Joker, ecco il trailer onesto del cinecomic con Joaquin Phoenix

Un "riassunto mumblecore di Scorsese": così Screen Junkies prende per i fondelli il film di Todd Phillips!

Autore: Alessandro Zoppo ,

Screen Junkies colpisce ancora. Gli youtuber di Fandom che prendono per i fondelli la pop-culture hanno lanciato il "trailer onesto" di Joker, l'"anti-cinecomic" di Todd Phillips vincitore del Leone d'oro a Venezia 76 diventato il primo film vietato ai minori a superare il miliardo di dollari di incasso.

Il regista di Una notte da leoni è la prima vittima dell'ironia corrosiva dell'honest trailer, che potete vedere in apertura di questo articolo. Forse non tutti sanno che Phillips, nella commedia demenziale Road Trip del 2000, fu protagonista di una celebre scena cult nei panni di Barry: quando cerca di leccare i piedi di Amy Smart.

DreamWorks
Todd Phillips nel suo cameo nel film Road Trip

#Joker è un film "troppo pericoloso da vedere": Screen Junkies scherza sulle polemiche e le reazioni negative suscitate dal film prima ancora della sua uscita (e sulle quale è tornato di recente Todd Phillips), sbeffeggiando l'hype e la mirata strategia di marketing che ha giocato su questo panico ingiustificato.

In realtà siamo di fronte ad un "riassunto mumblecore di Scorsese" sul "clown più triste del mondo". Nessun effetto negativo: il film non empatizza con la cultura della violenza perché "guardo Iron Man da 12 anni e sono ancora un coglione".

Tocca poi alla Gotham City degli anni '80, "dove c'è tanta spazzatura, il business dei clown a noleggio va a gonfie vele ed è tutto giallo", prendendo in giro la fotografia di Larry Sher.

Warner Bros.
La Gotham City del film Joker di Todd Phillips

Non manca il sarcasmo sulla figura di Arthur Fleck, dalle sue costole pronunciate al cappuccio calato per arrivare all'inevitabile paragone con Jack Nicholson e Heath Ledger. Ma quali sono i superpoteri di Joker? Semplice: accudire gli anziani, dormire in un frigorifero e sbattere la testa ovunque senza farsi male "invece di avere scritto 'damaged' sulla fronte". Già, come il Joker di Jared Leto.

Della performance di Joaquin Phoenix si è detto e scritto tutto: ma questo film gli è servito soprattutto per collezionare altre interviste fuori di testa dopo quella che nel 2009 mandò su tutte le furie David Letterman (quando l'attore si finse svogliato, silenzioso e maleducato per il documentario I'm Still Here) e l'altra in cui chiese alla giornalista che lo intervistava se per caso avesse una grossa rana che gli fuoriusciva dai capelli.

La risata di Arthur, nel trailer onesto di Screen Junkies, compone il 70% del film: il restante 30% è fatto di scene in cui Fleck viene pestato da qualcuno. In fondo, questo Joker "non è divertente come il Joker degli anni '60", ovvero quello del telefilm con Cesar Romero nel ruolo del villain, "non è innocente come quello degli anni '80 né lugubre come quello dei Duemila o imbarazzante come quello del 2010".

Arrivato alla fine, il narratore Jon Bailey non può esimersi dagli spoiler sulla vicina Sophie e Thomas Wayne. E cosa dire del Murray Franklin di Robert De Niro? "I heard you paint faces", parafrasando il libro I Heard You Paint Houses, dal quale Martin Scorsese ha tratto la vera storia di Frank Sheeran per The Irishman. Il gran finale è con i passi di danza sull'ormai celebre scalinata del Bronx e la "dance dance revolution".

Siete pronti a sapere tutta la verità sul film più discusso e chiacchierato del 2019?

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