Tra i 15 film in competizione alla 36esima edizione del Torino Film Festival (per l’Italia era in gara Ride di Valerio Mastandrea), è stato Wildlife a trionfare. Il film diretto da Paul Dano ha rappresentato l’anima del concorso, ovvero quella di focalizzare l’attenzione ai talenti innovativi, che esprimono le migliori tendenze del cinema indipendente.

Quello di Paul Dano – attore in film come Il petroliere e Youth-La giovinezza – è un notevole esordio alla regia e alla sceneggiatura (scritta assieme alla compagna Zoe Kazan), ispirato al romanzo Incendi di Richard Ford.
La storia, ambientata nel Montana degli anni Sessanta, è quella di Joe, un 14enne che assiste alla fine del matrimonio dei genitori. Il padre, Jerry (Jake Gyllenhaal) lavora come giardiniere in un golf club, la madre Jeanette (Carey Mulligan) si occupa della casa e del marito. La tranquilla vita familiare cambierà quando Jerry, dopo essere stato licenziato, deciderà di unirsi ai volontari che cercano di domare un incendio che devasta le montagne, lasciando così da soli moglie e figlio.

La giuria internazionale – composta da Marta Donzelli, Miguel Gomes, Col Needham, Andreas Prochaska e dal Presidente Jia Zhang-Ke – ha premiato ex-aequo per Miglior attore Rainer Bock per il noir tedesco Atlas e Jakob Cedergren per il thriller danese The Guilty di Gustav Möller, film che ha vinto anche il premio per la Miglior sceneggiatura e il Premio del pubblico (ex-aequo con il dramma francese Nos Batailles di Guillaume Senez).
Il premio come Miglior attrice è andato a Grace Passô per il film Temporada del brasiliano André Novais Oliveira.
Lontano da cerimonie glamour il Torino Film Festival continua ad affascinare il pubblico, grazie a un corpo di film che guarda alla realtà dei nostri tempi.
Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!