Le frasi più belle tratte dal libro e dal film Il grande Gatsby

Immagini evocative, feste sfrenate e luci verde in fondo al pontile: Le frasi più belle tratte dal libro e dal film Il grande Gatsby.

Autore: Emanuela Brumana ,

Il grande Gatsby racconta una drammatica vicenda, la dolorosa fine di un amore e l’indicibile fragilità del sogno che vorrebbe portare nel presente quel sentimento. Del romanzo forse più famoso di Francis Scott Fitzgerald sono state realizzate ben quattro versioni cinematografiche, di cui una muta nel 1926, andata però perduta. L’ultima, invece, è opere dell’acclamato regista Baz Luhrmann (noto anche per la sfavillante commedia Moulin Rouge), che ha diretto un cast davvero stellare: Leonardo DiCaprio nei panni di Gatsby, Tobey Maguire nei panni del giovane Nick e Carey Mulligan nei panni della dolce e tormentata Daisy.

Tanto quanto il libro è intriso di questa atmosfera bohèmien, tanto il film del 2013 sa essere frizzante e riesce a rendere la spettacolarità dei party di Gatsby e il dinamismo dell’epoca.

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Ecco una raccolta di citazioni da Il grande Gatsby, uno dei libri considerato oggi un classico del Novecento.

"James Gatz: era questo il suo nome vero, o almeno quello legale. Lo aveva cambiato a diciassette anni, nel momento in cui ebbe inizio la sua carriera: quando vide lo yacht di Dan Cody gettar l'ancora nella secca più insidiosa del Lago Superiore"

"’Quando ti vien voglia di criticare qualcuno’ mi disse ‘ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu’. Non disse altro, ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo, e capii che voleva dire molto più di questo. Perciò ho la tendenza a evitare ogni giudizio, una abitudine che oltre a rivelarmi molti caratteri strani mi ha anche reso vittima di non pochi scocciatori inveterati."

"Quello alla mia destra era qualcosa di colossale sotto tutti i punti di vista: una copia accurata di qualche Hôtel de Ville della Normandia, con una torre da una parte, incredibilmente nuova sotto una barba rada di edera ancora giovane, una piscina di marmo e più di venti ettari di prato e giardino. Era il palazzo di Gatsby."

"Uno chauffeur in uniforme azzurra, come un uovo di pettirosso, quel sabato mattina di buon'ora attraversò il mio prato con un biglietto straordinariamente cerimonioso del suo padrone; esso diceva che Gatsby si sarebbe sentito onorato se quella sera avessi partecipato alla sua ‘festicciola’"

Warner Bros.
Frame dal film

"Avevo voglia di uscire a passeggio verso il parco nel crepuscolo tenero, ma ogni volta che cercavo di andarmene mi trovavo immischiato in qualche strana discussione stonata che mi inchiodava sulla seggiola come vi fossi legato con una corda. Eppure, alta sulla città, la fila delle nostre finestre gialle deve aver comunicato la sua parte di segreto umano allo spettatore casuale nella strada buia e mi parve di vederlo guardare in su incuriosito. Ero dentro e fuori, contemporaneamente affascinato e respinto dalla inesauribile varietà della vita."

"Ma in Gatsby c'era stato un cambiamento semplicemente sconcertante: splendeva, né più né meno: senza una parola né un gesto di trionfo, un benessere nuovo emanava da lui riempiendo la stanza."

"Gli occhi grigi striati dal sole fissavano il vuoto, ma lei aveva deliberatamente preso le redini dei nostri rapporti e per un momento credetti di amarla. Ma sono molto lento a pensare e pieno di regole interiori che agiscono sui miei desideri."

"Ma ad ogni parola lei si ritirava sempre più in se stessa, finché lui rinunciò e soltanto il sogno morto continuò a battersi mentre il pomeriggio svaniva, cercando di toccare ciò che era di più tangibile, sforzandosi, infelice e senza disperazione, di raggiungere la voce perduta di là dalla stanza."

"Non erano mai stati più vicini nel loro mese d'amore, mai avevano comunicato così profondamente, di quando lei sfiorò le labbra silenziose contro la sua spalla o di quando lui le sfiorò la punta delle dita, delicatamente, come se lei dormisse."

"Era visibilmente passato attraverso due stadi e stava entrando in un terzo. Dopo l'imbarazzo e la gioia che non ragiona, era divorato dallo stupore per la presenza di lei. Era stato così a lungo pieno di quest'idea, l'aveva sognata in tutto il suo svolgimento e aspettata a denti stretti, per così dire, arrivando a un livello inconcepibile di intensità. Ora, per reazione, si stava scaricando come un orologio dalla molla troppo tesa."

Warner Bros.
Leonardo DiCaprio

"Non si può ripetere il passato."

"Quando passammo sopra il ponte buio, il suo viso pallido s'abbandonò pigramente sulla mia spalla e la tremenda botta dei trent'anni si dissolse sotto la rassicurante pressione della sua mano."

"Perfino in quel pomeriggio dovevano esserci stati momenti in cui Daisy non era riuscita a stare all'altezza del sogno, non per sua colpa, ma a causa della vitalità colossale dell'illusione di lui che andava al di là di Daisy, di qualunque cosa."

