Le frasi più belle tratte dal libro Alice nel Paese delle Meraviglie

Autore: Emanuela Brumana ,

Uscito nel 1865, #Alice nel Paese delle Meraviglie rimane un classico senza tempo: lo dimostrano le infinite edizioni e i tantissimi adattamenti che sono stati fatti dell’opera. Libro illustrato, cartone animato, videogame, film, ma anche soggetto per gadget, abbigliamento, gioielli e un’altra infinita serie di oggetti pensati per adulti e bambini e ispirati alle visionare avventure della piccola Alice.

Un storia dedicata alla ricerca dell’identità, alla contrapposizione tra sogno e realtà, con significati profondi che affondano le proprie radici nella psicanalisi e nella matematica, giochi di parole, enigmi e trucchetti che rendono l’opera di Carroll leggibili a più livelli e sempre molto attuale.

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Per portarvi nel mondo in cui regine ordinano decapitazioni a destra e a manca, gatti scompaiono e cappellai matti bevono tè a qualsiasi ora abbiamo raccolto alcune delle frasi più belle, famose ed enigmatiche tratte dal libro.

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Alice nel paese delle meraviglie

Le migliori citazioni da Alice nel Paese delle Meraviglie

"Che roba! Roba dell'altro mondo! Tutto il mondo, oggi, è roba dell'altro mondo! E pensare che fino a ieri le cose avevano un capo e una coda! E se mi avessero scambiata stanotte? Vediamo un po': stamattina, quando mi sono svegliata, ero proprio la stessa? Mi sembra di ricordare che un po' diversa mi sentivo, sotto sotto. Ma se non sono la stessa, allora domando e dico: Chi sarò mai allora? Ah, questa sì che è una domanda da centoventidue milioni!"

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“«Oh, quanto vorrei accorciarmi come un cannocchiale! Ce la farei, se solo sapessi da che parte cominciare!» Perché, vedete, ultimamente erano successi fatti così straordinari che Alice aveva cominciato a pensare che pochissime cose fossero davvero impossibili.”

“Alice cominciava a sentirsi assai stanca di sedere sul poggetto accanto a sua sorella, senza far niente: aveva una o due volte data un'occhiata al libro che la sorella stava leggendo, ma non v'erano né dialoghi né figure, – e a che serve un libro, pensò Alice, – senza dialoghi né figure?”

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“«Perché, non si sa mai, potrei anche scomparire del tutto, come una candela! E allora come diventerei?»”

“«Allora dovresti dire quello a cui credi», riprese la Lepre Marzolina. «È quello che faccio», rispose subito Alice; «almeno credo a quello che dico, che poi è la stessa cosa.»
«Non è affatto la stessa cosa!» disse il Cappellaio. «Scusa, è come se tu dicessi che vedo quello che mangio è la stessa cosa di mangio quello che vedo!»”

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“«Insomma, forse a lei non è ancora capitato» disse Alice «ma quando dovrà trasformarsi in crisalide – le succederà prima o poi – e in seguito in una farfalla, lo troverà un po’ strano, no?»
«No, per niente» disse il Bruco.
«Può darsi che lei sai diverso da me,» disse Alice «quel che so è che io mi sentirei molto strana!»
«Tu!» disse sdegnoso il Bruco. «Ma chi sei tu?»

“Perché a questa bizzarra bambina piaceva molto far finta di essere due persone.”

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“Guardate al senso; le sillabe si guarderanno da sé.”

“Le varie branche dell'Aritmetica: Ambizione, Distrazione, Mostrificazione e Derisione.”

“È sempre l'ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze.”

“Ogni cosa ha la sua morale, se si sa trovarla.”

“«Se ognuno si facesse i cavoli suoi,» ringhiò la Duchessa inviperita, «il mondo girerebbe un bel po' più svelto.»
«Il che non ci porterebbe affatto avanti,» disse Alice, felice di poter esibire un assaggio della sua cultura.”

Kristoffer V Grude
Immagine dal libro

“Come mi confondono tutti questi cambiamenti! Non so mai di preciso cosa potrei diventare da un momento all’altro.”

“Le osservazioni del Cappellaio sembravano insensate, eppure parlavano la stessa lingua!”

“«Ma io non voglio andare fra i matti», osservò Alice. 
«Be', non hai altra scelta», disse il Gatto «Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.» 
«Come lo sai che sono matta?» disse Alice. 
«Per forza,» disse il Gatto: «altrimenti non saresti venuta qui.»”

“Alice: «Per quanto tempo è per sempre?»
Bianconiglio: «A volte, solo un secondo.»”

“Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull'albero.
«Che strada devo prendere?» chiese.
La risposta fu una domanda: «Dove vuoi andare?»
«Non lo so», rispose Alice.
«Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza»".

“«Potrei raccontarvi le mie avventure… cominciando da stamattina,» disse Alice un po’ intimidita. «ma è inutile riandare a ieri perché allora ero un’altra persona.»

“«Non credere mai di essere altro che ciò che potrebbe sembrare ad altri che ciò che eri o avresti potuto essere non fosse altro che ciò che sei stata che sarebbe sembrato loro essere altro.»”

“Le erano successe tante cose straordinarie che Alice cominciava sul serio a credere che per lei non ci fossero cose impossibili.”

“Di solito Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente.”

“Sapeva che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti.”

“Senza dubbio questo era un piano eccellente, semplice e davvero ben congegnato. C'era solo una difficoltà: che Alice non aveva la più piccola idea di come realizzarlo.”

“Chissà se avrebbe saputo partecipare, ancora con lo stesso cuore ai piccoli dispiaceri e alle loro semplici gioie, nel ricordo della sua vita di bambina e dei suoi felici giorni d'estate. Lei era certa che Alice ne sarebbe stata capace.”

Correte a prendere la vostra copia di Alice nel Paese delle Meraviglie e diteci se ci sono citazioni a voi care che non vi abbiamo proposto! Condividetele con noi!

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