
Il Coronavirus ha provocato un'impennata della spesa alimentare e non solo in Italia. In diversi paesi ci si mette in fila per riempire le dispense, anche se è stato più volte ribadito che non ci sono né ci saranno nel prossimo futuro problemi di rifornimento per i generi di prima necessità.
In cima alla lista dei desideri, c’è un prodotto che non rientra nel reparto alimentare: la carta igienica. Come si spiega il fenomeno? A tentare di dare una motivazione è il professore Rohan Miller dell’Università di Sydney che ha dichiarato:
La fretta di procurarsi la carta igienica fa parte di quella mentalità che tende a voler lasciare inalterato lo status quo in qualsiasi situazione. Penso che le persone vogliono essere sicure di avere tutti i comfort della vita normale, anche nel caso in cui saranno bloccati in casa per tanto tempo!
Carta igienica a parte, è la spesa alimentare a farla da padrone con alcuni prodotti che hanno subito un grande incremento. In Italia, per esempio, i più acquistati sono farina, pasta secca, riso, scatolame vario, carne e surgelati.
La pasta ha subito un incremento notevolissimo del +51%, stessa cosa anche per il riso e le conserve di pomodoro, le cui vendite hanno avuto un balzo del +39%.
Italiani, americani, spagnoli, tedeschi, tutti senza alcuna distinzione di nazionalità stanno dunque svuotando i reparti alimentari dei supermercati, nonostante l'invito a non farsi prendere dal panico. Insomma, non bisogna farsi contagiare dal cosiddetto panic buying perché i supermercati resteranno riforniti.
Intanto in Italia si è scoperto uno strano fenomeno. Pare che gli acquirenti dei supermercati tendano a lasciare al loro posto le penne lisce.
Se gli americani stanno facendo scorte alimentari evitando accuratamente la pizza surgelata con l’ananas, gli italiani evitano proprio le penne lisce.
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Tutto è iniziato con un utente Twitter che ha postato la prima foto di uno scaffale completamente vuoto, tranne per i pacchi di penne in attesa del primo acquirente lasciato senza altri formati di pasta.
La foto ha scatenato gli utenti del web che hanno notato la stessa strana coincidenza non solo nei supermercati italiani, ma persino in quelli stranieri sbizzarrendosi alla ricerca di una risposta sulla strana avversione riguardo le penne lisce.
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In realtà, le vare foto testimoniano come non vadano per la maggiore in giro per il mondo neppure broccoli e cipolle e come purtroppo rimanga invenduta anche la birra Corona.
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Negli Stati Uniti, invece, l'elenco di prodotti invenduti include:
- pane bianco senza glutine
- carote a spirale
- pizza con i broccoli
- hummus al cioccolato
- piselli surgelati
- pasta al formaggio con cavolfiore
- zuppa di vongole in scatola
- tortillas chili e lime
- pizza vegana
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Come hanno dichiarato ironicamente molti utenti: i supermercati dovranno valutare se tenere o meno alcuni di questi prodotti nei loro scaffali dopo l'epidemia!
E voi: avete notato altri prodotti insolitamente invenduti sugli scaffali dei supermercati italiani?
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