi artisti cantarono il brano Do They Know It's Christimas Time? per raccogliere fondi per l'Etiopia, i Queen rifiutarono inizialmente l'offerta di esibirsi a Live Aid.
Alla fine, dopo varie insistenze di Geldolf nei confronti di Jim Beach, manager dei Queen, la band decide di partecipare al maxi-concerto, considerato anche che lo stesso Freddie Mercury rimase colpito dal nobile scopo dell'evento. Visti poi i risultati non troppo soddisfacenti del Works Tour in Asia, i Queen avevano tutto da guadagnare partecipando al Live Aid, per riabilitarsi agli occhi del pubblico. E così fu.
La straordinaria performance di Freddie Mercury e dei Queen al Live Aid è stato anche uno dei momenti più eclatanti di Bohemian Rhapsody, il biopic musicale dedicato proprio alla leggenda dei Queen ed in particolare del suo carismatico frontman. L'intepretazione che Rami Malek ha offerto di Mercury ha incantato il pubblico di tutto il mondo, consentendogli di aggiudicarsi un Golden Globe prima e un Oscar poi. In particolare, proprio la citata ricostruzione, dettagliatissima e precisa, del Live Aid del 1985 ha (di nuovo) consacrato i Queen nell'Olimpo della musica mondiale.
Coloro che non hanno avuto la fortuna di godersi al cinema Bohemian Rhapsody, o semplicemente hanno voglia di godersi nuovamente la pellicola di Bryan Singer comodamente a casa propria, saranno felici di sapere che la pellicola sarà disponibile in versione Home Video dal 28 marzo 2019, in Blu-ray, 4K Ultra HD e DVD, mentre in formato digitale il film è già disponibile su Chili.
Ma ripercorriamo ora insieme quei 20 minuti di pura leggenda musicale analizzando la scaletta dell'esibizione dei Queen al Live Aid del 1985.
I Queen al Live Aid: la scaletta
La scaletta dell'esibizione dei Queen al Live Aid '85
Bohemian Rhapsody
Nata dalla penna di Freddie Mercury e pubblicata per la prima volta nel 1975 nell'album A Night at the Opera, Bohemian Rhapsody è una delle canzoni inserite dall'autorevole rivista musicale Rolling Stones nella classifica dei migliori brani della storia. Il testo, l'interpretazione vocale e al piano di Mercury, l'assolo di chitarra di Brian May e la sua unica e originale parte operistica, ne fanno una delle canzoni più apprezzate di sempre del gruppo, anche a 44 anni dalla sua uscita. Mercury e il resto dei Queen sono entrati sul palco allestito all'interno del Wembley Stadium e hanno dato il via alla magia suonando e cantando come prima canzone proprio Bohemian Rhapsody, senza parte operistica ma supportati da un ipnotizzato pubblico presente allo stadio che ha cantato con un energico Mercury tutte le parole della sua splendida Rapsodia Gitana.
Radio Ga Ga
Non abbiamo il tempo di riprenderci dall'intensità di Bohemian Rhapsody, che siamo immediabilmente coinvolti dall'energia di Radio Ga Ga, primo singolo estratto dell'album The Works del 1984. Scritta dal batterista Roger Taylor dopo aver udito alcune parole pronunciate da suo figlio piccolo, Radio Ga Ga è stato un autentico successo mondiale, raggiungendo il primo posto delle classifiche musicali in ben 19 paesi. Facile dunque immaginare come il pubblico di Wembley sia stato letteralmente rapito da questa canzone, secondo brano della scaletta dei Queen al Live Aid. Mercury, in piena estasi di forma e voce, ha coinvolto tutto il pubblico: decine di migliaia di persone che hanno battuto le mani intonando il ritornello insieme al frontman.
Hammer to Fall
I 4 minuti e 10 secondi successivi sono stati dedicati dai Queen alla pura energia di Hammer to Fall, brano scritto da Brian May e inserito anch'esso nell'album The Works del 1984. Il brano fa anche parte della colonna sonora di Higlander - L'ultimo immortale, scritta proprio dai Queen. Con un testo dedicato al cogliere pienamente la vita vista la sua caducità, il brano si è sempre prestato ad ottime esibizioni dal vivo della band, con una certa attenzione da dedicare alle splendide note suonate dalla Special Red di Brian May e alla solita, unica, voce di Mercury.
We Are the Champions
L'esibizione dei Queen al Live Aid si è conclusa con una memorabile performance di We Are the Champions, brano del 1977 inserito nell'album News of the World. Nata anch'essa dalla penna di Mercury, la canzone è una delle più celebri melodie rock di tutti i tempi, usata, per il suo trionfalismo e per il suo straordinario testo, come brano di molte manifestazioni sportive di gran rilievo. Autentico successo mondiale, nel 2002 il brano venne decretato, da un sondaggio tra circa 700mila persone, come il migliore di sempre.
Quale miglior modo di chiudere un'esibizione entrata di diritto nella storia della musica, che ancora oggi fa venire i brividi a vecchie e nuove generazioni?
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