Straordinaria. Così si potrebbe descrivere la pienezza e la bellezza de La Fantastica Signora Maisel. La serie di Amazon Prime Video, giunta alla sua quarta stagione, continua a mietere un consenso dopo l’altro riuscendo a unire pubblico e critica. A quasi due anni da quel drammatico finale che ha chiuso il terzo capitolo della serie, lo show che è stato ideato da Amy-Sherman Palladino (già autrice di Una mamma per amica), torna più in forma che mai nonostante il Covid e la lunga assenza dallo schermo. Le avventure tragi-comiche di Miriam Maisel, interpretata da una convincente Rachel Brosnham, non perdono il loro fascino magnetico. Anzi, sono ancora più sarcastiche e ancora più pungenti.
Ambientata in una raggiante New York durante gli sfavillanti anni ’60, La Fantastica Signora Maisel del titolo è una donna ebrea e benestante che, stanca di una vita senza stimoli e legata a un uomo che ancora non ha compreso cosa fare della sua esistenza, si re-inventa come comica. Non è facile, però, farsi strada in un mondo popolato da soli uomini e, soprattutto, per la signora Maisel non è facile farsi apprezzare a causa della sua ironia sottile che sbeffeggia la realtà che stiamo vivendo. La stagione 4, in streaming ogni venerdì con due episodi a settimana, segna il punto di svolta per una serie che è già cult.
Il sogno americano raccontato da una donna ebrea
Per una serie tv non è facile essere sia una commedia che un drama familiare. C’è sempre il rischio di perdere il filo del discorso e di far collidere i due universi. Invece, quando una serie tv è affidata a Amy-Sherman Palladino non c’è il rischio di sbagliare. La regista e sceneggiatrice, con un tratto dolce e onesto, non fa altro che raccontare il mondo di ieri con il linguaggio di oggi. E non scende a patti con nessuno. È pungente, è pignola, è piccata e trova nella sua Fantastica Signora Maisel la voce giusta per fotografare l’America degli anni ’60, con tutti i suoi pregi e tutti i difetti. Non c’è una trama arzigogolata e infarcita di colpi di scena, ci sono solo tanti dialoghi ferrati e battute al fulmicotone che fanno brillare la serie TV. Anche la stagione 4, che prosegue sulla falsa riga delle precedenti, non perde i colpi e regala un ritratto bellissimo del boom economico che ha travolto l’America durante i primi anni ‘60.
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Risate e lacrime
E qui c’è tempo per ridere, prendere in giro con sagacità gli usi e costumi dell’America di ieri; ma si piange ancora copiosamente di fronte a quel ritratto di una società gretta e meschina che – ancora – non riesce a guardare al futuro. E la serie tv si pone proprio questo obbiettivo, ovvero fotografare i cambiamenti socio-politici e culturali del secolo scorso, attraverso lo sguardo di una donna forte e molto all’avanguardia per i tempi in cui ha vissuto.
E all’orizzonte si intravede una quinta e ultima stagione
Il successo, come sempre, genera altro successo. Ancor prima che la stagione 4 debuttasse su Amazon Prime, lo show è stato già confermato per un altro ciclo di episodi che, molto probabilmente, debutterà in streaming a fine 2023. Non è una lieta notizia, però. Dato che i nuovi episodi saranno anche gli ultimi. Si spera solo un degno finale per una serie che merita di essere vista senza se e senza ma.
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