Da ormai molti anni si discute circa la possibilità di vedere sul grande schermo il sequel de #La Passione di Cristo, la pellicola di Mel Gibson uscita nel lontano 2004, in grado di generare un clamore inaudito sia da parte della critica che per quanto riguarda gli incassi mondiali (a fronte di un budget di soli 30 milioni di dollari, riuscì a incassarne ben 611 milioni).
Ora, in una nuova intervista rilasciata ad Alex Marlow di Breitbart News Daily del canale Sirius XM, l'interprete di Gesù Cristo - Jim Caviziel - è tornato a parlare del secondo film dedicato alla figura centrale del Cristianesimo, confermando ancora una volta che il film è sempre nei piani di Gibson.
Mel Gibson mi ha spedito da poco la terza versione, la terza versione della sceneggiatura. Manca poco. È intitolato La Passione di Cristo: Resurrezione. Sarà il film più grande di sempre nella storia del mondo. È fondamentale farlo. Quando i miei colleghi lavorano a film di supereroi, o sono prodotti Marvel o sono cinecomic di qualsivoglia tipo. Io invece ho interpretato il più grande supereroe mai esistito.
Caviezel ha anche discusso di come il successo del primo film abbia in realtà influenzato negativamente la sua carriera.
Ho dovuto combattere per sopravvivere. All’epoca il film esplose. Era letteralmente fuori scala. All’inizio sei portato a credere che dopo arriveranno chissà quante proposte. E invece no. Non ero nelle blacklist degli studios. Era tutto finito. Quello che faccio da attore, una mia abilità, è un dono che mi arriva dal Signore. La mia fede mi è sembra sembrata qualcosa di molto più grande dell’industria di Hollywood, ma anche di qualsiasi questione legata ai vari schieramenti politici.
Gibson ormai è al lavoro sul film dal 2016, confermato che la storia sarà incentrata sui tre giorni che separano la morte di Gesù dalla sua Resurrezione, uno degli eventi centrali della narrazione dei Vangeli e del Nuovo Testamento. Secondo le confessioni cristiane, dopo il terzo giorno dalla sua morte in croce Gesù risorse lasciando il sepolcro in cui il suo corpo era riposto. L'evento viene festeggiato annualmente dai credenti con la Pasqua.
A gennaio 2018, Caviziel ribadì che il progetto avrebbe davvero visto la luce, costi quel che costi, con la promessa di "sconvolgere" nuovamente gli spettatori, così com'era riuscito a fare la pellicola originale. A maggio 2020, anche lo sceneggiatore Randall Wallace ha confermato che il sequel de La Passione di Cristo si farà, visto che si tratta di un progetto a cui sia Gibson che lo stesso Wallace tengono moltissimo.
Il primo La Passione di Cristo, girato interamente tra gli studi di Cinecittà, la città di Matera e il paese disabitato di Craco, fu infatti aspramente criticato per le sue massicce dosi di violenza esplicita, rappresentando sul grande schermo come mai prima d'ora la flagellazione e la morte in croce di Gesù. Per donare alla pellicola un realismo ancora più elevato, la produzione scelse di girare il film interamente in latino, in ebraico e in aramaico antico.
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Nel 2005 il film fu candidato a tre Premi Oscar, per la Migliore fotografia a Caleb Deschanel, per il Miglior trucco a Keith VanderLaan e Christien Tinsley e per la Miglior colonna sonora a John Debney.
Nel cast, oltre a Caviziel, anche Maia Morgenstern (Maria), Monica Bellucci (Maria Maddalena), Hristo Shopov (Ponzio Pilato), Pietro Sarubbi (Barabba) e Rosalinda Celentano (Satana).
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