"Non vi capita mai di aspettare il giorno più lungo dell'anno per poi non accorgervene? Io aspetto sempre il giorno più lungo e poi quando arriva non me ne accorgo."

Frasi e dialoghi dal film

Warner Bros.
Locandina del film

Caleidoscopico, vivace, avvolgente: il film del 2013 con protagonista Leonardo DiCaprio è costato 105 milioni di dollari e ha incassato in tutto il mondo circa il triplo della cifra spesa.

Ecco alcune delle frasi più belle del film!

"Negli anni in cui ero più giovane e vulnerabile, mio padre mi diede un consiglio: cerca sempre di vedere il lato migliore della gente, mi disse." (Nick, voce narrante fuoricampo)

"La vita la devi dominare se sei uomo, Nick." (Tom)

"Tu eri sempre presente. In ogni idea. In ogni decisione. E se qualcosa non è di tuo gusto, io la cambierò." (Gatsby)

"Adoro le grandi feste; sono così intime, in quelle piccole non c'è nessuna privacy!" (Jordan)

"Alte sopra la città, le nostre finestre gialle devono aver fornito il loro contributo di segreti umani all'osservatore casuale che avesse alzato lo sguardo dalla strada. E io ero anche lui, che guardava in su incuriosito. Ero dentro e fuori. Incantato e respinto dall'inesauribile varietà della vita." (Nick)

"Col sole che splendeva e le foglie che esplodevano sugli alberi, decisi che avrei passato l'estate a studiare. Ed è probabile che lo avrei fatto, se non fossi stato distratto dagli sfrenati divertimenti che ammiccavo da oltre le mura di quel colossale castello, di proprietà di un signore che ancora non avevo conosciuto, un certo Gatsby." (Nick)

"Sapevo che per un uomo come me, innamorarsi era un grande errore." (Gatsby)

"La guardava come tutte le ragazze vorrebbero essere guardate!" (Jordan)

"Vorrei aver fatto con te tutte le cose che ho fatto!" (Daisy)

"Lei ha detto che era una femmina e io ho pianto, sono contenta che lo sia. E spero che sia anche stupida: è la cosa migliore per una ragazza in questo mondo, essere una bella oca giuliva! Tutte le cose belle e preziose svaniscono così presto, e non tornano più." (Daisy)

"Mi sono ubriacato solo due volte in vita mia e la seconda volta fu quel pomeriggio." (Nick)

"Era uno... che coltivava la speranza più di chiunque io abbia conosciuto, e che forse mai più conoscerò. C'era qualcosa in lui, grande sensibilità, era quasi come uno di quegli apparecchi che registrano i terremoti a diecimila miglia di distanza." (Nick)

"Mi venne la solita convinzione che la vita ricominciasse con l'estate!" (Nick)

"Parlò molto del passato, come se volesse recuperare qualcosa." (Nick)

"Erano gente indifferente, Tom e Daisy - sfracellavano cose e persone e poi si ritiravano nel loro denaro o nella loro ampia indifferenza o in ciò che comunque li teneva uniti, e lasciavano che altri mettessero a posto il pasticcio che avevano fatto." (Nick)

"Se Gatsby si fosse accontentato solo di abbracciare Daisy... Ma lui aveva una grande visione della sua vita con lei." (Nick)

"Lei sbocciò per lui come un fiore. E l'incarnazione divenne completa." (Nick)

"… e il tutto era per lei: la casa, le feste, ogni cosa!" (Nick)

"Non ho idea di come fossi arrivato a casa, ma so che mi svegliai con la netta, inquietante sensazione che Gatsby mi stesse osservando." (Nick)

"Il suo sorriso era uno di quei rari sorrisi che capita forse di vedere quattro o cinque volte nella vita. Pareva comprenderti e credere in te tanto quanto tu vorresti essere compreso e ispirare fiducia." (Nick)

Nick: Ma se lui non esiste, tutto questo a cosa serve?
Uomo: L'enigma, mio caro amico, è proprio questo.

"La luna si levò più alta e mentre me ne stavo lì a rimuginare sul mondo vecchio e sconosciuto, pensai alla meraviglia di Gatsby quando per la prima volta aveva scorto la luce verde in fondo al pontile di Daisy. Era venuto da così lontano e il suo sogno deve essergli sembrato così vicino da non credere di non poterlo afferrare." (Nick)

"Sapeva che, baciando quella ragazza, incatenando per sempre le proprie visioni inesprimibili all'alito perituro di lei, la sua mente non avrebbe più spaziato come la mente di Dio. Così aspettò, ascoltando ancora un momento il diapason battuto su una stella. Poi la baciò!" (Gatsby)

Nick: Oh, questa festa è incredibile. Io abito qui a fianco. Ah, guardi, ho ricevuto anche un invito, pare che ce l'abbia solo io. Ma non ho ancora mai visto questo Gatsby: non lo conosce nessuno. Dicono che sia terzo cugino del kaiser e secondo cugino del diavolo.
Gatsby: Forse non sono stato un buon padrone di casa, vecchio mio, perché... sono io Gatsby.

"Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato." (Nick)

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