Addio John G. Avildsen. Si è spento il regista di Rocky e Karate Kid

Autore: Redazione NoSpoiler ,

Il 16 giugno si è spento a 81 anni John G. Avildsen, il regista di Rocky e della trilogia originale di Karate Kid. A dare la ferale notizia è stato il figlio Anthony, che ha comunicato la scomparsa del padre a causa di un cancro al pancreas.

Avildsen, nato nel 1935 a Oak Park, Illinois, aveva mosso i primi assi all'interno del mondo del cinema al fianco di Arthur Penn e Otto Preminger.

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Nella sua lunga filmografia, costellata di successi, spicca uno dei suoi primi lavori dietro la macchina da presa, la produzione a basso budget ma osannato da addetti ai lavori e non Joe, con Peter Boyle e Susan Sarandon.

Una sequenza di scene di Joe di John G. Avildsen

Nel 1973 il suo Salvate la Tigre ricevette ben 3 nomination agli Oscar, vincendone uno per il miglior attore protagonista grazie all'interpretazione di Jack Lemmon.

La consacrazione definitiva arrivò tre anni dopo, grazie allo straordinario successo di critica e pubblico riscosso da Rocky. La pellicola conseguì 10 nomination e si aggiudicò 3 premi Oscar come miglior film, miglior regia e miglior montaggio.

La leggendaria scena di allenamento di Rocky

Il protagonista, nonché autore della sceneggiatura di quel film, Sylvester Stallone, che negli anni a venire sarebbe diventato una vera e propria icona del cinema, ha voluto esprimere tutta la sua amarezza per la morte del suo mentore, sia via social sia rilasciando una commovente dichiarazione, ripresa da Variety.

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Devo tutto a John Avildsen. La sua regia, la sua passione la sua forza e il suo grandissimo cuore hanno reso Rocky ciò che è. Ha cambiato la mia vita e sarò sempre in debito con lui. Nessuno avrebbe potuto fare un lavoro migliore del mio amico John Avildsen. Mi mancherai.

Tra i suoi lavori non possiamo non ricordare The Karate Kid. La storia di Daniel LaRusso e del suo maestro di karate Miyagi, interpretati da Ralph Macchio e da Noriyuki "Pat" Morita, che per questo ruolo ricevette una nomination come miglior attore non protagonista nel 1985, è riuscita ad appassionare e ispirare almeno due generazioni. Anche Macchio ha voluto esprimere il suo cordoglio via Facebook.

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Grazie alla suo modo di girare asciutto e pulito ma altamente drammatico ed espressivo, Avildsen è diventato il regista dei perdenti e degli outsider che non si perdono mai d'animo ma che, al contrario, sono capaci di cogliere le occasioni che la vita gli offre per diventare dei vincitori ma soprattutto degli uomini.

Ciao John. Porteremo sempre con noi tutti gli insegnamenti che i personaggi dei tuoi capolavori sono stati in grado di impartirci solo grazie alla tua straordinaria abilità di regista.

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