Io ti cercherò: il finale della serie di Rai 1 con Alessandro Gassmann

Un finale adrenalinico che svela la più atroce delle verità. Ecco come finisce Io ti cercherò, acclamata serie di Rai 1 con Alessandro Gassmann e Maya Sansa.

Autore: Maria Teresa Moschillo ,

Alessandro Gassmann interpreta Valerio Frediani, un ex poliziotto bandito dalle forze dell'ordine in seguito ad accuse (infondate) di corruzione e spaccio di stupefacenti, che scopre la peggiore delle notizie: il suo unico figlio, Ettore (Luigi Fedele), è morto, apparentemente per suicidio. La trama di Io ti cercherò è un andirivieni tra passato e presente, un perfetto equilibrio tra elementi crime e introspezione sul rapporto padre-figlio. 

La serie, interpretata da un cast sicuramente indovinato, si è conclusa il 26 ottobre 2020 ed è già diventata un romanzo. Il finale di Io ti cercherò è adrenalinico e straziante: il raggiungimento della verità sulla morte di Ettore è una catarsi per suo padre Valerio, che ritrova le radici da cui tempo prima aveva preso le distanze, ma non senza amare sorprese.

Ma facciamo un passo indietro. Valerio, che vive lontano da Ettore e da Roma, si reca sulle sponde del Tevere, dove il cadavere del figlio è stato ritrovato, e capisce sin da subito che le cose non stanno come sembrano. Supportato dal fratello poliziotto Gianni (Andrea Sartoretti) e dall'ex collega (ed ex amante) Sara (Maya Sansa), Valerio inizia a indagare autonomamente sulla scomparsa di suo figlio, ricostruendo tassello dopo tassello la verità. Dopo aver scoperto che la morte di Ettore è stata tutto fuorché accidentale ma un omicidio, Frediani arriva a un punto di svolta. Si introduce di nascosto negli uffici della PGS, società privata di vigilanza proprietaria del furgone che, stando alle riprese delle telecamere, ha scaricato il corpo di Ettore lungo le rive del Tevere. L'ex poliziotto trova del materiale utile e, nonostante venga scoperto, riesce a scappare. Intanto, due cittadini cinesi vengono arrestati dalla polizia: sostengono di essere stati loro a uccidere Ettore perché quest'ultimo li aveva fotografati intenti nella contraffazione di merci.

Valerio, però, non crede affatto a questa ipotesi. Per lui si tratta di un depistaggio, l'ennesimo, un modo per distoglierlo dalla verità sulla morte di suo figlio. Un amico del ragazzo, infatti, racconta a Valerio che qualche giorno prima della sua morte Ettore era uscito fuori strada mentre era diretto a Rieti. Indagando con Sara, Valerio scopre che Ettore si stava recando a Rieti in un albergo per aiutare il senegalese Moussa e la sua famiglia, sfrattati dalla malavita dalla loro casa popolare di Ostia. Valerio si rende conto che quella zona è diventata una piazza di spaccio.

Il caso della morte di Ettore viene nuovamente archiviato, stavolta perché i presunti colpevoli dell'omicidio (i cinesi) vengono condannati a 7 anni di carcere con rito abbreviato. Valerio, Sara, Martina (Zoe Tavarelli) e gli amici di Ettore non sono intenzionati ad arrendersi.

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Il finale di Io ti cercherò e l'assassino di Ettore

Valerio continua a indagare sulla pista di Ostia, alla ricerca del senegalese Moussa e della sua famiglia. L'ex poliziotto si mette sulle tracce di due pregiudicati, Marco Lancia e Gaetano Sacchi, impegnati nello spaccio di droga. Incontra Sara e gli consegna il materiale raccolto sul clan che controlla il quartiere popolare di Ostia e le spiega che è uno dei due pregiudicati a controllare lo spaccio dall'abitazione che era di Moussa e, probabilmente, ad averlo sfatto sparire. Così, Valerio - contro il parere di Sara - decide di simulare una rapina ai danni del capo-piazza, sperando di arrivare a chi davvero detiene il potere.

Sara e il marito, intanto, non vivono più sotto lo stesso tetto. Lei l'ha lasciato e si è trasferita con i figli a casa di sua madre, ammette che i due avevano problemi da tempo, sin da quando lei e Valerio ebbero una storia molti anni prima. L'ex poliziotto mette in atto il suo piano: posiziona il GPS che gli ha prestato Sara sullo scooter del capo-piazza e, a notte fonda, si intrufola in casa sua. Simula una rapina, presa la refurtiva si libera della droga e il giorno seguente intercetta lo scooter del capo-piazza, inseguendolo per le strade di Roma mentre va a lamentarsi dell'accaduto dal suo referente. Intanto, Valerio riceve una telefonata di Martina che ha bisogno di passare da casa di Ettore e gli chiede di vedersi. La ragazza è incinta di Ettore, da 10 settimane, e non sa se tenere il bambino.

