Il robot spaziale russo Fyodor è giunto finalmente a destinazione

Autore: Danilo Abate ,

Una navetta spaziale russa, la Soyuz MS-14, è stata inviata (il 22 agosto scorso) da Baikonur con a bordo un robot umanoide di nome Fyodor, verso la Stazione Spaziale Internazionale, per dare una mano all’equipaggio nella vita di bordo.

Il nostro amico robot è alto poco meno di due metri, pesa 160 chilogrammi ed è in grado di compiere ben 46 movimenti differenti, come ad esempio stringere dei bulloni, ed è addirittura in grado di dialogare con l’equipaggio.

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Secondo quanto dichiarato dall’Agenzia spaziale russa Roscosmos, i compiti che il robot umanoide svolgerà sono stati ben definiti prima della sua partenza, e le peripezie che Fyodor dovrà affrontare verranno documentate, passo passo, tramite un apposito account Twitter.

Fyodor si occuperà di svolgere alcuni esperimenti pensati da ingegneri russi ed effettuerà diversi test.

C’è da dire però che la permanenza del nostro Fyodor nello spazio sarà, stando agli addetti ai lavori, molto breve: solo 13 giorni a disposizione per dare una mano agli astronauti a bordo (fra cui anche l’italiano Luca Parmitano), per poi ritornare sul nostro pianeta sempre a bordo della Soyuz MS-14.

Ma l’avventura di Fyodor ha affrontato, per ora, non pochi problemi. Inizialmente infatti, pare che l’aggancio della Soyuz MS-14 alla Stazione Spaziale Internazionale, programmato per le 7:30 italiane di sabato scorso, non sia andato a buon fine.

NASA TV/Roscosmos
Il robot umanoide russo Fyodor all'interno della navetta Soyuz MS-14
Il prode Fyodor all'interno della navetta che lo porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale

In data odierna però l’operazione è riuscita, e si è conclusa con l’apertura del portello della Stazione Spaziale Internazionale da parte del nostro connazionale Luca e dei colleghi astronauti Andrew Morgan e Alexander Skvortsov.
Il tutto è avvenuto però non senza qualche difficoltà.

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Il comandante Skvortsov ha dovuto infatti provvedere a spostare manualmente un’altra navetta precedentemente approdata alla Stazione Spaziale Internazionale, la Soyuz MS-13. Solo in questo modo si è creato lo spazio necessario per accogliere la Soyuz MS-14.

Circa 30 minuti di tempo (il tutto si è svolto intorno alle 6 del mattino) sono stati necessari per "parcheggiare" la navetta MS-14 sul modulo russo Zvezda dov’era piazzata la MS-13, che il 20 luglio scorso ha trasportato proprio il nostro Luca Parmitano sulla Stazione Spaziale Internazionale.

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Per la cronaca, al momento dell’atterraggio della Soyuz MS-14 la Stazione Spaziale Internazionale stava sorvolando, in tutto il suo splendore, la città di Pechino.

Dunque adesso Fyodor è prontissimo a dimostrare il proprio valore, e speriamo che, dopo un approdo così difficile, non vi siano ulteriori inconvenienti.

E voi che ne pensate? Ansiosi di sapere cosa riuscirà a combinare il robot russo inviato nello spazio?

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