L'ex manager di Stan Lee è stato arrestato per abusi e maltrattamenti

Autore: Marcello Paolillo ,

Lo scorso 15 maggio è emersa la notizia che Keya Morgan, ex assistente personale di Stan Lee - il creatore dei più importanti personaggi a fumetti dell'universo Marvel - era stato accusato da un tribunale di Los Angeles di maltrattamenti e abusi nei confronti del leggendario autore scomparso a novembre del 2018, al'età di 95 anni.

Morgan è stato indagato per cinque capi di imputazione, tra cui sequestro di persona, circonvenzione di incapace, frode e contraffazione. Il tutto era partito nel mese di giugno 2018, dopo che l'ormai ex manager era stato allontanato dalla famiglia del fumettista con l’accusa di averlo spinto a farsi dare il controllo della sua casa di Hollywood in seguito alla morte della moglie di Stan Lee (avvenuta l'anno precedente).

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Ora, l'ex socio in affari di Stan Lee è stato arrestato in Arizona per i presunti abusi ai danni del leggendario sceneggiatore Marvel.

"Il Dipartimento di Polizia di Scottsdale e Phoenix in collaborazione con i detective della sezione finanziaria e commerciale della polizia di Los Angeles hanno preso in custodia Keya Morgan, a seguito di un mandato d'arresto eccezionale emesso dall'ufficio del procuratore distrettuale della contea di Los Angeles", si legge in una dichiarazione della polizia di Los Angeles rilasciata a E! News. Al momento, l'ex socio di Lee non ha commentato in alcun modo l'arresto.

"Morgan finirà davanti a un giudice e infine verrà estradato a Los Angeles per affrontare le accuse a suo carico", prosegue la nota. "Era stato rivelato che nessuno ha mai disposto di una vera e propria autorità legale per agire a nome del signor Lee, eppure Morgan ha tentato di esercitare il suo controllo e la sua influenza sul soggetto."

La polizia ha inoltre sottolineato che Morgan è accusato anche di aver rubato oltre 262mila dollari in occasione delle varie sessioni di autografi tenute da Stan Lee, nel corso delle fiere ed eventi dedicati a cui "Il Sorridente" ha preso parte negli ultimi anni di vita.

L'ex manager è quindi accusato di crimini come furto, appropriazione indebita e falsificazione. La cauzione è stata fissata a 300mila dollari.

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