Publispei/Rai Fiction
Parte del cast di Io ti cercherò
Valerio è intenzionato a scoprire la verità sulla morte di Ettore

Valerio ha ormai identificato chi c'è al di sopra del capo-piazza e, quindi, si reca da Sara per dirle cosa ha scoperto. Ha identificato una targa a e chiede alla poliziotta di rintracciarne i proprietari. Sara scopre che la targa in questione appartiene a un avvocato di origini calabresi, Giuseppe La Gioia. L'auto è intestata a una società di Viterbo, che ha lo stesso amministratore di altre 10 società tra Roma, Ostia e Rieti. La Gioia, in sostanza, investe in attività lecite il denaro sporco del clan di Ostia. Valerio decide, quindi, di pressare La Gioia, senza allertare però la polizia. Segue le sue tracce e riesce a metterne il cellulare sotto controllo e ad ascoltare tutte le sue conversazioni. In una di queste, La Gioia fa riferimento a un "problema da risolvere" - si tratta proprio delle indagini di Valerio - e di affari milionari.

Nelle telefonate, l'uomo fa riferimento a un fantomatico "lui", un complice che l'associazione a delinquere a cui fa capo La Gioia ha nelle forze dell'ordine. Pedinandolo, Valerio arriva alla verità: si tratta di Daniele Sapri (Lorenzo Gioielli), superiore di Gianni e, un tempo, anche suo. A quel punto, Frediani teme seriamente che anche suo fratello Gianni possa essere coinvolto nell'omicidio di Ettore, legato a biechi fini economici. I due hanno un confronto nel vecchio appartamento di Ettore e Gianni si tradisce, facendo il nome di La Gioia senza che, però, Valerio gliene avesse parlato.

Sara non vuole crederci, sarebbe troppo assurdo, e pensa che l'uomo possa essere in stato confusionale. Valerio, però, non si arrende: pedina con costanza, giorno e notte, il fratello Gianni e lo vede raggiungere una grande agenzia immobiliare, gestita proprio da La Gioia. Intrufolandosi nell'edificio, Valerio trova un fascicolo contenente tutte le affiliazioni societarie dell'azienda, tra queste figurano alcune piccole realtà con sede a Londra, tra cui una, la Difrinae, nei pressi della casa di Marco, figlio di Gianni.

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Gianni e Valerio in Io ti cercherò
Gianni è coinvolto nella morte di Ettore

Sconvolto, Valerio incontra Sara e gli racconta cosa ha scoperto. Gianni è invischiato in affari illeciti legati al mondo immobiliare e la Difrinae (anagramma di Frediani) è sua. L'ipotesi di Valerio è terribile: Ettore aveva iniziato a indagare sulla piazza di spaccio di Ostia dopo lo sfratto di Moussa e i poteri forti dietro il traffico di stupefacenti - tra cui lo stesso Daniele Sapri - volevano a tutti i costi eliminarlo. Ettore, a quel punto, avrebbe chiesto aiuto allo zio, che però l'ha tradito consegnandolo ai suoi assassini.

Intanto, Roberto, medico legale amico di Valerio, ha il profilo genetico dell'assassino di Ettore: si tratta di un certo Fausto Mainetti. In realtà, l'uomo si chiama Paolo Noviello e la sua vera identità è secretata dal Ministero dell'Interno in quanto sotto protezione: nel '98 ad arrestarlo e a farlo diventare collaboratore di giustizia fu proprio Sapri. Valerio decide di farsi giustizia: entra di soppiatto in casa di Noviello e lo costringe a chiamare a rapporto Sapri e Gianni con una scusa. I due poliziotti raggiungono il malvivente e, a quel punto, vengono sorpresi da Valerio, armato di pistola. I fratelli Frediani hanno uno scontro molto doloroso, ma nel mentre Sapri spara un colpo a Valerio e lo minaccia di morte. Gianni, però, interviene e lo uccide. Il poliziotto si dispera, spiegando di non aver mai saputo nulla circa la morte del nipote. 

Un dramma nel dramma per Valerio, che è stato tradito da chi non avrebbe mai pensato potesse farlo. Scoperta la verità sulla morte di Ettore, Valerio si ricongiunge con i genitori e in particolare con suo padre.

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Gli amici di Ettore e Valerio in Io ti cercherò
Valerio, dopo la morte, si riavvicina a Ettore grazie ai suoi amici

La scena conclusiva di Io ti cercherò mostra Valerio al centro sociale gestito dagli amici di Ettore, dove Martina annuncia di aver deciso di tenere il bambino e chiama sul palco proprio Valerio, per ricordare Ettore. L'ex poliziotto tiene un emozionante discorso, supportato da Sara, ma anche dalla madre di Ettore, la sua ex moglie, e il nuovo marito.

Valerio ha perfino l'impressione di vedere suo figlio sorridergli. I due, dopo la morte, si sono finalmente ritrovati.

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Valerio ed Ettore in Io ti cercherò
Valerio ritrova Ettore, dopo averlo perso per sempre

Dove si possono vedere le repliche di Io ti cercherò?

Tutti gli episodi di Io ti cercherò sono disponibili in streaming su RaiPlay.

Quante puntate ci sono di Io ti cercherò?

La fiction si compone di un totale di 8 episodi, originariamente trasmessi da RAI in quattro puntate da due episodi ciascuna.

Ci sarà una seconda stagione di Io ti cercherò?

Al momento sembra che Io ti cercherò rimarrà una serie autoconclusiva, con una sola stagione. La serie, però, ha già ispirato l'u2911omonimo romanzo.

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